pagheca ha scritto:non ho mai detto che "tutti i preti e tutte le suore sono dei rovinabambini". Lo voglio scrivere esplicitamente per evitare che qualcun altro possa credere a quello che dici
Scusa pagheca ma abbiamo già berlusconi che il giorno dopo dice "io non ho mai detto", anche se poi fanno rivedere la registrazione.
Ecco la tua registrazione: "Per questo io penso che suore e preti (come anche un gruppo di schizofrenici) dovrebbero essere tenuti lontani dai bambini. Anticlericalismo? No, semplicemente ragionamento ed esperienza."
A parte il paragone tra preti e suore con gli schizofrenici (come pericolosità) è evidente da questa tua frase significa che tutti i preti e le suore sono pericolosi, tanto che devono essere tenuti lontani dai bambini. Quindi anche se non hai detto prioprio quella frase li, il concetto è lo stesso. Tutti i preti e le suore sono pericolosi per l'infanzia.
Ed hai anche spiegato perché (il sesso= peccato e via discorendo). Io io lo so benissimo cosa dice la Chiesa sul sesso ma non per questo generalizzo e colpevolizzo ogni prete. Cerca di capire il tuo errore logico, poi chiudiamo qui la discussione che tanto ha annoiato tutti.
La generalizzazione tende ad affibiare ad una intera classe gli attributi di alcuni membri (anche se autorevoli o rappresentativi). Quindi se alcuni (o molti) zingari rubano, si dice che "gli zingari sono ladri". Il successivo passo e vedere uno zingaro e pensare, "E' zingaro, quindi è un ladro" (attribuzione della caratteristiche della classe al singolo membro. Questo, bada bene, è il meccanismo mentale del razzismo. meccanismo che puo' colpire etnie come ogni gruppo umano riconoscibile. Come la frase sui comunisti che mangiano i bambini (se uno scrivesse che non affiderebbe mai un bambino ad un comunista perché o lo mangia o lo indottrina).
Il tuo è un errore madornale grosso come una casa e meraviglia che chi è "scienziato" ci cada senza capirlo.
Posso intuire che solo un anti-(xxx)-ismo possa portare a cecità della ragione (in questo caso l'anticlericalismo).
Ora cerco di essere piu' chiaro. Se vosse vero quello che dici e visto che pochi usano la prudenza che tu inviti a tenere, i bambini affidati ai preti ed alle suore sarebbero ovviamente colpiti dalle grossolane discriminazioni e fole a loro raccontate. (altrimenti non sarebbe il caso di preoccuparsi). Essendono colpiti, sarebbero a loro volta, da adulti, portatori "sani" (consapevoli o inconsapevoli) delle idee e sarebbero altrettanto pericolosi. Quindi non affiderei i miei figli a nessun religioso ma anche a nessun altro cattolico, se prima non gli ho chieesto bene cosa pensa sul sesso. In un paese cattolico come il nostro, credo che a questo punto farei meglio ad iscrivere il figlio ad una scuola privata. Non dovrei fidarmi di nessuno. Siamo alla paranoia?
Ora io so benissimo che la posizione della Chiesa è sbagliata e preistorica ma sono sicuro che i preti (i pochi rimasti a dire il vero) sono sicuramente migliori e non è certo trattadoli a pesci in faccia (dicendo che devono essere tenuti lontai dai bambini) che miglioreranno ulteriormente. Di solito sono persone ragionevoli e di buon cuore (molto piu' ragionevoli di certi atei talebani) e con loro è possibile dialogare. Quando si entra nel dettaglio umano non sono affatto come gli stereotipi che dipingi.
Tra l'altro se noti alla palla che il sesso sia peccato e che l'omosessualità sia una malattia non crede piu' nessuno, salvo la Binetti e pochi intimi. Quindi questo vuol anche dire che indipendentemente da chi affida i bambini ai preti o meno o da chi è stato affidato ai preti, la gente ragiona con la sua testa.
A mio avviso quindi, anche se so benissimo che la posizione ufficiale della Chiesa su certi temi è quella che sappiamo, il tuo sui preti è un
pregiudizio. Lo è perché tu non puoi conoscerli tutti eppure ti riferisci a tutti per la loro pericolosita (ed hai sottolinato: semplicemente ragionamento ed esperienza).
Ovviamente come ogni pregiudizio non ne sei consapevole.
Ognuno vede quelli degli altri, ben difficilmente vede i proppri.
Ciao,
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)