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Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda annalu il 08/12/2008, 14:14

franz ha scritto: Non ho voglio dire che il tuo intervento è inutile. Solo che la legge già pone delle condizioni alle scuole parificate (per essere tali) per cui le tue obiezioni sono, a mio avviso, ingiustificate. Leggi bene le clausole e discutiamone.
Ciao,
Franz


Parto da questa tua risposta a Pagheca per esprimere le mie perplessità su alcune tue considerazioni.

Premetto che condivido in pieno le posizioni di Pagheca e di Guido, e lungi dal ritenere inutile i loro interventi, li apprezzo molto.

Ma quello che mi lascia perplessa è un altro discorso.
Tu sostieni che l'articolo della Costituzione che, in riferimento alle scuole private recita: "senza oneri per lo stato" è una boiata pazzesca. Ovviamente non condivido né la tua opinione né la forma con la quale ti sei espresso, ma andiamo oltre.
Supponiamo che veramente nessuno in Italia condivida più quell'articolo (che tu creda che nel '48 la maggioranza del paese e dell'Assemblea Costituente fosse più laica di ora, mi sembra una leggera forzatura, ma ognuno ha le sue opinioni), mi scandalizza, e mi scandalizza davvero, che tu ritenga accettabile che una norma costituzionale venga aggirata, più o meno furbescamente.
E' lo stesso principio che in Italia consente di ritenere che le leggi vanno rispettate solo quando ci piacciono, o no?

Se la maggioranza del parlamento è convinto che quella norma è superata, la cambino. La maggioranza, se PD e PDL concordano, ce l'hanno da un pezzo.

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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda franz il 08/12/2008, 14:22

annalu ha scritto:Franz, ma perché non fai delle verifiche sui dati di Pino, prima di arrabbiarti?

E chi si sta arrabbiando?
Io no, Caso mai è Pino che usa il grasseto maiuscolo :-) e che potrebbe essere scambiato per un inizio di incazzatura.

annalu ha scritto:Ed ora, se non mi credi, vai tu a cercare i dati delle graduatorie in località differenti, e scoprirai che al nord ci sono in graduatoria molti meno iscritti che non al centro o al sud.

Io mi riferisco alle elementari, tu all'università, non facciamo confusione, grazie.

annalu ha scritto:Ho idea che a volte sia necessaria qualche verifica, prima di accusare i docenti del centro e del sud di aver ottenuto il posto per clientelismo.
O CHI NON SI SPOSTA AL NORD PUO' VENIR TRANQUILLAMENTE INSULTATO?

Che dici, Franz, devo far ricorso alla Moderazione?

annalu

Fai pure, io ti chiedo solo una operazione che per te è semplice, conoscendoti, per altri puo' essere piu' difficile.
Rileggi bene. Io non ho accusato affatto tutti i docenti del centro e del sud di quanto dici ma ho solo indicato la realtà e che cioè in certe province del nord arrivano docenti elementari con punteggi altissimi (da alcune province del sud) ma che alla prova dei fatti non sono affatto all'altezza di quel punteggio (secondo i loro colleghi), il tutto nell'ambito di una discussione in cui sostenevo (e sostengo) che il sistema dei concorsi a punteggio è sbagliato ed inadatto a reperire il personale migliore. Caso mai adatto a far vincere persone che sanno come ottenere punteggi alti.
Tutto qui. Se vuoi scomodare la moderazione per questo, fai pure.
Se invece vuoi chiudermi la bocca, fai prima a dirmelo apertamente.

Ciao,
Franz
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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda franz il 08/12/2008, 14:31

annalu ha scritto:Ma quello che mi lascia perplessa è un altro discorso.
Tu sostieni che l'articolo della Costituzione che, in riferimento alle scuole private recita: "senza oneri per lo stato" è una boiata pazzesca. Ovviamente non condivido né la tua opinione né la forma con la quale ti sei espresso, ma andiamo oltre.
Supponiamo che veramente nessuno in Italia condivida più quell'articolo (che tu creda che nel '48 la maggioranza del paese e dell'Assemblea Costituente fosse più laica di ora, mi sembra una leggera forzatura, ma ognuno ha le sue opinioni), mi scandalizza, e mi scandalizza davvero, che tu ritenga accettabile che una norma costituzionale venga aggirata, più o meno furbescamente.
E' lo stesso principio che in Italia consente di ritenere che le leggi vanno rispettate solo quando ci piacciono, o no?

