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Piano crescita o chiacchiere?

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Re: Piano crescita o chiacchiere?

Messaggioda chango il 26/08/2012, 15:44

franz ha scritto:
chango ha scritto:ci mancherebbe solo che le parti sociali, che rappresentano degli interessi organizzati, non chiedano di essere della partita.
mi pare la cosa più normale, legittima e democratica che ci possa essere.

certo, ma senza diritti di veto, a meno che non si ritenga il diritto di veto come espressione massima e legittima della democrazia.


il diritto di veto è previsto in contesti democratici.
per esempio il Presidente USA lo può porre nei confronti di leggi del Congresso.

in questo caso poi la forza di veto di una o più parti sociali può essere aggirata con la semplice volontà politica.
basta poi non stupirsi o lamentarsi se la controparte e i soggetti che rappresenta contestano la decisione e mettono in atto azioni di opposizione.
mi pare che in questo Paese in troppi sia abbia paura/fastidio della normale dialettica democratica e dei suoi tempi.
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Re: Piano crescita o chiacchiere?

Messaggioda ranvit il 26/08/2012, 15:54

Ho aperto questo 3d non per discutere di concertazione-si e concertazione-no....concordo con Franz che i sindacati non devono avere diritto di veto (questo malcostume, supinamente accettato da pavidi e mediocri politici, è una delle cause della disastrosa situazione economica).
Viceversa la questione posta è: ma questo Governo riesce, al contrario delle forze politiche, ad attuare rapidamente le decisioni che prende (con l'approvazione del Parlamento) o no? Perchè, se no, diventa inutile....!
Detto in altri termini, se la burocrazia impedisce la rapida emissione dei decreti attuativi, i ministri "tecnici" che ci stanno a fare? Passerella??? Si licenzino un po' di burocrati (o qualcosa di simile) e si pretenda dai rimanenti la rapidità necessaria!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Piano crescita o chiacchiere?

Messaggioda chango il 26/08/2012, 16:10

ranvit ha scritto:Ho aperto questo 3d non per discutere di concertazione-si e concertazione-no....concordo con Franz che i sindacati non devono avere diritto di veto (questo malcostume, supinamente accettato da pavidi e mediocri politici, è una delle cause della disastrosa situazione economica).
Viceversa la questione posta è: ma questo Governo riesce, al contrario delle forze politiche, ad attuare rapidamente le decisioni che prende (con l'approvazione del Parlamento) o no? Perchè, se no, diventa inutile....!
Detto in altri termini, se la burocrazia impedisce la rapida emissione dei decreti attuativi, i ministri "tecnici" che ci stanno a fare? Passerella??? Si licenzino un po' di burocrati (o qualcosa di simile) e si pretenda dai rimanenti la rapidità necessaria!


a volte è la burocrazia a impedire la rapida attuazione delle decisione prese a volte sono le decisioni prese che prevedono una complessità di atti da renderle lente nell'applicazione.
puoi quindi anche licenziare un po' di burocrati (che di per se non è necessariamente un male, soprattutto tra i dirigenti), ma se la decisione presa è la classica soluzione all'italiana, ossia basta fare la legge per risolvere il problema se non addirittura sistemare l'universo mondo (riflesso della eccessiva cultura giuridica che pervade la classe dirigente italiana) continuerà a non esserci la rapidità necessaria, perchè esisterà sempre una differenza tra il decreto attuativo e la realtà su cui si pretende di intervenire.
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Re: Piano crescita o chiacchiere?

Messaggioda franz il 26/08/2012, 17:56

Il diritto di veto puo' essere previsto nell'ambito dei sistemi di checks and balances tra poteri eletti dal popolo.
Il presidente puo' porre il veto ad una legge ed il parlamento puo', in certi casi, proporre la procedura di impeachment.
Non c'entra nulla con la contrattazione tra parti sociali.

Per la questione posta da Ranvit, molto dipende dalla Pubblica Amministrazione e come collabora.
Si è visto come INPS per esempio ha fornito dati incompleti, in ritardo, contraddittori.
Un governo agisce sulla base delle informazioni che ottiene dalla PA e le decsioni sono rese operative dalla PA.
Un'amministrazione che fa acqua da tutte le parti e dovrebbe essere la prima cosa da riformare da cima a fondo.
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Re: Piano crescita o chiacchiere?

Messaggioda ranvit il 26/08/2012, 18:02

Un'amministrazione che fa acqua da tutte le parti e dovrebbe essere la prima cosa da riformare da cima a fondo.


