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Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda franz il 07/12/2008, 17:52

pinopic1 ha scritto:In ogni caso per fare imbrogli bisogna aver falsificato documenti, ma questo non è clientelismo, è truffa.

Guarda, non so se sotto sotto vengono anche falsificati documenti. Non lo so e non lo affermo. Non ho alcun elemento per sostenerlo.
Se lo fosse sarebbe comunque clientelismo con l'aggravante della falsità in atti pubblici (nel senso che sempre clientelismo è ma per ottenerlo devono anche fasificare qualche atto. Sarebbe una novità? Non credo).
Vedo solo il risultato, nettamente clientelare, e non lo leggo su giornali disinformati o disinformanti ma lo rilevo direttamente dal mondo della scuola. Ripeto, non posso sapere se sotto, in qualche provincia italiana, ci sono anche atti di malversazione. Ma non sarebbe una sorpresa venirlo a sapere.
pinopic1 ha scritto:Ripeto il 98% non vuol dire niente se non si specifica percento di quanto?

Il 98%, calcolato anni fa anche da me esaminando i dati RGS, rappresenta la spesa del personale statale (stipendi, contributi indennità) rispetto al bilancio del ministero. Non è una novità. Sono 20 anni che quel dato, oscillante tra il 97, 97.5, 98%, si ripresenta. Il dato OECD (80% circa) è diverso e non comparabile in quanto somma la spesa statale, la spesa comunale, regionale e provinciale, la scuola privata parificata ed anche la scuola "privata non parificata", università comprese (dove 1/3 dei finanziamenti è di fonte privata).
Ma il confronto tra i due dati fa comunque pensare, non trovi?
Scuola statale = 98%, tutta la scuola (statale + locale + privata) = 80% .... ergo locale + privata = xxxx?

Ciao,
Franz
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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda pinopic1 il 07/12/2008, 18:18

franz ha scritto:
pinopic1 ha scritto:In ogni caso per fare imbrogli bisogna aver falsificato documenti, ma questo non è clientelismo, è truffa.

Guarda, non so se sotto sotto vengono anche falsificati documenti. Non lo so e non lo affermo. Non ho alcun elemento per sostenerlo.
Se lo fosse sarebbe comunque clientelismo con l'aggravante della falsità in atti pubblici (nel senso che sempre clientelismo è ma per ottenerlo devono anche fasificare qualche atto. Sarebbe una novità? Non credo).
Vedo solo il risultato, nettamente clientelare, e non lo leggo su giornali disinformati o disinformanti ma lo rilevo direttamente dal mondo della scuola. Ripeto, non posso sapere se sotto, in qualche provincia italiana, ci sono anche atti di malversazione. Ma non sarebbe una sorpresa venirlo a sapere.
pinopic1 ha scritto:Ripeto il 98% non vuol dire niente se non si specifica percento di quanto?

Il 98%, calcolato anni fa anche da me esaminando i dati RGS, rappresenta la spesa del personale statale (stipendi, contributi indennità) rispetto al bilancio del ministero. Non è una novità. Sono 20 anni che quel dato, oscillante tra il 97, 97.5, 98%, si ripresenta. Il dato OECD (80% circa) è diverso e non comparabile in quanto somma la spesa statale, la spesa comunale, regionale e provinciale, la scuola privata parificata ed anche la scuola "privata non parificata", università comprese (dove 1/3 dei finanziamenti è di fonte privata).
Ma il confronto tra i due dati fa comunque pensare, non trovi?
Scuola statale = 98%, tutta la scuola (statale + locale + privata) = 80% .... ergo locale + privata = xxxx?