Se la maggioranza del parlamento è convinto che quella norma è superata, la cambino. La maggioranza, se PD e PDL concordano, ce l'hanno da un pezzo.

Annalu

Annalu, non è da te leggere cosi' distrattamente e capire roma per toma.
Io non ritengo affatto accettabile che una norma costituzionale venga aggirata.
Sono per la sua modifica ma vedo che nessuno vuole farlo. Dichiaro quindi del tutto comprensibile (che non vuol dire condivisibile) che il centrosinistra, sotto guida D'Alema, abbia aggirato la norma in quel modo.
Tutto scritto. Basta leggere. Il mip pensiero, ovviamente, non qiello che altri hanno interpretato.
In secondo luogo non ho direttamente affermato che la Cost o quell'articolo è una boiata pazzesca in senso assoluto. Ho scritto "Solo che nessuno ha mai avuto il coraggio di dire, fantozzianamente, che quell'art della Cost oggi è una "boiata pazzesca" per cui lo hanno, italianamente, aggirato." Quell'articolo quando è stato scritto era giusto ed ottimo. Oggi non lo è piu' e per me, che non sono un politico e posso parlare liberalente, oggi (ripeto con il labbiale O_G_G_I )per me è calmorosamente sbagliato (o se preferiamo un linguaggio piu' schietto, una boiata pazzesca).
Comunque ditemi pure e se non c'è liberta di critica, anche aspra ed ironica, vi lascio pure da soli a discutere.

Ciao,
Franz
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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda pinopic1 il 08/12/2008, 14:42

franz ha scritto:
pinopic1 ha scritto:Non ho capito, temo. Per vedere se è vero che oggi nelle graduatorie provinciali ci sono molti meridionali e questi occupano i primi posti perché arrivano carichi di punti di cos'altro hai bisogno?
Ma ti sembra verosimile che uno che è raccomandato viene dalla Sicilia in Lombardia e magari in Veneto?

Si, mi sembra verosimile ed il meccanismo del perché di questa verosimiglianza l'ho già spiegato alcuni messaggi fa, rispondendo proprio alle tue domande. A parte il fatto che poi è noto che giu' non c'è posto per cui è implicito che lo si trova a nord (vale anche per poste e ferrovie) io ritengo che il problema che pongo si manifesti con maggiore acutezza in alcune province di destinazione rispetto ad alcune provincie di provenienza. Comunque una traccia me l'hai data: i punti ottenuti ai concorsi ed il numero di concorsi contano e sappiamo come vanno le cose. Come diceva un altro forumista, ci sono tanti modi per avere un punteggio piu' alto ed un sistema come quello che hai indicato (i punteggi) è profondamente sbagliato.
Sembra asettico ed oggettivo ma nella realtà si presta a far entrare incompetenti che sono stati bravi ad ottenere tanti punti qua e là. Io se fossi un dirigente scolastico non andrei a vedere il voto nella tesi di laurea o i punteggi ai concorsi ma vorrei fare un colloquiopersonale con il docente. Questa è una valutazione. Soggettiva, certo, ma molto piu' valida rispetto al fine di avere un valido docente in ogni classe. Uno puo' avere tutti i punteggi che vuoi, ottenuti come possiamo immaginare, o anche onestamente, ma se mi scrive griggio con due g e deve insegnare italiano ai bambini io non lo assumo.
Ciao,
Franz


Intanto guarda che io ho cancellato il link perché non mi sembra corretto essendoci dati personali. Comunque le graduatorie le trovi con un motore di ricerca.

Per rispondere: non hai letto tutta l'ordinanza.
Si valuta il superamento di un solo concorso o esame di abilitazione o di idoneità

