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Ulivo e sinistra massimalista

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Ulivo e sinistra massimalista

Messaggioda franz il 19/01/2013, 18:17

flaviomob ha scritto:Esatto pianogrande.

A parte che tutta questa sinistra massimalista io non la vedo, ...

Io si. per esempio la proposta di SEL dell'aliquota al 75% sui ricchi è massimalista e demagogica.
Serve solo, se realizzata, ad uccidere del tutto il paese ed incrementare la fuga all'estero dei pochi ricchi che abbiamo.
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Re: Ulivo e sinistra massimalista

Messaggioda flaviomob il 19/01/2013, 18:28

Non ho capito, di grazia, stimatissimo Ranvit, dove e quando avrei detti che la sintesi tra posizioni deve escludere qualsivoglia argomento? Io ho parlato di declinare diritti civili e sociali, il che riguarda tutti i temi del programma politico: economia, lavoro, pari opportunità, politica estera (se mi relaziono con una dittatura? se bombardo popolazioni civili?), TAV (perché viene fatta con soldi miei, tuoi e di tutti, quindi deve portare più vantaggi che svantaggi altrimenti serve solo ad ingrassare la casta*), ecologia, etc.

Per quanto riguarda l'aliquota fiscale al 75%, la sinistra francese è quindi in toto massimalista? Gli USA erano massimalisti fino agli anni settanta, carissimo Franz?

(*) Per quanto riguarda la TAV To-Ly, il 50% della base del PD, secondo un sondaggio di alcuni mesi fa, è contraria. Renzi stesso ha detto che ci si può ripensare. Tutti massimalisti?


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Re: Ulivo e sinistra massimalista

Messaggioda ranvit il 19/01/2013, 18:53

Ci sono evidentemente massimalisti anche in Francia... :D ; la sciocchezza l'ìhanno fatta per tenere fede ad una promessa elettorale che ha consentito loro di vincere le elezioni. Ma in Francia il sistema istituzionale è profondamente diverso e appena possibile faranno marcia indietro. Come stanno cercando di fare con l'altra sciocchezza delle 35 ore.
Pero' fanno anche facilmente ricorso alle armi....quando occorre; e anche alla Tav:..


Declinare diritti civili e sociali non è un'esclusiva della sinistra, neanche di quella radicale. E', immaginare che, come declinati dalla sinistra radicale e/o massimalista, siano i punti di partenza e di arrivo di qualsivoglia ragionamento per la ricerca delle soluzioni da adottare, distingue un'atteggiameno massimalista da uno riformista.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Ulivo e sinistra massimalista

Messaggioda flaviomob il 19/01/2013, 19:25

E chi lo ha scritto, che è un'esclusiva della sinistra? E chi ha mai detto che quelli citati devono essere i punti di "arrivo e di partenza"?

La parola "sintesi" ha un significato chiaro ed inequivocabile.

Io però continuo a non capire che cosa è massimalista.
I metalmeccanici tedeschi lavorano 35 ore alla settimana: sono massimalisti?
Fassina è massimalista?
De Magistris è massimalista?
La Merkel che non ha voluto bombardare la Libia è massimalista?
X che non la pensa come Y in tutto e per tutto è massimalista?


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Re: Ulivo e sinistra massimalista

Messaggioda franz il 19/01/2013, 20:29

flaviomob ha scritto:Per quanto riguarda l'aliquota fiscale al 75%, la sinistra francese è quindi in toto massimalista? Gli USA erano massimalisti fino agli anni settanta, carissimo Franz?

Due si. la sinistra francese è massimalista OGGI per la proposta e per averla realizzata OGGI.
Gli usa erano massimalisti (per un buon motivo, combattere il nazismo e poi il comunismo) ma poi si sono ricreduti.
Se uno ha un obbiettivo solido, è giusto massimizzare gli sforzi per raggiungelo, se non ha altri mezzi.
Se dovessimo ricostruire il paese domo una enorme calamità sarei anche io d'accordo con l'80%.
Quale è lo scopo dei socialisti francesi e dei post-comunisti italiani?
Mantenere alto il livello di spesa corrente, facendo pagare ad altri il prezzo.
Se invece la sinistra massimalista accettasse l'idea che la spesa deve diminuire, perché è eccessiva e con essa le imposte, anche dei ricchi ... smetterebbe di essere massimalista e farebbe parte con merito di una sinistra laburista in grado di confrontarsi con le altre realtà.
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Re: Ulivo e sinistra massimalista

Messaggioda Robyn il 20/01/2013, 9:04

massimalista significa realizzazione massima di un programma
La sinistra estrema non esiste casomai esistono ancora delle frange che esercitano fascino ma frutto delle fabbriche di estremismo che non sono di sinistra.La sinistra massimalista non ci sarà più quando non ci sarà più l'ingiustizia sociale.Ho dei parenti che votano ancora il partito della rifondazione comunitaria si conquistano con un programma laburista come reddito minimo garantito,edilizia sociale,detassazione redditi,ambiente.La tav serve perche è per il trasporto merci è contro l'inquinamento.Paolo Ferrero dopo le elezioni dovrà essere iscritto al partito di Ferrando per il riaddestramento al socialismo.Ferrando quando parla mi fà ridere molto
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Re: Ulivo e sinistra massimalista

