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Italia: 'no alla legge sulla privatizzazione dell'acqua'

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Re: Italia: 'no alla legge sulla privatizzazione dell'acqua'

Messaggioda Paolo65 il 02/12/2008, 16:14

Personalmente il discorso pubblico-privato relativo all'acqua lo trovo insensato.

Il punto importante resta, chi potrebbe fornire il servizio migliore in rapporto al prezzo e,visto che si tratta di acqua,di sprechi.

In Italia pare che sulla questione finora si possa dire: prezzi bassi,poca efficenza nei servizi e molto spreco.

Domani, se privatizzato il servizio,dovremo valutare questi 3 fattori e verificare cosa sia stato meglio per il cittadino.

Di sicuro, o quasi, se i 3 fattori fossero stati in equilibrio tra loro, nessuno avrebbe avuto l'idea di privatizzare il servizio.

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Re: Italia: 'no alla legge sulla privatizzazione dell'acqua'

Messaggioda guidoparietti il 02/12/2008, 17:25

franz ha scritto:
guidoparietti ha scritto:A me pare che i prezzi di alcuni prodotti distribuiti in modo analogo all'acqua, come l'energia e il gas, e parzialmente o totalmente privatizzati, si comportino nel modo opposto, cioè che se ne consumi poco paghi tanto ma se consumi tanto paghi meno in proporzione, un po' come quando un'azienda ottiene forti sconti comprando grandi quantità di prodotti. Il che dal punto di vista ecologico non è molto positivo.

Giusto ma li' esiste un costo di produzione, che per l'acqua non c'è (a parte dove viene fabbricata con la desalinizzazione).
Per l'acqua esistono solo costi di ricerca delle fonti, captazione, purificazione, distribuzione, controlli sanitari, fatturazione.
Per l'acqua dell'acquedotto, il tragitto è relativamente breve e non la "compri a stock" ma si attinge a mano a mano che sgorga, quindi non vedo possibilità di acquisti per grandi quantità come si fa per il petrolio ed il gas.

Non so, l'energia si acquista man mano che la si consuma, ma i contratti per le aziende che consumano molta energia hanno un prezzo per kwh molto inferiore a quello che paghiamo noi a casa.
Il punto è che chi vende ha interesse a massimizzare il guadagno, il che significa trovare un equilibrio tra il prezzo e il volume di vendita. Questo di solito non corrisponde a vendere la minor quantità possibile, come sarebbe invece l'interesse di tutti in termini ecologici. Per cui anche se probabilmente è vero che dei privati in regime di mercato terrebbero meglio la rete, è anche vero che cercherebbero di vendere più acqua possibile (a maggior ragione visto che i costi di produzione non ci sono e i costi di trasporto sono comunque più o meno fissi). Solo il pubblico può avere interesse contemporaneamente a tenere i prezzi bassi e a non sprecare acqua, poi questo non accade perché in Italia ciò che è pubblico è considerato più spesso "di nessuno" che non "di tutti", ma difficilmente una soluzione buona per l'ambiente e buona per le tasche dei cittadini si troverà nel mercato, perché la logica del mercato è per definizione il contrario del minimizzare i consumi.
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Re: Italia: 'no alla legge sulla privatizzazione dell'acqua'

Messaggioda pierodm il 02/12/2008, 17:30

L'eccitazione scatenata in Franz dalla prospettiva di privatizzare l'acqua è davvero strana.
Mi sarei aspettato, al massimo, un rassegnato ottimismo della volontà, nel senso "va be', privatizziamola, ma vediamo di stare attenti".
Invece no, per Franz l'acqua privata è una paraculata pazzesca, altissima, purissima, buonissima.

Naturalmente, tutto si regge sulla fede nel Mercato, che tutto regola e tutto aggiusta. A prescindere.
A prescindere dagli speculatori che hanno massacrato mezzo mondo. A prescindere dalle privatizzazioni italiane di questi anni, sulle quali nemmeno Gengis Khan spenderebbe una parola buona.

I privati che si lancerebbero nel business si limiterebbero a fatturare, e basta: perché inventarsi altro, visto che i compratori già ci sono, l'acqua anche, le condutture lo stesso, e basta soltanto mandare le bollette?
Se nell'acqua ci sono i vermi, perchè mai i proprietari dovrebbero non dormirci la notte? Esiste la possibilità di citarli in giudizio - una possibilità maggiore di quella degli utenti Telecom, o dell'Enel, o delle banche e delle assicurazioni, o delle autostrade, quando non sono soddisfatti o sono fregati tout court? Esiste la class-action?
Per inciso, abiamo visto quale cura integerrima è stata messa nel produrre, immagazzinare e distribuire formaggi scaduti, salami fradici e ogni genere di prelibatezze, da parte di primarie ditte del settore, tra le quali anche quella delle Sottilette - quelle stesse che in nome del Mercato spendono miliardi in pubblicità per conquistare un pubblico che non è inchiodato dalla necessità, come sarebbe quello dell'acqua.