Ciao,
Franz


Nel caso del clientelismo non hai nessuno strumento per far valere le tue ragioni salvo andare a raccontare la tua storia ad annozero. Rispetto alla falsificazione di documenti invece puoi denunciare una violazione della legge.
Si può falsificare un concorso dove la discrezionalità degli esaminatori è quasi assoluta, ma appunto facendo leva sulla discrezionalità. E questo avviene tutti i giorni in enti locali. Sono i dirigenti politici che decidono prove e modalità di valutazione. A volte non occorre neanche favorire il candidato prescelto con la valutazione della prova scritta o del colloquio. Basta stabilire requisiti che siano la fotocopia del curriculum del candidato che si vuole assumere. (Esperienza familiare).
Poi c'è il clientelismo di massa, non personalizzato, dove non conta tanto chi viene assunto ma quanti se ne assumono e a quanti si da la speranza di essere assunti. Per esempio, il governatore di una regione in un'isola ipotetica del Mediterraneo in prossimità delle elezioni può promettere di assumere 3000 dipendenti come precari. La cosa gli porterà anche 20000 voti indipendentemente da chi saranno i fortunati. Anzi è meglio che non si sappia chi saranno i fortunati; si prendono più voti. Un altro governatore può stabilizzare i 3000 precari assunti dal precedente o da se stesso senza alcuna preferenza: li stabilizza tutti. Anche questa è una operazione clientelare anche se forse non gli conviene perché a tenerli nel dubbio di poter perdere il lavoro sono più fedeli.
Un altro può invitare in campagna elettorale i giovani a mandargli i loro curricula. I giovani che gli hanno mandato il curriculum gli daranno anche il voto altrimenti è inutile. Poi l'eletto assumerà magari in base ai migliori curricula e alle competenze. Ma sempre clientelismo è.
In questi esempi di clientelismo non c'è nessuna notizia di reato. E' tutto regolare. Il clientelismo, in questi casi, consiste nel creare posti di lavoro superflui o nel riservare a queste pratiche posti di lavoro esistenti.

In altre situazioni la discrezionalità nelle assunzioni è prevista dalla legge. Nella sanità per esempio è previsto dalla legge che sia chi gestisce politicamente ASL e Ospedali a nominare direttori e primari con la massima discrezionalità.
"Un governo così grande da darti tutto quello che vuoi è anche abbastanza grande da toglierti tutto quello che hai" (Chiunque l'abbia detto per primo)
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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda franz il 07/12/2008, 18:34

pinopic1 ha scritto:Rispetto al clientelismo non hai nessuno strumento per far valere le tue ragioni salvo andare a raccontare la tua storia ad annozero. Rispetto alla falsificazione di documenti invece si. Si può falsificare un concorso dove la discrezionalità degli esaminatori è quasi assoluta, ma appunto facendo leva sulla discrezionalità. E questo avviene tutti i giorni in enti locali. Sono i dirigenti politici che decidono prove e modalità di valutazione. A volte non occorre neanche favorire il candidato prescelto con la valutazione della prova scritta o del colloquio. Basta stabilire requisiti che siano la fotocopia del curriculum del candidato che si vuole assumere. (Esperienza familiare).
Poi c'è il clientelismo di massa, non personalizzato, dove non conta tanto chi viene assunto ma quanti se ne assumono e a quanti si da la speranza di essere assunti. Per esempio, il governatore di una regione in un'isola ipotetica del Mediterraneo in prossimità delle elezioni può promettere di assumere 3000 dipendenti come precari. La cosa gli porterà anche 20000 voti indipendentemente da chi saranno i fortunati. Anzi è meglio che non si sappia chi saranno i fortunati; si prendono più voti. Un altro governatore può stabilizzare i 3000 precari assunti dal precedente o da se stesso senza alcuna preferenza: li stabilizza tutti. Anche questa è una operazione clientelare anche se forse non gli conviene perché a tenerli nel dubbio di poter perdere il lavoro sono più fedeli.
Un altro può invitare in campagna elettorale i giovani a mandargli i loro curricula. I giovani che gli hanno mandato il curriculum gli daranno anche il voto altrimenti è inutile. Poi l'eletto assumerà magari in base ai migliori curricula e alle competenze. Ma sempre clientelismo è.
In questi esempi di clientelismo non c'è nessuna notizia di reato. E' tutto regolare. Il clientelismo consiste nel creare posti di lavoro superflui o nel riservare a queste pratiche posti di lavoro esistenti.

