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Il capitalismo non ha alternative": merito e competizione

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Re: Il capitalismo non ha alternative": merito e competizion

Messaggioda franz il 04/10/2012, 22:48

flaviomob ha scritto:La crisi dei subprime non nasce certo da politiche sociali del governo americano, ma dalla ricerca di una scorciatoia nella deregolamentazione bancaria. E' chiaro che un governo non può imporre ad una banca privata di prestare soldi a Tizio.

E certo che lo ha fatto. Per quale motivo valido (tranne una pistola puntata alla tempia) uno "sporco capitalista speculatore" (come vedi ti vengo incontro) dovrebbe prestare soldi per comprarsi la casa ad un povero che non potrà mai essere solvibile se non ha in cambio garanzie statali o l'obbligo a farlo se non vuole perdere la licenza. Lo hanno fatto perché le due agenzie statali (salvate in estremis) garantivano sulla base di un valore crescente. Quando la bolla si è sgonfiata è caduto tutto il castello di carta, messo in piedi dalle amministrazioni democratice e repubblicane mi pare fin dai tempi di Carter e confermate da tutte le amministrazioni seguenti, di qualsiasi colore.
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Re: Il capitalismo non ha alternative": merito e competizion

Messaggioda flaviomob il 05/10/2012, 0:48

Balle.
Il 50% del PIL americano proviene dall'edilizia. I prezzi delle abitazioni, negli anni precedenti alla crisi, in alcune zone RADDOPPIAVANO di valore ogni cinque anni. E' chiaro che hanno speculato oltre misura ed oltre ogni limite e chi doveva controllare (anche la politica) ha messo le fette di salame davanti agli occhi. Dopodiché, creavano titoli tossici da inserire in grossi pacchetti per avvelenare gli investimenti di tutto il globo.

Se una banca mi presta 100 per una casa che vale 120 e io non restituisco il prestito, la banca si prende la casa e rimane solida, poi la vende e si riprende i soldi. Se la banca invece dà valutazioni disoneste, assurde e gonfiate, pretendendo che la casa valga 200, quando puoi i dolci sogni finiscono e ti svegli, scopri che sei fuori di metà del valore e cerchi di rifilare la sola a qualcun'altro con un bel titolo tossico da vendere in qualche bel prodottino finanziario al parco buoi, cioè a piccoli risparmiatori inconsapevoli che vengono FREGATI.

Così FOTTI l'economia del mondo, ma intanto ti sei arricchito immensamente - se ti sei tirato fuori al momento giusto - a discapito di tutti.

E' chiaro?


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Re: Il capitalismo non ha alternative": merito e competizion

Messaggioda franz il 05/10/2012, 7:47

A parte il fatto che il termine "palle" lo tieni per tua sorella, dove mai hai letto che il 50% del PIL USA viene dall'edilizia? Ma ti rendi conto dell'enormità? http://it.wikipedia.org/wiki/Economia_degli_Stati_Uniti

Se i prezzi raddoppiano vuol dire che c'è una bolla, alimentata da molta domanda e troppi soldi, oppure prestiti a basso interesse (quindi politica monetarie). Il problema dei subprime è che prestavano 110 per una casa che ne valeva 100, contando che tanto il prezzo sarebbe salito, e che poi prestavano questi soldi anche a tante a persone di dubbia solvibilità. La crisi ha molteplici responsabilità, sia sul fronte delle banche, sia su quello delle agenzie governative (Fannie Mae e Freddie Mac) sia degli stessi compratori, che acquistavano casa con mutui a tasso variabile pur sapendo che nel caso di rialzo dei tassi non avrebbero potuto pagare. Il problema non è solo quello di valutazioni disoneste (ci sarà pure quello) ma del fatto che il valore di mercato di una casa puo' salire come puo' anche scendere. Dopo il 2005 hanno cominciato a scendere e la bolla è scoppiata. Normalmente se il mercato non fosse drogato da spinte politiche, nessuna banca presterebbe denaro ad un insolvente, nemmeno in cambio di una casa. I crediti subprime quindi (vedere definizione in http://it.wikipedia.org/wiki/Subprime ) manco esisterebbero se non ci fossero politiche pubbliche tese ad "estendere l'accesso al mercato del credito a consumatori che altrimenti non l'avrebbero". Se il mercato immobiliare è scoppiato è perché quel 25% di mercato subprime è stato indotto da politiche governative. Che poi le banche USA per parare i danni abbiano nascosto il rischio subprime in prodotti strutturati compessi, e sparso il contagio nel mondo questa è un'altra storia (vera) ma che nulla c'entra con l'origine della crisi subprime.
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Re: Il capitalismo non ha alternative": merito e competizion

Messaggioda flaviomob il 05/10/2012, 21:42

A parte il fatto che certe uscite da bulletto fascistoide te le puoi tenere ed evitare di citare in maniera offensiva i parenti di persone che non conosci.

ecco la fonte:

http://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_dei_subprime

Alcuni economisti, compreso l'ex presidente della Federal Reserve Alan Greenspan, temono che la crisi dei mutui subprime avrà forti impatti sul settore immobiliare e sull'intera economia USA. In tale scenario, il valore degli immobili potrebbe decrescere, facendo sentire i proprietari degli immobili meno ricchi e quindi contribuendo a un graduale declino della spesa, che indebolirebbe l'economia. È rilevante notare che il 50% del PIL americano negli ultimi anni è derivato dal settore edilizio, e che gli americani diffusamente utilizzano le carte di credito per l'acquisto di beni di consumo e che impegnano beni durevoli come la prima casa per finanziare crediti: in questo modo il prezzo degli immobili diventa una determinante del credito e dei consumi.