E neanche concorrono a determinare il punteggio invalidità e figli: servono solo a stabilre la precedenza a parità di punteggio (contrariamente a quanto io stesso pensavo). Neanche il voto di laurea si valuta se si possiede l'abilitazione perché il voto di laurea è già stato valutato per essere ammessi al SSIS e quindi è assorbito dal voto di ablitazione.
Un solo concorso o un solo esame finale presso il SSIS. Nonc'è nessun altro modo per avere un punteggio più alto se non abilitarsi e fare supplenze. STOP.
Per quanto riguarda i concorsi si tratta comunque di concorsi a carattere nazionale banditi dal Ministero dell'Istruzione. Non esistono nella scuola pubblica concorsi locali. Inoltre l'ultimo concorso c'è stato non meno di 5 anni fa, il precedente non meno di 10 anni fa e il precedente ancora nel 1975. Il concorso è alternativo alla frequenza con esami intermedi ed esame finale del SSIS. Ma forse questo ministro ha intenzione di chiudere i SSIS e tornare ai concorsi.
Il concorso nazionale era regola di tutto il pubblico impiego fino a una ventina di anni fa. I concorsi erano soltanto nazionali, abbastanza distanziati nel tempo, e gestiti dai rispettivi ministeri. Non si assumevano precari; i vincitori di concorso passavano di ruolo dopo un breve periodo di prova. Non sto a spiegarti cosa vuol dire "di ruolo" dico soltanto che era (ed è) una garanzia di stabilità superiore al contratto a tempo indeterminato.

Quello che è cambiato in peggio in relazione al clientelismo, nepotismo, raccomandazioni riguarda le altre amministrazioni, l'Università, gli enti locali e le aziende autonome.
Comunque siamo ancora in tempo a trasformare anche la scuola in un carrozzone clientelare gestito dai partiti come già avviene per esempio, con la sanità.
Il fatto è che presidi e dirigenti provinciali e regionali non li nomina nessun consiglio di amministrazione con rappresentanti dei partiti; ci arrivano per naturale progressione di carriera e concorsi nazionali.
Invece nella sanità, per esempio, è la giunta regionale che nomina (lottizza) i vertici delle ASL e degli Ospedali e questi a loro volta nominano con lo stesso criterio della lottizzazione i sottovertici e i subalterni. Questo è il clientelismo.

Sarà un caso: ma la stragrande maggioranza delle vicende di clientelismo, corruzione, nepotismo, familismo, di cui si occupa la cronaca riguardano enti locali e aziende autonome; più sono autonome dal centro e godono di autogoverno, più sono occupate dai partiti e più fanno i comodi loro.

Il sud non è il deserto dei tartari, ti assicuro che chi ha un lavoro sicuro ci vive benissimo e non se ne andrebbe per nessuna ragione al mondo. Tanto meno per fare il precario in Lombardia. Certo che c'è una cappa insopportabile di clientelismo e nepotismo; ma non è per tutti e non coinvolge tutti, soprattutto non coinvolge quelli che sono costretti a cercare lavoro altrove.

Uso il grassetto per richiamare l'attenzione sulle cose essenziali che non sono mie opinioni ma dati di fatto.
Ultima modifica di pinopic1 il 08/12/2008, 15:10, modificato 4 volte in totale.
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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda annalu il 08/12/2008, 14:46

franz ha scritto:
annalu ha scritto:Ed ora, se non mi credi, vai tu a cercare i dati delle graduatorie in località differenti, e scoprirai che al nord ci sono in graduatoria molti meno iscritti che non al centro o al sud.

Io mi riferisco alle elementari, tu all'università, non facciamo confusione, grazie.

Cerchiamo di non lasciarci prendere la mano dalle nostre convinzioni.
Ho parlato di laureati che scelgono l'insegnamento, quindi di scuole medie o superiori.
So per conoscenza diretta che lo stesso vale per le elementari.

I criteri di assunzione nelle università seguono regole del tutto diverse, e non è possibile fare confusione.

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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda annalu il 08/12/2008, 14:52

franz ha scritto: Annalu, non è da te leggere cosi' distrattamente e capire roma per toma.
Io non ritengo affatto accettabile che una norma costituzionale venga aggirata.
Sono per la sua modifica ma vedo che nessuno vuole farlo. Dichiaro quindi del tutto comprensibile (che non vuol dire condivisibile) che il centrosinistra, sotto guida D'Alema, abbia aggirato la norma in quel modo.
Tutto scritto. Basta leggere. Il mip pensiero, ovviamente, non qiello che altri hanno interpretato.
In secondo luogo non ho direttamente affermato che la Cost o quell'articolo è una boiata pazzesca in senso assoluto. Ho scritto "Solo che nessuno ha mai avuto il coraggio di dire, fantozzianamente, che quell'art della Cost oggi è una "boiata pazzesca" per cui lo hanno, italianamente, aggirato." Quell'articolo quando è stato scritto era giusto ed ottimo. Oggi non lo è piu' e per me, che non sono un politico e posso parlare liberalente, oggi (ripeto con il labbiale O_G_G_I )per me è calmorosamente sbagliato (o se preferiamo un linguaggio piu' schietto, una boiata pazzesca).
Comunque ditemi pure e se non c'è liberta di critica, anche aspra ed ironica, vi lascio pure da soli a discutere.

