Peraltro trovo sia un po' un limite, in questo caso dei nostri presunti esperti ed analisti, guardare alla realtà - ammesso che poi sia tale - con occhio esclusivamente economicista, ragionando per teorie generali e non andando oltre se ve ne sia la necessità.
La verità è che se a questa non viene applicata un'analisi per guardare la realtà del territorio e soprattutto un'analisi della legislazione vigente, e da noi spesso piegata a fini poco confessabili, poi si rischia di prendere grandi cantonate.
Non mi pare questo sia il caso di Boldrin che pure come economista temo abbia una visione un po' schematica, ma più che altro è quella di tanti commentatori di qualità meno strepitosa (i media abbondano di questi personaggi) che prendono pere per mele quasi con compiacimento e con tanto di ditino alzato, e spesso senza dirci nulla di nuovo se non una parafrasi di teorie appunto generali.
Non sarebbe affatto male un M5S fatto di grillini meno invasati (ce ne sono e sono veramente apprezzabili).
trilogy ha scritto:lucameni ha scritto:.....A mio avviso, concordando con quanto scritto allora, c'è una notevole carenza, se non proprio assenza dal lato politica estera, macroeconomia, riforme istituzionali (che possono anche voler dire eliminare quelle riforme truffa che dalla fine ann '90 hanno rovinato la nostra Costituzione e reso ancora più oscena la nostra legislazione).
Invece ragionevoli le condivisibili molte altre proposte, ecologia, trasporti, città, ambiente, difesa del territorio, opposizione a (certe) lobby.
Boldrin ha una visuale strettamente economicistica ed è lì che spara su Grillo. Dal suo punto di vista non ha tutti i torti, soprattutto se guardiamo alla questione euro, ma le proposte politiche sono anche altre e che comunque si legano spesso a possibili politiche economiche non necessariamente grilline....
Trovo l'osservazione su questa contrapposizione corretta e anche molto interessante.
La differenza tra le proposte M5S e di Boldrin nasce dal modello di analisi che c'è dietro.
Modello che è consapevole in Boldrin, probabilmente inconsapevole nei grillini. Il M5S scrive le sue proposte descrivendo la realtà e deducendone delle soluzioni. E' un metodo deduttivo . Mancando di un modello teorico di riferimento hanno ovviamente problemi nell'elaborare proposte in campo macroeconomico e istituzionale.
Boldrin al contrario è un economista e ragiona su modelli generali, con questi legge la realtà, è un metodo induttivo. Ha una visione economicista e globalista della realtà. Per questa strada elabora facilmente proposte macroeconomiche.
Le riforme istituzionali rimangono in secondo piano. Con la globalizzazione è l'economia che plasma lo Stato e la politica ( quante volte abbiamo sentito ripetere: i mercati ci chiedono.... il ruolo dello Stato e della politica è comunque destinato ad essere ridimensionato a poche funzioni indispensabili al buon funzionamento dell'economia.
Insomma la differenza tra M5S e fermare il declino può essere letta come una delle tante contrapposizioni tra globalisti e localisti. l'una è il prodotto dell'altra.