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Re: Il capitalismo non ha alternative": merito e competizion

Messaggioda franz il 05/10/2012, 22:11

flaviomob ha scritto:A parte il fatto che certe uscite da bulletto fascistoide te le puoi tenere ed evitare di citare in maniera offensiva i parenti di persone che non conosci.

Il termine "Balle" è da fascista e balilla e lo hai usato tu.
La fonte che citi, nel concreto della singola frase "È rilevante notare che il 50% del PIL americano negli ultimi anni è derivato dal settore edilizio" è a a sua volta priva di fonte, cosa che su wikipedia di solito è fatto notare. Inoltre non è chiaro cosa voglia dire "derivare", in termini di PIL. Il PIL misura il valore aggiunto e solo un incompetente puo' dire che il 50% del PIL degli USA è creato dal settore edile. "derivato" non significa nulla. E solo un boccalone puo' crederci solo perché lo trova su wiki (dove si trovano anche ottime cose) senza saper separare la pula da grano.
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Re: Il capitalismo non ha alternative": merito e competizion

Messaggioda flaviomob il 05/10/2012, 23:30

Boccalone lo dici a tua sorella.

La fonte è wikipedia, la stessa fonte da te citata più volte nel medesimo thread, che solo per dati particolari cita altre fonti. Se sostieni che riporti dati errati (parla di una percentuale di pil DERIVATA dal settore dell'edilizia, evidentemente tiene conto del mattone come bene rifugio e come garanzia di solidità per gli istituti di credito, o altro), segnala il problema al sito e sentiamo che cosa rispondono.


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Re: Il capitalismo non ha alternative": merito e competizion

Messaggioda pianogrande il 06/10/2012, 0:42

Ragazzi!
Ma le vostre rispettabilissime sorelle lo leggono il forum?
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Il capitalismo non ha alternative": merito e competizion

Messaggioda franz il 06/10/2012, 8:38

flaviomob ha scritto:Boccalone lo dici a tua sorella.

La fonte è wikipedia, la stessa fonte da te citata più volte nel medesimo thread, che solo per dati particolari cita altre fonti. Se sostieni che riporti dati errati (parla di una percentuale di pil DERIVATA dal settore dell'edilizia, evidentemente tiene conto del mattone come bene rifugio e come garanzia di solidità per gli istituti di credito, o altro), segnala il problema al sito e sentiamo che cosa rispondono.

Il PIL non si deriva, si produce. Quindi il termine "derivato" rispetto al Prodotto Interno Lordo già di per sè non significa nulla. In attesa di un Derivato Interno Lordo e visto che qui di PIL se ne discute parecchio dovrebbe esserci una certa coscienza critica nel leggere certe affermazioni. Una coscienza critica anche nei confronti di Wikipedia, che a volte dice cose esatte, e ne cita le fonti, a volte è piu' generica ed inesatta e non cita le fonti.
L'affermazione ora è indicata "senza fonte" e manca nelle pagine in inglese, francese e spagnolo sullo stesso tema.
Naturalmente l'economia, in termini di spesa delle famiglie, è sostenuta principalmente da quello che si produce (e quindi dal reddito) ma anche in misura minore dai risparmi, sotto varie forme, mattone compreso (ma non certo il 50%). Se l'economia fosse sostenuta o derivata dai risparmi in mattone per una misura del 50%, nel giro di due anni i risparmi svanirebbero e tutti andrebbero a vivere in affitto, con le banche proprietarie di tutte le case.

PS: ho contattato l'autore della pagina (un ragazzo di 17 anni) e gli ho chiesto la fonte dell'affermazione, condividendo con lui parte delle considerazioni qui sopra esposte. È molto attivo e quindi spero risponda presto.
Ultima modifica di franz il 06/10/2012, 8:42, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il capitalismo non ha alternative": merito e competizion

Messaggioda franz il 06/10/2012, 8:39

pianogrande ha scritto:Ragazzi!
Ma le vostre rispettabilissime sorelle lo leggono il forum?

La mia no, ne sono assolutamente sicuro. 8-)
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Re: Il capitalismo non ha alternative": merito e competizion

Messaggioda flaviomob il 07/10/2012, 1:00

Ottima obiezione, Pianogrande... :)

Del resto, l'amore non è bello se non è litigarello... :P


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