Ciao,
Franz

Confermo di aver letto con attenzione, e confermo che la tua "comprensione" verso l'aggiramento dell'articolo costituzionale da parte di D'Alema mi scandalizza.

E confermo anche che considerare un articolo della Costituzione (oggi, certo, e quando se no?) una "boiata pazzesca" mi pare una terminologia non condivisibile, nella forma oltreché nella sostanza.

le opinioni posso restare molto diverse, anche se si sa leggere, non credi?

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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda pinopic1 il 08/12/2008, 14:58

annalu ha scritto:
franz ha scritto:
annalu ha scritto:Ed ora, se non mi credi, vai tu a cercare i dati delle graduatorie in località differenti, e scoprirai che al nord ci sono in graduatoria molti meno iscritti che non al centro o al sud.

Io mi riferisco alle elementari, tu all'università, non facciamo confusione, grazie.

Cerchiamo di non lasciarci prendere la mano dalle nostre convinzioni.
Ho parlato di laureati che scelgono l'insegnamento, quindi di scuole medie o superiori.
So per conoscenza diretta che lo stesso vale per le elementari.

I criteri di assunzione nelle università seguono regole del tutto diverse, e non è possibile fare confusione.

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Forse non sai che anche per le elementari da alcuni anni serve la laurea. Esiste la laurea abilitante all'insegnamento nelle scuole elementari e si chiama "Scienze dell'educazione" o "Scienze della formazione".
Giustamente come dici le Università godono di ampia autonomia e sono loro a stabilire i criteri e ad esaminare e giudicare i candidati.
Credo che questo 3d sia utilissimo perché di scuola si parla molto, e questo è un bene, ma si conosce molto poco. E si fa molta confusione tra i vari gradi.
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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda pianogrande il 08/12/2008, 15:05

franz ha scritto:
pianogrande ha scritto:Non ho sinceramente capito la storia dei pari diritti (fino a scomodare la dichiarazione universale etc. etc.).

In effetti certi diritti si capiscono, altri meno. Vecchia storia.
pianogrande ha scritto:A chi frequenta le scuole cattoliche private è forse vietato frequentare la scuola pubblica?
A chi si allarma per l'aumento delle rette è forse vietato frequentare la scuola pubblica?
La scuola pubblica non è forse lì proprio per garantire l'istruzione a tutti?
Dove sta il problema?
Di problemi veri ne abbiamo già abbastanza da non dovercene inventare di inesistenti.

Non stiamo parlando di scuole cattoliche private ma di scuole paritarie, che come tali ricevono fondi, sempre meno.
In base ad una legge del centrosinistra (il primo a rompere il muro dell'omertà fu berlinger sotto il primo governo prodi)
Ora o si è contro i tagli o non si è contro i tagli.
Il PD una volta tanto mi pare coerente ed è contro tutti i tagli.
Anche se dimentica che buona parte della scuola pubblica è sia sotto finanziata sia bisognosa di notevoli cure dimagranti per eccesso di assunzioni clientelari. Altrettanto non si puo' dire delle parificate, che vivono in gran parte con i propri fondi. Chiudiamole tutte, nell'enfasi rivoluzionaria giacobina e chiuderemmo il 90% delle scuole dell'infanzia, dimostrando in pieno tutta quella intelligenza che inutilmente il buon Antonio Gramsci ci invitava a coltivare e sviluppare.



Ciao,
Franz


Hai solo fatto finta di rispondere.
In realtà non hai risposto alle mie domande.
Quanto all'intelligenza, ho abbastanza stima nella mia da noin lasciarmi incantare da queste pseudo risposte.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda pianogrande il 08/12/2008, 15:10

pianogrande ha scritto:
franz ha scritto:
pianogrande ha scritto:Non ho sinceramente capito la storia dei pari diritti (fino a scomodare la dichiarazione universale etc. etc.).

In effetti certi diritti si capiscono, altri meno. Vecchia storia.
pianogrande ha scritto:A chi frequenta le scuole cattoliche private è forse vietato frequentare la scuola pubblica?
A chi si allarma per l'aumento delle rette è forse vietato frequentare la scuola pubblica?
La scuola pubblica non è forse lì proprio per garantire l'istruzione a tutti?
Dove sta il problema?
Di problemi veri ne abbiamo già abbastanza da non dovercene inventare di inesistenti.