Io credo che una persona sensata, prima di cominciare solo a immaginare - non dico a proporre - una privatizzazione dell'acqua o di altre risorse e servizi, in Italia, dovrebbe sistemare prima le istituzioni di controllo, la P.A. e la giustizia, soprattutto nella sua rapidità, oltre che nella normativa a difesa del consumatore.
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Re: Italia: 'no alla legge sulla privatizzazione dell'acqua'

Messaggioda franz il 02/12/2008, 18:26

pierodm ha scritto:I privati che si lancerebbero nel business si limiterebbero a fatturare, e basta: perché inventarsi altro, visto che i compratori già ci sono, l'acqua anche, le condutture lo stesso, e basta soltanto mandare le bollette?
Se nell'acqua ci sono i vermi, perchè mai i proprietari dovrebbero non dormirci la notte? Esiste la possibilità di citarli in giudizio - una possibilità maggiore di quella degli utenti Telecom, o dell'Enel, o delle banche e delle assicurazioni, o delle autostrade, quando non sono soddisfatti o sono fregati tout court? Esiste la class-action?

Se quello che racconti fosse vero ("perché inventarsi altro, visto che i compratori già ci sono, l'acqua anche, le condutture lo stesso, e basta soltanto mandare le bollette") allora le cose potrebbero andare bene cosi' (pubbliche) e tutti vivrebbero felici e contenti. Invece pare che non sia cosi' se si perde il 40% dell'acqua nella distribuzione e se la qualità dell'acqua dai vari test comparati che spesso fanno le associazioni dei consumatori è scadente, se non pessima in certi casi. Se in estate l'acqua manca in tanti comuni, metre altrove si spreca. Ora non ho mai sentito parlare di vermi ma di batteri di ogni tipo si' e non mi pare che la cosa colpisca piu' di tanto i sensi di colpa dei difensori ad oltranza del settore pubblico.

Non so chi ha mai citato in giudizio lo Stato, vedi tu, ma forse è piu' facile citare in giudizio un piccolo gestore privato che il Comune di Roma. La tua fede nel settore pubblico invece, malgrado come abbia rapinato e malridotto tante cose di tutti (soprattutto le nostre risorse idriche) tu come la definiresti? Lascio a te questo onere io intanto sto cercando di capire perché il PD ha votato (come è stato detto) a favore del provvedimento e devo dire che sarebbe meglio esaminare il provvedimento e valutarlo nel merito, separando la discussione teorica da quella pratica sul concreto caso italiano.

Ciao,
Franz
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Re: Italia: 'no alla legge sulla privatizzazione dell'acqua'

Messaggioda franz il 02/12/2008, 18:42

guidoparietti ha scritto:Non so, l'energia si acquista man mano che la si consuma, ma i contratti per le aziende che consumano molta energia hanno un prezzo per kwh molto inferiore a quello che paghiamo noi a casa.
Il punto è che chi vende ha interesse a massimizzare il guadagno, il che significa trovare un equilibrio tra il prezzo e il volume di vendita. Questo di solito non corrisponde a vendere la minor quantità possibile, come sarebbe invece l'interesse di tutti in termini ecologici. Per cui anche se probabilmente è vero che dei privati in regime di mercato terrebbero meglio la rete, è anche vero che cercherebbero di vendere più acqua possibile (a maggior ragione visto che i costi di produzione non ci sono e i costi di trasporto sono comunque più o meno fissi). Solo il pubblico può avere interesse contemporaneamente a tenere i prezzi bassi e a non sprecare acqua, poi questo non accade perché in Italia ciò che è pubblico è considerato più spesso "di nessuno" che non "di tutti", ma difficilmente una soluzione buona per l'ambiente e buona per le tasche dei cittadini si troverà nel mercato, perché la logica del mercato è per definizione il contrario del minimizzare i consumi.