Appunto! E non dovrebbe essere proprio questa la riforma primaria da fare, nei fatti, da parte di un Governo "tecnico"?
Non serve a niente "chiacchierare" se poi la burocrazia blocca tutto!
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Re: Piano crescita o chiacchiere?

Messaggioda franz il 26/08/2012, 18:29

Sai come la penso. La vera riforma che rivoluziona tutta la PA in ogni livello è il federalismo.
Ma non è una riforma solo tecnica, anche se contiene innumerevoli spunti tecnici.
è una riscrittura decisamente radicale della costituzione, del chi fa cosa in ogni dove del paese.
Ê il Parlamento che deve farla. Questo non è in grado, perché i caproni che sono stati eletti con le liste bloccate nemmeno sanno cosa è una costituzione, figuriamoci cambiarla. Non farei cambiare loro nemmeno una gomma della macchina.
Speriamo nel prossimo parlamento.
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Re: Piano crescita o chiacchiere?

Messaggioda chango il 26/08/2012, 18:51

franz ha scritto:Il diritto di veto puo' essere previsto nell'ambito dei sistemi di checks and balances tra poteri eletti dal popolo.
Il presidente puo' porre il veto ad una legge ed il parlamento puo', in certi casi, proporre la procedura di impeachment.
Non c'entra nulla con la contrattazione tra parti sociali.

Per la questione posta da Ranvit, molto dipende dalla Pubblica Amministrazione e come collabora.
Si è visto come INPS per esempio ha fornito dati incompleti, in ritardo, contraddittori.
Un governo agisce sulla base delle informazioni che ottiene dalla PA e le decsioni sono rese operative dalla PA.
Un'amministrazione che fa acqua da tutte le parti e dovrebbe essere la prima cosa da riformare da cima a fondo.



infatti nella contrattazione con le parti sociali il veto lo puoi aggirare (di accordi separati ne sono stati fatti diversi, con esiti nel concreto non certo esaltanti).
se poi le parti sociali o una componente rilevate sono contrarie sarebbe anche il caso di provare a capirne il motivo. non è che hanno sempre torto.

per quanto riguarda l'INPS, se parliamo del caso della riforma delle pensioni e degli esodati, forse si è visto come un tema come la riforma delle pensioni non può essere gestito con i tempi di un decreto e sotto urgenza di interventi.
anche l'ultima spending review ha evidenziato più che la razionalità degli interventi la necessità dell'urgenza. quando poi devi applicare certe decisioni si rischia di scontrarsi con problemi concreti e conseguenze che non si erano valutati adeguatamente.
un governo agisce sulla base delle proprie priorità e non necessariamente tiene conto di ciò che gli comunica la PA.

la PA amministrazione va profondamente riformata, ma la rapidità dell'esecuzione delle decisioni, la completezza delle informazioni dipendono anche da che cosa viene chiesto di realizzare.
troppo spesso il legislatore italiano (a qualunque livello) pensa che basti emanare una legge per risolvere il problema. troppo spesso si legifera su istanze del momento (es. un fatto o una serie di fatti di cronaca) o cercando di tradurre in legge una propria visione politica.
non ci si pone il problema di far funzionare meglio ciò che già esiste (invece che migliorar la Corte dei Conti creiamo l'Agenzia delle Uscite, per es.) ma si deve creare sempre qualcosa di nuovo.
tutto ciò non aiuta minimamente una PA che si porta dietro già problemi sui di inefficienza, legati a forme di clientelismo.
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Re: Piano crescita o chiacchiere?

Messaggioda ranvit il 26/08/2012, 19:02

Sono sostanzialmente d'accordo con franz ma per la modifica della Costituzione....ci vuole un po' di tempo e politici migliori che di questi tempi scarseggiano.
Nel frattempo un Governo tecnico dovrebbe avere le capacità di riorganizzare la PA....basterebbe farlo a partire dalle piccole cose (per esempio licenziando in qualche modo un po' di burocrati e riorganizzando-riscrivendo un po' di iter procedurali interni) senza toccare la Costituzione.

Sono anche abbastanza d'accordo con Chango: spesso vengono decise cose senza aver pesato tutte le conseguenze. Ma siamo in emergenza e quindi anche la Pa dovrebbe darsi da fare...o essere costretta a darsi da fare ;)
I bizantinismi non sono solo figli delle troppe leggi ma spesso, molto piu' di quanto si immagina (la mia personale esperienza nel riorganizzare aziende mi ha fatto verificare quanto sia vero), della pura e semplice difesa della propria poltroncina e della incapacità di vedere oltre il proprio naso di tanti "burocrati". Il burocrate è spesso una persona cui se gli cambi anche solo la posizione del computer o della sedia su cui è seduto....si sente male.
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