Messaggioda franz il 20/01/2013, 10:17

Robyn ha scritto:massimalista significa realizzazione massima di un programma

Forse per te. Dal punto di vista storico il massimalismo è una cosa precisa. http://it.wikipedia.org/wiki/Massimalis ... olitica%29
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Re: Ulivo e sinistra massimalista

Messaggioda Manuela il 22/01/2013, 10:04

Quello che non capisco, invece, è l'uso (e l'abuso) della parola "sintesi". In realtà la si usa quasi sempre al posto di "compromesso", anche se il suo significato è del tutto diverso. La sintesi presuppone una "terza" posizione che ricomprende, ma soprattutto supera le posizioni di partenza (l'Ulivo era nato per essere una sintesi, e invece è abortito in un piccolo compromesso).
Si parla invece molto spesso, di mettere assieme, trovando una posizione mediana, posizioni opposte. Il che va benissimo in una contrattazione aziendale, quando fra le richieste delle controparti si trova un punto di intesa. Ma difficilmente vale in politica. Ci sono temi a cui non si può rispondere che con un sì o con un no. Vale per le missioni all'estero come per il matrimonio gay (oppure si arriva ai DICO, che hanno fatto ridere il mondo intero...).

Allora io sogno un partito che:
1) non ha paura di essere superato a sinistra. Così come ci sarà sempre qualcuno più settentrionale di noi e per il quale noi siamo "terroni", ci sarà sempre uno più a sinistra, e bisognerà rassegnarsi;
2) ha al suo interno un arco di posizioni che vanno dal più severo riformismo al massimalismo spinto, ma non passa tutto il tempo a discuterne;
3) al suo interno si combattono dure battaglie, e si fanno veri congressi, ma la linea è quella del vincitore;
4) non fa alleanze a scopo elettorale, ma si presenta da solo e chiede i voti direttamente agli elettori, e non per interposta segreteria;

In una visione proporzionalistica, dove ciascuno deve difendere il suo piccolo pezzetto di territorio, non si fanno sintesi, ma solo compromessi, fra i partiti e all’interno di uno stesso partito, Con il risultato che, per esempio, a un mese dalle elezioni non si sa se la patrimoniale fa parte o meno del programma, in che misura e con quali modalità, non si sa quale sarà la coalizione di governo (con Monti, senza Monti…)… ma quello che si sa di sicuro è che qualche compromesso e qualche aggiustamento, non saranno sufficienti a riformare profondamente il paese.
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Re: Ulivo e sinistra massimalista

Messaggioda pianogrande il 22/01/2013, 11:02

Manuela.
Il top di questa situazione è la campagna elettorale.
Un lasso di tempo durante il quale ci si prepara alle trattative post elettorali.
In questa prospettiva non si può prendere posizione definitiva su nulla.
Se il centro fa un cenno di intesa a sinistra compromette eventuali trattative con la destra e viceversa.
Il CS si deve contorcere e stiracchiare, con mezza faccia sorridere, con l'altra mezza incazzarsi e con l'altra mezza ... oops
La destra lasciamola stare che sta cercando le liste e non può essere disturbata.

Questi sono i guai del proporzionalismo.
Messaggi in codice e con la gente che capisce sempre meno.

Un bel doppio turno risolverebbe tanti problemi ma ha un enorme difetto: per la decisione definitiva ridarebbe il pallino al popolo invece che alle segreterie.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Ulivo e sinistra massimalista

Messaggioda flaviomob il 22/01/2013, 11:46

Se il PD si presentasse da solo sappiamo bene quale risultato elettorale avremmo: nella migliore delle ipotesi una maggioranza relativa risicata in parlamento, con l'impossibilità di governare senza compromessi, nella peggiore addirittura un sorpasso da parte dell'alleanza Pdl-Lega. C'è già stato un precedente con Veltroni e i risultati sono arcinoti.
Ora almeno si può pensare di avere una maggioranza forte alla camera e al senato ce la giochiamo. La capacità di realizzare una sintesi tra programmi e idee non è certo qualcosa che si cala dall'alto: dipende dalla qualità della dirigenza politica e dalla leale volontà di mantenere gli impegni. Sulle missioni militari, la Merkel - che non mi pare abbia fatto la rivoluzione d'ottobre - ha rifiutato di intervenire in Libia. Tra parentesi anche in Germania abbiamo avuto governissimi e governi di coalizione articolati su di una sintesi politica, piuttosto che su compromessi al ribasso.

I diritti civili delle coppie omosessuali possono essere tutelati in forme diverse, poi è ovvio che se qualcuno si arroga il diritto di veto su tutto fa saltare anche le cose più "minimaliste". I DICO erano inguardabili, ma quello che ha dichiarato recentemente monsignor Monti assomiglia troppo alla longa manus del Vaticano.


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