Hai ragione, tutto molto chiaro nell'ambito delle cose che hai riferito.
Mancano pero' alcuni particolari, che non hai evidenziato ma che sono reali.
Per prima cosa il bene è scarso, carente e già oggi manca.
Non solo a livello domestico (d'estate in varie regioni del sud) ma soprattutto in agricoltura e nell'industria.
L'agricoltura non ha certo bisogno di acqua potabile ma deve essere comunque di una certa purezza e in grandi volumi in certi momenti dell'anno. Altrimenti butti via il raccolto.
L'industria consuma sia acqua non potabile che potabile (nel campo alimentare) ed è in competizione con le utenze domestiche ed agricole. Mi pare che questo ora disegni un sistema in cui la domanda eccede l'offerta ma dove ci sono anche un 40~50% di sprechi (perdite negli acquadotti). Il sistema in questo momento non ha come obiettivo "fornire meno accqua possibile" ma fornire quanto viene richiesto. Ora non ci riesce. Se ci riuscisse venderebbe piu' acqua di quanto ora fa. L'obettivo comune quindi ora è fornire piu' acqua, e quindi non è in contraddizione con una gestione privata.

Sulla logica del mercato, è vero che non è "minimizzare i consumi".
La logica è "miminizzare i costi" e se l'acqua costa, vedrai che diminuirano anche i consumi.
Se i costi aumentano, sarà il privato come consumatore (industria, agricoltore, utenza domestica) a risparmiare.
Quindi la logica del mercato (se non drogata da leggi sbagliate e se ben regolato da leggi giuste) trova comunque un equilibrio tra la disponibilità del bene ed il suo costo finale. le utenze domestiche possonio risparmiare acqua in mille modi: dal vater con doppio scarico (breve per quando fai la pipi al completo per il resto) che fa risparmiare tonnellate di acqua all'anno in una famiglia media ai sistemi per evitare di lasciare rubinetti aperti solo per raffreddare l'acqua d'estate.
L'agricoltura puo' adottare nuove tecniche e sementi che necessitano di meno acqua. Anche l'industria puo' adottare misure di maggiore efficenza nell'uso dell'acqua e lo farà sicuramente se il bene è finalmente disponibile alla qualità adatta ed al prezzo di mercato.

Ciao,
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Re: Italia: 'no alla legge sulla privatizzazione dell'acqua'

Messaggioda franz il 02/12/2008, 18:51

Paolo65 ha scritto:Personalmente il discorso pubblico-privato relativo all'acqua lo trovo insensato.
Il punto importante resta, chi potrebbe fornire il servizio migliore in rapporto al prezzo e,visto che si tratta di acqua,di sprechi.

Verissimo, non esiste una suluzione tra le due che sia nettamente migliore in assoluto, anche se io prefersisoc la gestione pubblica. Infatti ci sono paesi in cui esiste un'ottima gestione pubblica dell'acqua e non credo che sia affatto un caso che sono i paesi piu' liberisti. USA e Svizzera infatti non hanno gestioni private dell'acqua cittadina e non ci pensano nemmeno a farlo.
Paradossalmente invece è proprio da noi che si pone il problema: nei paesi meno liberali dove il pubblico funziona male, il ricorso al privato è un modo per cercare di ottenere un servizio migliore. Una sorta di contrappasso dantesco, direi.

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Re: Italia: 'no alla legge sulla privatizzazione dell'acqua'

Messaggioda pierodm il 02/12/2008, 20:07

Franz.
Qui non si tratta di "piccoli gestori privati", perché l'affare è grosso e c'entrano i grossi.
Quando si parla dei privati si citano sempre le virtù del piccolo imprenditore, e di chi ha a che fare effettivamente con il mercato, la concorrenza e con un faccia a faccia con la clientela, e si applica questo discorso idealistico a soggetti e situazioni completamente diverse, che con quel genere di imprenditoria virtuosa hanno in comune solo il possesso di una partita IVA.

In secondo luogo, non ho una visione personale molto ottimistica verso la P.A.. Penso anzi che in molti casi sia scadente e perfino pessima.
Ma semplicemente ne ho una peggiore verso certi privati.
I settori, del resto, nei quali in Italia si sono infilati i vari business "privatizzati" hanno dato luogo a sconcezze, malversazioni e disfunzioni vergognose, con rare eccezioni che evoco solo per generosa equità, dato che non sono in grado di citarne nemmeno una con sicurezza - agli esempi nefasti citati in precedenza, aggiungiamoci lo smaltimento dei rifiuti.