Non stiamo parlando di scuole cattoliche private ma di scuole paritarie, che come tali ricevono fondi, sempre meno.
In base ad una legge del centrosinistra (il primo a rompere il muro dell'omertà fu berlinger sotto il primo governo prodi)
Ora o si è contro i tagli o non si è contro i tagli.
Il PD una volta tanto mi pare coerente ed è contro tutti i tagli.
Anche se dimentica che buona parte della scuola pubblica è sia sotto finanziata sia bisognosa di notevoli cure dimagranti per eccesso di assunzioni clientelari. Altrettanto non si puo' dire delle parificate, che vivono in gran parte con i propri fondi. Chiudiamole tutte, nell'enfasi rivoluzionaria giacobina e chiuderemmo il 90% delle scuole dell'infanzia, dimostrando in pieno tutta quella intelligenza che inutilmente il buon Antonio Gramsci ci invitava a coltivare e sviluppare.



Ciao,
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Hai solo fatto finta di rispondere.
In realtà non hai risposto alle mie domande.
Quanto all'intelligenza, ho abbastanza stima nella mia da non lasciarmi incantare da queste pseudo risposte.
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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda pagheca il 08/12/2008, 15:27

Se parliamo dell'attuabilita' di un vero cambiamento in senso laico dello stato, sono d'accordo che non e' facile. Certo, siamo ostaggio di un potente gruppo di potere che ha confuso democrazia e dittatura della maggioranza (ammesso che lo sia). Sono molto piu' d'accordo di chi si illude che i cattolici del paese possano fare uso della loro ragione e rendersi conto che l'istruzione e' cosa diverso dall'indottrinamento. Io non dico di chiudere le chiese, ma dico che tutti hanno diritto a scegliere la propria religione, e che quindi qualsiasi tentativo di indottrinamento e' inammissibile. Non sono politically correct? A me sembra di esserlo e che non lo sia chi impone crocifissi nelle scuole e il credo a dei bambini di 6 anni. Ora, se uno fa una ricerca su google "scuola paritaria cattolica", trova centinaia di indirizzi di scuole cattoliche parificate. Nelle loro pagine web, tramite varie circollocuzioni (alcune veramente straordinarie) si rinvia bruscamente di solito a qualche link sul "progetto educativo" statale, come richiesto per legge, e poi si fa un lungo sproloquio su cosa si insegna. Veramente. Qualcuno mi deve spiegare come sia possibile che da un lato la scuola presenti tutte le religioni, e dall'altra sia cattolica (o ebraica, o musulmana, o sikh - ma e' un fatto che di queste scuole ce ne sono molte meno in Italia).

Io ho fatto 9 anni in una scuola cattolica di Roma. Quella stessa scuola dove sono stati "allevati" quei 3 del Circeo - chi ha sui 50 si ricordera' di chi parlo, che conoscevo, purtroppo abbastanza bene. In questa scuola, parificata anche allora, eravamo sottoposti a diverse ore di religione alla settimana e a una messa in pieno orario scolastico.

I docenti quasi tutti assai scadenti, soprattutto i preti, dovevano dichiararsi cattolici. Ne sono uscito solo perche' ero letteralmente terribile a scuola (e anche insoffferente alla loro visione del mondo) e mi sono fatto buttare fuori. Quello era puro e semplice tentativo di indottrinamento. Un luogo comune e' quello di dire che il modo migliore di proteggere i propri figli da queste stupidaggini sia quello di mandarli a scuola dai preti. La realta' e' che purtroppo 10 su 12 persone al mondo credono in cio' cui credono i propri genitori (alla faccia di chi crede che sia lo spirito santo a farti credere in Dio...).