In altre situazioni la discrezionalità nelle assunzioni è prevista dalla legge. Nella sanità per esempio è previsto dalla legge che sia chi gestisce politicamente ASL e Ospedali a nominare direttori e primari con la massima discrezionalità.

Guarda non ho capito assolutamente dove vuoi andare a parare, tranne una cosa.
Se chiunque abbia potere promette, in cambio del voto, di favorire una persona (da sola o in massa con altre) poi dovrà pure assumerla o farla assumere. Se il neo assunto è un incompetente, il datore di lavoro ne pagherà le conseguenze, circondandosi di incapaci. Ma nella realtà centralizzata italiana della scuola pubblica ha anche una grande opportunità.
Fargli avere un elevato punteggio, in modo che con un eventuale trasferimento venga assunto o preso in carico altrove.
Prende cosi' due piccioni con una fava. Rende il favore e non si becca l'onere che questo favore comporta, scaricandolo.
Ora io non so come tu voglia chiamare tutto cio' ma io lo chiamo clientelismo (il rapporto tra il potente e cliente) e non ho bisogno di andare ad anno zero per parlarne. Ed è clientelismo della peggior specie perché non si prende nemmeno in carico gli oneri che comporta ma li scarica altrove con il meccanismo dei trasferimenti. Tu capisci che invece il privato questo non lo puo' fare, vero? La scuola privata non puo' avere un esubero di insegnanti e di personale non docente, la scuola pubblica si' ed infatti scuola + università vedono 1'350'000 addetti per sette milioni e mezzo di studenti della scuola e mezzo milione di iscritti all'università. Fai tu pure il calcolo. A me viene da piangere.

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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda Robyn il 07/12/2008, 18:40

Mah caro Parietti forse interpreto male la costituzione.Senza oneri per lo stato significa che lo stato non è obbligato a versare alcun'che alle scuole paritarie ,ma nulla impedisce lo stato che possa farlo.Personalmente ho fatto la scuola pubblica e la fede non è una cosa che s'impara alla scuola paritaria.Comunque sia i fondi dati alla scuola paritaria sono pochi proprio perche la scuola paritaria si regge sulla retta,quindi teoricamente non avrebbe bisogno di fondi.I fondi che si danno,teoricamente servono a mandare i figli di coloro che hanno un basso reddito alla scuola paritaria.Ma da sempre succede che non ci vanno soprattutto a sinistra.E sempre stata la regola di frequentare la scuola pubblica e il pomeriggio frequentare il catechismo.Comunque sia ai cattolici del PD non piace una Chiesa così,schierata e sulla difensiva.Bisogna dare sfogo al mondo laico perche i giochi della destra e le restrizioni della chiesa possono mettere in moto spinte di laicita spinta.Ma ai laici stà nel saper impostare una laicità moderna Ciao Robyn
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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda franz il 07/12/2008, 18:54

Robyn ha scritto:Ma da sempre succede che non ci vanno soprattutto a sinistra.

Sicuro? Eppure poche settimane fa era emerso, proprio a seguito delle discussioni sulle proteste per la 133 e la 137, che molti esponenti del PD e della sinistra mandano figli e nipoti alle scuole private.
Ti rimando quindi a quanto avevo postato il 27 ottobre: viewtopic.php?p=4060#p4060
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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda pinopic1 il 07/12/2008, 19:17

