da lucameni il 04/11/2012, 20:36
Guarda come cronista libero Travaglio niente da dire. Il fatto che non guardi in faccia nessuno e quindi irriti i militanti di quasi tutti i partiti è una garanzia. Va anche detto che nonostante sia considerato vicinissimo a Grillo, gli ha contestato puntualmente la sua posizione antieuro etc etc. Evidentemente se lo può permettere senza farsi mandare affanculo. Altro motivo per non considerarlo, come fanno alcuni, legato mani e piedi al comico-guru.
Però come analista politico, ad andare oltre l'analisi delle magagne (autentiche) dei nostri politici, non sempre c'azzecca.
Ottimo sui "fatti", molto meno sulle "opinioni".
Onestamente penso, come altri, che Grillo sia un termometro ma non una medicina nonostante molte parti del programma siano espressione di buon senso e del tutto condivisibili.
Travaglio mi sa è fin troppo ottimista riguardo il successo - duraturo - di questo possibile asse, ammesso e non concesso che poi si faccia davvero e non provochi smottamenti di ogni tipo.
A fronte di un rinnovamento decente, con persone più accettabili rispetto gli attuali dinosauri, tanti elettori potenziali di Grillo, ma anche di Di Pietro (che come diceva Montanelli "non è un San Giorgio" nonostante tutte le magagne che gli hanno attribuito e considerando però la gestione familistica del suo partito personale), torneranno a casa, chi a destra, chi a sinistra.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)