Se parliamo dell'attuabilita' di un vero cambiamento in senso laico dello stato, sono d'accordo che non e' facile. Certo, siamo ostaggio di un potente gruppo di potere che ha confuso democrazia e dittatura della maggioranza (ammesso che lo sia). Sono molto piu' d'accordo di chi si illude che i cattolici del paese possano fare uso della loro ragione e rendersi conto che l'istruzione e' cosa diverso dall'indottrinamento. Io non dico di chiudere le chiese, ma dico che tutti hanno diritto a scegliere la propria religione, e che quindi qualsiasi tentativo di indottrinamento e' inammissibile. Non sono politically correct? A me sembra di esserlo e che non lo sia chi impone crocifissi nelle scuole e il credo a dei bambini di 6 anni. Ora, se uno fa una ricerca su google "scuola paritaria cattolica", trova centinaia di indirizzi di scuole cattoliche parificate. Nelle loro pagine web, tramite varie circollocuzioni (alcune veramente straordinarie) si rinvia bruscamente di solito a qualche link sul "progetto educativo" statale, come richiesto per legge, e poi si fa un lungo sproloquio su cosa si insegna. Veramente. Qualcuno mi deve spiegare come sia possibile che da un lato la scuola presenti tutte le religioni, e dall'altra sia cattolica (o ebraica, o musulmana, o sikh - ma e' un fatto che di queste scuole ce ne sono molte meno in Italia).
Io ho fatto 9 anni in una scuola cattolica di Roma. Quella stessa scuola dove sono stati "allevati" quei 3 del Circeo - chi ha sui 50 si ricordera' di chi parlo, che conoscevo, purtroppo abbastanza bene. In questa scuola, parificata anche allora, eravamo sottoposti a diverse ore di religione alla settimana e a una messa in pieno orario scolastico.
I docenti quasi tutti assai scadenti, soprattutto i preti, dovevano dichiararsi cattolici. Ne sono uscito solo perche' ero letteralmente terribile a scuola (e anche insoffferente alla loro visione del mondo) e mi sono fatto buttare fuori. Quello era puro e semplice tentativo di indottrinamento. Un luogo comune e' quello di dire che il modo migliore di proteggere i propri figli da queste stupidaggini sia quello di mandarli a scuola dai preti. La realta' e' che purtroppo 10 su 12 persone al mondo credono in cio' cui credono i propri genitori (alla faccia di chi crede che sia lo spirito santo a farti credere in Dio...).
Detto cio', a me gli stratagemmi con i quali lo stato italiano riesce a storpiare la costituzione mi lasciano ormai indifferente, perche' ne ho viste ormai troppe passare sotto i ponti. Altro luogo comune e' infatti quello di dire che la costituzione italiana e' straordinaria e modernissima. Boh? Puo' essere. In un mondo ideale. Nel mondo reale a me questo sembra un luogo comune e basta, che generazioni di italiani si passano di bocca l'uno con l'altro da decenni pur di attaccarsi a qualcosa di buono in cui rintanarsi. Con questo non sto dicendo che non e' un capolavoro di giurisprudenza, puo' pure essere, non lo so, ma semplicemente che 1) mi sembra uno scritto complesso, che tratta di questioni complesse come i diritti e, dato che pochissimi hanno letto altre costituzioni, o hanno compiuto approfonditi studi costituzionali, mi sembra strano che tutti sappiano tirare un giudizio cosi' marcato da una lettura quasi sempre incompleta o affrettata. 2) sara' pure meravigliosa, ma visto che si riesce a dibattere per settimane pure su un semplice aspetto (se il finanziamento alle scuole private e' vietato
o e' solo ammissibile), qualche problema di chiarezza ci dev'essere. Io ho visto passare modifiche alla costituzione che ne hanno totalmente stravolto, piu' volte, il significato, e tutto cio' a maggioranza semplice. Se questo e' avvenuto, un problema, ripeto, ci dev'essere.
Franz ha scritto recentemente:
Una maggioranza qualsiasi potrebbe democraticamente decidere legittimamente in un senso o in quello opposto.
Peccato poi che la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, nell'articolo che evidentemente nessuno è andato a leggere, afferma che "I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli".
Apparte, caro Franz, che fare la lezione agli altri su quello che bisogna sapere, invece di citarlo direttamente, mi lascia sempre un po' perplesso, ma vabbe', puo' succedere visto la concitazione della discussione, rimane il fatto che questo articolo e' il classico caso di mediazione necessaria per ottenere un'approvazione generale, decidendo di non dire nulla che possa urtare le potenti confraternite. Che vuol dire quel "genere di istruzione"? Vuol dire che si e' liberi di insegnare ai propri figli in casa? Evidentemente non in Italia, ma in alcuni stati USA si. Vuol dire che si ha il diritto di richiedere che a scuola si insegni, per esempio, creazionismo accanto all'evoluzionismo? Con calma: purtroppo ci stiamo arrivando. Qui in UK esiste gia' una scuola privata, finanziata da un riccone, dove si insegna creazionismo, e il governo laburista decise tempo fa di pagarne il 10% - (gia', faccio ammenda sul fatto che mi ero dimenticato di questo e altri casi: leggere
qui). Il bello e' che l'art. 26 comma 3 della dichiarazione universale sembra essere in contrasto, per quel che riguarda le scuole confessionali, con l'art. 18 sulla liberta' di pensiero: "Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione. Tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti.". Che razza di diritto di pensiero sarebbe se ad un bambino si puo' imporre di partecipare ad una scuola nella quale viene praticato l'indottrinamento e le feste religiose, ed e' imposto un particolare credo, non lo so.
Notare che queste non sono opinioni mie, ma di una ampia fascia di societa', quella che si richiama al Naturalismo (cioe' all'opinione che al mondo non ci sia nulla di sovrannaturale), come per esempio il movimento dei
Brights di cui faccio parte e di cui fanno parte persone come Richard Dawkins.
Perche' tutta questa filippica, e questa discussione cosi' concitata? Perche' l'argomento mi sta cuore e perche' penso che se e' vero che nessuno cambiera' mai idea di colpo su queste cose in seguito ad un semplice intervento su un forum, e' anche vero che secondo me proprio cosi', attraverso l'uso della ragione e della dialettica, che piano piano, oggi e domani, si riescono a cambiare le opinioni altrui, naturalmente SE si hanno buoni argomenti. Se non li si hanno magari si cambieranno le proprie.
Allora, io penso che invece di decidere se andare dietro al vaticano o no pur di andare a occupare qualche poltrona, una forza politica, o un'attivista politico, dovrebbe fare di tutto non per vedere la realta' come una roccia immutabile, ma per contribuire a chiarire le idee della gente dicendo le cose chiare e tonde. Avere paura di dire che le scuole confessionali dovrebbero essere rese illegali sara' magari furbesco, ma non serve a niente. Zapatero al potere ci e' arrivato, e ci e' rimasto, per ben altri motivi, di molto concreta politica di tutti i giorni (e se sbagliera' se ne andra' per lo stesso motivo, beninteso!). Il fatto che sia riuscito a ricacciare un po' indietro la Chiesa, tra l'approvazione anche di molti cattolici, e' solo un side-effect di una politica di successo, non uno stratagemma per invogliare gli incerti.
saluti
pagheca