franz ha scritto:Guarda non ho capito assolutamente dove vuoi andare a parare, tranne una cosa.
Se chiunque abbia potere promette, in cambio del voto, di favorire una persona (da sola o in massa con altre) poi dovrà pure assumerla o farla assumere. Se il neo assunto è un incompetente, il datore di lavoro ne pagherà le conseguenze, circondandosi di incapaci. Ma nella realtà centralizzata italiana della scuola pubblica ha anche una grande opportunità.
Fargli avere un elevato punteggio, in modo che con un eventuale trasferimento venga assunto o preso in carico altrove.
Prende cosi' due piccioni con una fava. Rende il favore e non si becca l'onere che questo favore comporta, scaricandolo.
Ora io non so come tu voglia chiamare tutto cio' ma io lo chiamo clientelismo (il rapporto tra il potente e cliente) e non ho bisogno di andare ad anno zero per parlarne. Ed è clientelismo della peggior specie perché non si prende nemmeno in carico gli oneri che comporta ma li scarica altrove con il meccanismo dei trasferimenti. Tu capisci che invece il privato questo non lo puo' fare, vero? La scuola privata non puo' avere un esubero di insegnanti e di personale non docente, la scuola pubblica si' ed infatti scuola + università vedono 1'350'000 addetti per sette milioni e mezzo di studenti della scuola e mezzo milione di iscritti all'università. Fai tu pure il calcolo. A me viene da piangere.

Franz


Nessuno può fare avere un elevato punteggio ad un insegnante. Il punteggio scatta automaticamente. Allora dovremmo pensare che uno è stato raccomandato durante tutta la sua carriera universitaria per avere un voto di laurea alto. E' stato raccomandato durante i due anni di SSIS per avere un voto di abilitazione elevato. Poi ci sono i master volendo; anche in questo caso uno dovrebbe essere stato raccomandato per tutta la durata del master per avere un voto finale elevato.
Lo stesso per eventuale dottorato di ricerca. I periodi di insegnamento precedenti vengono valutati stabilendo che un anno scolastico intero fa maturare 12 punti; in proporzione si valutano le prestazioni di durata inferiore.

Quando fai la domanda per essere inserito nella graduatoria provinciale per la prima volta soltanto questi titoli puoi far valere oltre alla situazione familiare se hai persone a carico.
Dopo essere stato inserito nella graduatoria provinciale puoi fare le domande di supplenza nelle singole scuole ma esibendo semplicemente l'attestazione della tua posizione nella graduatoria provinciale. Il preside compila la graduatoria di istituto, tra quelli che hanno fatto domanda di supplenza in quell'istituto, rispettando il punteggio assegnato in sede provinciale e questa graduatoria deve rispettare. Ripeto: in caso di mancato rispetto delle procedure per le supplenze sarà il preside a pagare. Ma quale preside è disposto a rischiare un prezzo salato, considerato che non ha neanche interessi politici? Chi glielo fa fare al Preside di fare clientelismo?
Inoltre dovrebbe coinvolgere gli insegnanti della sua scuola che dovrebbero mettersi in malattia per far fare la supplenza al raccomandato. Anche senza Brunetta ti sembra una cosa praticabile? Oppure il raccomandato dovrebbe essere raccomandato presso tutti i presidi della provincia per fare molte supplenze in sostituzione di quelli che si ammalano naturalmente. Con l'aggravante che ad ammalarsi devono essere quelli che insegnano la sua stessa materia.