Detto cio', a me gli stratagemmi con i quali lo stato italiano riesce a storpiare la costituzione mi lasciano ormai indifferente, perche' ne ho viste ormai troppe passare sotto i ponti. Altro luogo comune e' infatti quello di dire che la costituzione italiana e' straordinaria e modernissima. Boh? Puo' essere. In un mondo ideale. Nel mondo reale a me questo sembra un luogo comune e basta, che generazioni di italiani si passano di bocca l'uno con l'altro da decenni pur di attaccarsi a qualcosa di buono in cui rintanarsi. Con questo non sto dicendo che non e' un capolavoro di giurisprudenza, puo' pure essere, non lo so, ma semplicemente che 1) mi sembra uno scritto complesso, che tratta di questioni complesse come i diritti e, dato che pochissimi hanno letto altre costituzioni, o hanno compiuto approfonditi studi costituzionali, mi sembra strano che tutti sappiano tirare un giudizio cosi' marcato da una lettura quasi sempre incompleta o affrettata. 2) sara' pure meravigliosa, ma visto che si riesce a dibattere per settimane pure su un semplice aspetto (se il finanziamento alle scuole private e' vietato o e' solo ammissibile), qualche problema di chiarezza ci dev'essere. Io ho visto passare modifiche alla costituzione che ne hanno totalmente stravolto, piu' volte, il significato, e tutto cio' a maggioranza semplice. Se questo e' avvenuto, un problema, ripeto, ci dev'essere.

Franz ha scritto recentemente:
Una maggioranza qualsiasi potrebbe democraticamente decidere legittimamente in un senso o in quello opposto.
Peccato poi che la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, nell'articolo che evidentemente nessuno è andato a leggere, afferma che "I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli".


Apparte, caro Franz, che fare la lezione agli altri su quello che bisogna sapere, invece di citarlo direttamente, mi lascia sempre un po' perplesso, ma vabbe', puo' succedere visto la concitazione della discussione, rimane il fatto che questo articolo e' il classico caso di mediazione necessaria per ottenere un'approvazione generale, decidendo di non dire nulla che possa urtare le potenti confraternite. Che vuol dire quel "genere di istruzione"? Vuol dire che si e' liberi di insegnare ai propri figli in casa? Evidentemente non in Italia, ma in alcuni stati USA si. Vuol dire che si ha il diritto di richiedere che a scuola si insegni, per esempio, creazionismo accanto all'evoluzionismo? Con calma: purtroppo ci stiamo arrivando. Qui in UK esiste gia' una scuola privata, finanziata da un riccone, dove si insegna creazionismo, e il governo laburista decise tempo fa di pagarne il 10% - (gia', faccio ammenda sul fatto che mi ero dimenticato di questo e altri casi: leggere qui). Il bello e' che l'art. 26 comma 3 della dichiarazione universale sembra essere in contrasto, per quel che riguarda le scuole confessionali, con l'art. 18 sulla liberta' di pensiero: "Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione. Tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti.". Che razza di diritto di pensiero sarebbe se ad un bambino si puo' imporre di partecipare ad una scuola nella quale viene praticato l'indottrinamento e le feste religiose, ed e' imposto un particolare credo, non lo so.

Notare che queste non sono opinioni mie, ma di una ampia fascia di societa', quella che si richiama al Naturalismo (cioe' all'opinione che al mondo non ci sia nulla di sovrannaturale), come per esempio il movimento dei Brights di cui faccio parte e di cui fanno parte persone come Richard Dawkins.

Perche' tutta questa filippica, e questa discussione cosi' concitata? Perche' l'argomento mi sta cuore e perche' penso che se e' vero che nessuno cambiera' mai idea di colpo su queste cose in seguito ad un semplice intervento su un forum, e' anche vero che secondo me proprio cosi', attraverso l'uso della ragione e della dialettica, che piano piano, oggi e domani, si riescono a cambiare le opinioni altrui, naturalmente SE si hanno buoni argomenti. Se non li si hanno magari si cambieranno le proprie.

Allora, io penso che invece di decidere se andare dietro al vaticano o no pur di andare a occupare qualche poltrona, una forza politica, o un'attivista politico, dovrebbe fare di tutto non per vedere la realta' come una roccia immutabile, ma per contribuire a chiarire le idee della gente dicendo le cose chiare e tonde. Avere paura di dire che le scuole confessionali dovrebbero essere rese illegali sara' magari furbesco, ma non serve a niente. Zapatero al potere ci e' arrivato, e ci e' rimasto, per ben altri motivi, di molto concreta politica di tutti i giorni (e se sbagliera' se ne andra' per lo stesso motivo, beninteso!). Il fatto che sia riuscito a ricacciare un po' indietro la Chiesa, tra l'approvazione anche di molti cattolici, e' solo un side-effect di una politica di successo, non uno stratagemma per invogliare gli incerti.

saluti
pagheca
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