Al di là, comunque, dei conticini e dello scontro tra ottimismo e pessimismo sulle taumaturgiche virtù del Mercato, c'è in ballo un principio - se la parola suona troppo forte, diciamo un indirizzo.
Applicando questo genere di ottimismo pregiudiziale, direi dogmatico, potremmo arrivare ad una privatizzazione generalizzata di qualunque cosa: per esempio, dell'esercito, della polizia, dei servizi segreti, e magari anche del parlamento, affidato (elezioni comprese) ad una bella s.p.a. che decide anche il calendario dei lavori parlamentari, lo stipendio dei deputati ... e perché no, anche la giustizia, con tanto di diritti televisivi per le riprese dei processi più glamour, biglietto d'ingresso per il pubblico, e l'ingaggio dei giudici più fascinosi e delle cancelliere più bbone.
Basta sbrigliare la fantasia, sono sicuro che - conti alla mano - lo stato risparmierebbe, e tutto avverebbe in modo molto più spettacolare e divertente.

PS
Come si vede non ho fatto menzione della mafia-camorra-'ndrangheta, ma sarebbe bene uscire dal Paese dei Campanelli, per prendere atto che in Italia questo problema esiste e incide profondissimamente su qualunque scelta che in altri luoghi sarebbe da valutare solo per se stessa.
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Re: Italia: 'no alla legge sulla privatizzazione dell'acqua'

Messaggioda mauri il 02/12/2008, 21:32

perchè tutta questa dicussione è diventata animata, perchè siamo abituati ad averla noi siamo fortunati, apri un rubinetto e toh esce H2O, è un diritto sancito, ti possono chiudere il gas e l'elettricità se non paghi, l'acqua no non la possono chiudere
privatizzandola cade questo principio come decade il bene pubblico, è il principio che non deve cambiare e se la privatizzano e io non pago devo continuare ad avere acqua

io non mi fido dei privati, vedi le acque minerali analizzate 1 volta ogni 4-5 anni, è sicuro che non rifanno le tubazioni, infatti la rete è a carico dei comuni, formigoni lo ha già fatto e fregato le amministrazioni ma non tutte per fortuna
i privati mi daranno acqua appena per lavarmi e dovrò comprare la bottiglia per bere acqua pessima e inquinare con i vuoti

i comuni devono dare un servizio tramine i cap, pagato, controllato e di qualità, i comuni devono farsi azienda e investire per finanziarsi, hanno i ns soldi che li facciano fruttare
buona cena, mauri
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Re: Italia: 'no alla legge sulla privatizzazione dell'acqua'

Messaggioda pianogrande il 02/12/2008, 23:55

..................Ma il problema non è questo. Il problema è la gestione di questo bene comune.
Oggi la gestione pubblica dell'acqua in Italia è fallimentare: l'acqua costa poco ma è di bassa qualità, se ne perde tanta negli acquedotti e ci sono enormi sprechi. Pare difficile indurre l'ente pubblcio ad avere una buona gestione di un bene comune. Almeno da noi.
Ecco che se il privato dimostra di saper gestire meglio un bene cosi' prezioso, senza sprecarlo, il vantaggio per la collettività è evidente. Il prezzo puo' anche aumentare (perché sono necessari investimenti per la maggiore cura dei sistemi di potabilizzazione, del trasporto nelle tubature, esami chimici e batteriologici) ma se l'esito è una migliore acqua e meno sprechi (che significa piu' acqua per tuttti) allora viva il privato.

Ciao,
Franz[/quote]

Aridaje!
Se il pubblico (la politica) non è capace di gestire un bene primario è la politica che non funziona (sono i politici che non funzionano).
Di questo passo, con i politici che non funzionano, dovremmo privatizzare anche la politica!
..........Oddio ..................!!
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
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Re: Italia: 'no alla legge sulla privatizzazione dell'acqua'

Messaggioda franz il 03/12/2008, 0:37

pianogrande ha scritto:Aridaje!
Se il pubblico (la politica) non è capace di gestire un bene primario è la politica che non funziona (sono i politici che non funzionano).
Di questo passo, con i politici che non funzionano, dovremmo privatizzare anche la politica!
..........Oddio ..................!!

Hai ragione. È la politica nostrana che non funziona, anche se credo che prima o poi riuscirà a riformarsi da sola.
Prima o poi. Ma l'acqua è una necessità, una emergenza. Mica puo' aspettare i tempi della politica.
Se uno ha sete, non puo' aspettare con il bicchere vuoto in mano.
Quindi ben vengano soluzioni concrete che risolvano quel problema.
Che come tutti sanno sarà il problema del futuro.

Franz
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