E' inutile che cerchi il clientelismo dove non c'è una gestione diretta da parte della politica. E dove esiste una normativa certa e unica. Tutto qui. Ed è il contrario di quello che dici; è proprio negli enti che hanno una maggiore autonomia che è possibile il clientelismo. Nella scuola sarebbe possibile la raccomandazione nei concorsi nazionali, ma è diffcile proprioper la dimensione.
So voglio cercare una raccomandazione per un posto di bagnino nella piscina comunale del mio paese o di uno vicino mi è più facile rivolgermi all'assessore allo sport del paese che al ministro competente. Ministro che sarebbe poco interessato tra l'altro al mio voto; al contrario dell'assessore.
Sul meccanismo dei trasferimenti dovrebbe essere l'ufficio provinciale a fare la falsificazione; ma proprio deve trattarsi di falsificazione di documenti: 110 con lode dove invece è 95, per esempio o quattro figli invece di uno. Ma è un reato e io ho cercato di dirti che nel clientelismo è raro che si commettano reati. Ma se c'è un reato è questo che prevale nella valutazione del fatto. Il reato si può commettere anche per corruzione, per avere in cambio soldi.
C'è da dire che i trasferimenti di insegnanti di ruolo hanno la precedenza sulle nuove nomine, e quindi gli insegnanti di ruolo trasferiti possono togliere il posto ad un precario indipendentemente dal punteggio. Gli insegnanti di ruolo (stabilizzati) non marciano più a punti, non sono precari.
Invece per un precario che decide di trasferirsi al sud non serve chiedere il trasferimento, non può e non ha bisogno di chiederlo. Semplicemente il punteggio maturato può essere utilizzato in qualsiasi provincia. Non cìè nessun meccanismo dei trasferimenti; solo la lbera circolazione della manodopera e il valore sul tutto il territorio nazionale dei titoli.
Quindi io che sono di Messina e nella mia città c'è troppa concorrenza e quindi ho poche speranze di avere un incarico annuale e anche di fare lunghi periodi di supplenza che faccio? Vado a Bergamo dove ho dei parenti a i quali appoggiarmi; qui ci sono più possibilità anche nelle private, quindi maturo i miei punti e quando viene il momento della sanatoria o anche prima, me ne torno a Messina dove faccio valere il mio punteggio e frego i miei colleghi che erano rimasti a casa ad aspettare l'agognata striminzita supplenza.
Ultima modifica di pinopic1 il 07/12/2008, 19:34, modificato 3 volte in totale.
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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda Robyn il 07/12/2008, 19:17

Caro Franz
Stà ai laici non cattolici saper impostare una moderna laicità i collaborazione con i cattolici laici da sempre presenti nella sinistra.Quelli che mandano i figli alla scuola paritaria ,a sinistra,sono quelli che stanno bene.A noi non interessano.Quello di mandare i figli alla scuola paritaria per avere una determinata educazione è un falso problema.I giochi della destra e le proibizioni della chiesa possono mettere in moto da un lato il confessionalismo e dall'altro una laicità che non tiene conto della cultura del paese.Si rischia cioè di tradire la laicità.I cattolici laici da sempre presenti nella sinistra devono riuscire ad impostare una moderna laicità cosa non sempre facile Robyn
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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda franz il 07/12/2008, 19:28

pinopic1 ha scritto:Nessuno può fare avere un elevato punteggio ad un insegnante. Il punteggio scatta automaticamente.

Quindi visto il risultato pratico che insegnanti che non sanno nemmeno parlare correttamente italiano arrivano da altre province con punteggi altissimi, questo indica che non si tratta di clientelismo casuale ma di una pratica istituzionalizzata, inserita ormai nelle procedure automatiche? Beh, cosa cambia, se non che cosi' è ancora piu' grave?

Comunque inutile arrampicarsi sui vetri, è noto che a parità di carriere, figli e quant'altro gli insegnanti di alcune province hanno misteriosamente punteggi piu' alti, ... che la cosa sia dovuta a malversazioni sporadiche o ad un sistema istituzionalizzato nulla toglie al fatto che oggi il sistema non funziona, se non per i pochi a cui va benissimo cosi' perchè sono agevolati. Invece di difendere il sistema vediamo se gli automatismi di cui parli non sono altro che il cavallo di troia legalizzato per poter operare pratiche clientelari in tutta sicurezza. Io credo che sia cosi'. In fondo il clentelismo quando diventa sistema di potere e governa, predispone regole, meccanismi, strutture.
Pino, non mi cadere dal pero, per favore.

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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda guidoparietti il 07/12/2008, 19:37

Robyn ha scritto:Mah caro Parietti forse interpreto male la costituzione.Senza oneri per lo stato significa che lo stato non è obbligato a versare alcun'che alle scuole paritarie ,ma nulla impedisce lo stato che possa farlo.

