Paolo65 ha scritto:Per me molte delle opinioni hanno un sapore ideologico.
Per quanto sia bene particolare l'acqua resta una merce,come il pane e la pasta.
Ci sono dei costi per farla arrivare nelle case,ci sono servizi e bisogna ridurre sprechi per una questione ecologico-ambientale.
Può essere che il privato possa speculare su un bene come l'acqua,ma col pane o col gas succede lo stesso,per cui non vedo la sorpresa.
Uno Stato ed una politica degna di questo nome,non dovrebbe litigare su chi gestisce l'acqua,ma controllare che chiunque sia il gestore faccia bene il suo lavoro,revocando la licenza in base a dei criteri oggettivi.
La gestione pubblica finora,o almeno in alcune parti del paese,non è andata bene,ma nessuno è insorto.
Oggi che si pensa al privato ecco la levata di scudi!
Siamo sicuri che la discussione non sia influenzata da qualche retaggio politico culturale?
Ogni discussione è influenzata da retaggi politici e culturali, il problema è vedere se è influenzata bene o male, e al di là delle influenze, sempre facili da tirare in ballo, guardare anche agli argomenti. Io poi, come è chiaro da ciò che scrivo, non sono né un nostalgico né un collettivista, quindi...
Il punto è che l'acqua non è come il pane, perché sulla vendita di pane si può fare facilmente concorrenza quindi se un privato alza i prezzi i clienti possono andare altrove. Casomai l'acqua assomiglia di più al gas o alla rete elettrica, tutti campi dove le esigenze logistiche rendono ben difficile la presenza di molti gestori in competizione; solo che l'acqua è più fondamentale del gas (e anche più del pane se è per quello).
E allo stesso modo del gas il privato avrebbe tutto l'interesse (non c'entra nulla l'ideologia, è un fatto economico basilare) a trovare il bilanciamento ottimale tra volume di vendita e prezzo, il che significherebbe, proprio come col gas e con l'energia, favorire chi consuma di più e non chi consuma di meno.
Se nel fornire certi beni, che per loro caratteristiche intrinseche sono forniti più efficientemente dal pubblico, il pubblico funziona male, la soluzione è riformare il modo pubblico di gestire quei beni, non affidarli al mercato che legittimamente funziona secondo altre logiche, logiche che funzionano benissimo in un sistema di concorrenza e ampia disponibilità di risorse... che però non è certo il sistema della distribuzione dell'acqua.
Tra l'altro, come già è stato fatto notare, ci sono vari esempi di gestioni private o miste pubblico-private, e non hanno affatto risolto i problemi nella distribuzione dell'acqua, ma spesso li hanno anzi peggiorati.