il problema è che il governo precedente e monti hanno costretto i docenti a rimanere altri 10-15 anni nella scuola, quindi se circa il 50 % dei docenti avesse potuto andare in pensione ci sarebbe stato il loro dimezzamento con conseguente risparmio, gelmini e amici sono stati solamente in grado di sforbiciare soldi a casaccio senza realizzare un progetto concreto sulla scuola, oggi si corre ai ripari ma non si risolve nulla perchè nulla cambierà, i docenti fanno i bisnonni e costano un capitale in termini di retribuzione e senza più dare buoni risultati didattici perchè non ce la fanno più e hanno problemi di salute, quindi un costo in più
invece di aumentare le ore profumo deve prima razionalizzare il personale, magari spostando in altre mansioni, la didattica e le scuole, poi aumenta le ore
ora ci sarà il caos tra il personale e non cambierà nulla,
ciao mauri
da santa FLCCGIL
http://www.flcgil.it/rassegna-stampa/na ... scuola.flc""A rendere più pesante il percorso di innovazione del sistema scolastico, dice l'Ocse, contribuisce l'età media dei docenti nostrani: gli insegnanti under 30 sono meno dello 0,5% in tutti i gradi di scuola, contro una media Ocse che arriva al 14% nella scuola primaria (nel Regno Unito sono addirittura il 31,7%). E anche gli under 40 scarseggiano: sono il 16,6% alla primaria, l'11,6% alle medie, il 7,9% alle superiori. Da noi la porzione più cospicua di insegnanti si piazza nella fascia 50-59 anni: sono il 39,3% alla primaria, il 50% alle medie, e altrettanti alle superiori. Nella scuola secondaria la quota di over 60 sfiora il 10%."