Robyn ha scritto:Giannino dice cose che mi pare non rappresentino un problema come il merito nella Pa,la detassazione oppure ridurre il debito pubblico.Ma il debito pubblico si riduce se si cresce,se c'è un'intervento combinato.
Il debito pubblico riduce
solo se per molti anni le entrate superano le uscite. Quello che dici tu invece è il rapporto debito/PIL. Quello si riduce sia come nel caso sopra, sia con una crescita del PIL. Una sola delle due basta ma meglio entrambe. Per fare in modo che le entrate superino le uscite (come ha fatto la svezia) bisogna ridurre le uscite (perché con entrate al 50% c'è poco da aumentare). E se si riducono entrambe, meglio. Basta che le entrate calino meno delle uscite.
Ma di tutto questo, che è concreto se si specifica cosa ridurre e come, non c'è traccia nel programma di montezemolo.
Un insieme di frasi banali, trite e ritrite come il famoso discorso del politico (un vecchio programma basic che sparava discorsi politici usando tecniche random).
Provate voi a trovare punti concreti, misurabili, oggettivi.
http://www.italiafutura.it/dettaglio/11 ... gno_comuneUn’Italia più aperta, dinamica, libera, solidale e giusta. Questa è l’idea di nazione per la quale si è sempre impegnata Italia Futura, raccogliendo competenze e impegno civile per proporre scelte concrete e coraggiose.
Scelte in grado di liberare le energie del merito, della concorrenza e della crescita che in quest’ultimo ventennio sono state frenate da una politica incapace di assumersi le proprie responsabilità.
Il governo guidato da Mario Monti rappresenta una positiva esperienza di discontinuità con la vecchia politica, ha avuto il merito di restituire credibilità all’Italia e ha avviato riforme che nel prossimo futuro dovranno essere completate e rese irreversibili grazie al sostegno democratico di milioni di italiani.
Questo potrà accadere solo se l’offerta politica cambierà davvero e se al fallimento della Seconda Repubblica seguirà un passo avanti delle tante risorse civiche, culturali e associative di cui l’Italia è ricca.
Italia Futura ha scelto di investire il proprio capitale di idee in questa partita, con la trasparenza che ha sempre contrassegnato le nostre battaglie e con l’impegno dei nostri moltissimi associati che su tutto il territorio lavorano volontariamente.
Sono le idee che chiedono un passo indietro di uno Stato debole ma invasivo, la riduzione dell’ormai intollerabile carico fiscale soprattutto per i lavoratori e le imprese, una coraggiosa riforma della macchina burocratica e un nuovo rapporto tra Stato e cittadini, la scommessa su cultura e lavoro come motori fondamentali della crescita, la riattivazione dell’ascensore sociale soprattutto per giovani e donne.
Sono idee e proposte con cui ci rivolgiamo a quella maggioranza degli italiani che non sa più cosa votare, che non si riconosce nei vecchi partiti e che attende una nuova proposta politica.
Ma una vera innovazione della politica potrà essere realizzata se in moltissimi faremo un passo avanti, senza aspettare che la politica si riformi da sola. E solo se le idee liberali diventeranno popolari e incisive per il corpo più ampio degli italiani, uscendo dal piccolo recinto elitario e tecnocratico in cui sono tradizionalmente state confinate in Italia.
Per questo siamo convinti che nella sfida per una Terza Repubblica ci troveremo insieme alle tante associazioni ed esperienze civiche che vogliono contribuire ad un vero rinnovamento della politica, unendo esperienze culturali diverse per un fine comune. E lasciando finalmente da parte i tatticismi della vecchia politica o le tribù a vocazione settaria e minoritaria che si uniscono al coro dei populismi di destra e di sinistra.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)