A mio avviso quello che emerge è un problema profondo, a cui ancora non è stata data dagli studiosi dello Stato una soluzione valida.Il problema è quello individuato in modo chiaro da Carl Schmitt nel 1932 nella differenza tra Legalità e Legittimità:
[..]L'interprete più radicale di questa crisi dell'ordine politico della civiltà borghese è Carl Schmitt, in particolare nel suo scritto Legalität und Legitimität, dove l'esito del processo di riduzione di ogni forma di legittimità alla legalità è individuato in un "funzionalismo e formalismo senza motivazione e senza riferimenti concreti"; inoltre vi si denuncia il fatto che tale formalismo non sia altro che "una pretesa di soggezione motivata in modo puramente politico, oltre che negazione, anch'essa motivata solo politicamente, di ogni diritto di resistenza" (v. Schmitt, 1932; tr. it., pp. 218 e 228-229)[..]
fonte: http://www.treccani.it/enciclopedia/leg ... ociali%29/
[..] (“Legalitat und Legitimitat”) del 1932. La legalità rappresenta la conformità di un atto ad una norma di legge, mentre la legittimità esprime la rispondenza di tale atto ai valori di fondo di una collettività.(30) E’ stato affermato che <<la legalità concerne le modalità di esercizio del potere, nel quale è legale in quanto viene esercitato nel pieno rispetto delle leggi vigenti; la legittimità, invece, concerne la titolarità del potere, e cioè la necessità che per essere ritenuto legittimo deve essere giustificato adeguatamente. (…) La legittimità, dunque, è il presupposto perché un potere venga riconosciuto e quindi accettato anche dai suoi avversari; la legalità, invece è l’esercizio di un potere secondo le regole delle leggi>>(31).
Secondo Bastiat, << la legalità è il sistema delle istituzioni giuridiche e politiche in vigore, la legittimità quell’ordine disarmato che può però fare continuamente appello ai nostri scrupoli morali e alla nostra razionalità dialogica>>(32).[..]
fonte: http://www.corteconti.it/_documenti/app ... iandro.pdf
Lasciando perdere, momentaneamente, i comportamenti illegali e delittuosi (appropriazioni indebite), ci troviamo molto spesso difronte ad atti perfettamente legali ma illegittimi in quanto non rispondono agli interessi e ai valori della collettività che la politica deve rappresentare. Bisogna usare molta cautela nel fare riferimento ai "valori", in questo contesto, perchè come ha dimostrato l'esperienza del 900 la critica di Carl Schmitt aprì poi la strada alle dittature e agli stati "etnici". Il problema quindi non è di facile soluzione, ma siamo difronte ad una crisi democratica e di legittimità molto profonda.