Fosse stato così, forse, avrebbero scritto "senza obbligo di oneri", ma d'altronde, se non ci fosse stato obbligo non ci sarebbe stata la norma, senza oneri vuol dire con obbligo di assenza di oneri. Altrimenti non avrebbero scritto nulla (= né obbligo né divieto, come interpreti tu) e avrebbero lasciato a discrezione del legislatore se finanziare o meno le scuole private.
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Re: Il Vaticano attacca sulle scuole cattoliche!

Messaggioda pinopic1 il 07/12/2008, 19:52

franz ha scritto:
pinopic1 ha scritto:Nessuno può fare avere un elevato punteggio ad un insegnante. Il punteggio scatta automaticamente.

Quindi visto il risultato pratico che insegnanti che non sanno nemmeno parlare correttamente italiano arrivano da altre province con punteggi altissimi, questo indica che non si tratta di clientelismo casuale ma di una pratica istituzionalizzata, inserita ormai nelle procedure automatiche? Beh, cosa cambia, se non che cosi' è ancora piu' grave?

Comunque inutile arrampicarsi sui vetri, è noto che a parità di carriere, figli e quant'altro gli insegnanti di alcune province hanno misteriosamente punteggi piu' alti, ... che la cosa sia dovuta a malversazioni sporadiche o ad un sistema istituzionalizzato nulla toglie al fatto che oggi il sistema non funziona, se non per i pochi a cui va benissimo cosi' perchè sono agevolati. Invece di difendere il sistema vediamo se gli automatismi di cui parli non sono altro che il cavallo di troia legalizzato per poter operare pratiche clientelari in tutta sicurezza. Io credo che sia cosi'. In fondo il clentelismo quando diventa sistema di potere e governa, predispone regole, meccanismi, strutture.
Pino, non mi cadere dal pero, per favore.

Ciao,
Franz


E daie. Sono quello che ho elencato gli elementi che determinano il punteggio. Se uno risulta avere 120 punti per precedenti incarichi di insegnamento vuol dire o che ha insegnato per dieci anni o che ha fatto un falso.
Se uno dichiara di essersi laureato con 110 e lode vuol dire che si è laureato con quel voto o che ha fatto un falso.
Se uno dichiara di aver frequentato il corso per l'abilitazione vuol dire che lo ha frequentato o che dichiara il falso.
Se uno dichiara di avere 10 figli vuol dire che è molto prolifico e anche la sua compagna oppure che dichiara il falso ed esibisce un falso certificato.

Se l'assessore assume un altro come bagnino e io sospetto che l'abbia fatto per motivi clientelari, non posso farci niente.
Se però era richiesto il diploma di maestro di nuoto posso chiedere la verifica del titolo.
Se invece i requisiti richiesti erano avere una statura superiore a cm 180, risiedere nel comune da almeno 25 anni e non più di 26, aver fatto il servizio militare negli Alpini e il servizio civile nel comune per l'assistenza agli anziani ,e lui possiede tutti questi requisiti, mi viene il sospetto che siano stati scelti per assumere proprio lui ma non posso provarlo e allora mi devo rassegnare.
Capita sai?

Potresti dire che uno per fare tutti questi falsi deve avere l'appoggio di un potente politico. Ma allora se uno conosce un potente politico può aspirare a qualcosa di più conveniente che fare l'insegnante precario. Di più conveniente e più praticabile clientelarmente. Per esempio il direttore dell'ASL oppure il vicedirettore dell'azienda dei trasporti pubblici; o il geologo nell'ufficio tecnico del comune, o entrare nel consiglio di amministrazione dell'ente porto o del consorzio per la promozione del bergamotto della riviera milazzese o del cappero di Lipari. Oppure può essere impiegato come amministrativo nel corpo dei Vigili Urbani o entrare a far parte della cooperativa archeologica per lo studio degli insediamenti dell'età del ferro nella serra di san bruno.
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