franz ha scritto:Il diritto di veto puo' essere previsto nell'ambito dei sistemi di checks and balances tra poteri eletti dal popolo.
Il presidente puo' porre il veto ad una legge ed il parlamento puo', in certi casi, proporre la procedura di impeachment.
Non c'entra nulla con la contrattazione tra parti sociali.
Per la questione posta da Ranvit, molto dipende dalla Pubblica Amministrazione e come collabora.
Si è visto come INPS per esempio ha fornito dati incompleti, in ritardo, contraddittori.
Un governo agisce sulla base delle informazioni che ottiene dalla PA e le decsioni sono rese operative dalla PA.
Un'amministrazione che fa acqua da tutte le parti e dovrebbe essere la prima cosa da riformare da cima a fondo.
infatti nella contrattazione con le parti sociali il veto lo puoi aggirare (di accordi separati ne sono stati fatti diversi, con esiti nel concreto non certo esaltanti).
se poi le parti sociali o una componente rilevate sono contrarie sarebbe anche il caso di provare a capirne il motivo. non è che hanno sempre torto.
per quanto riguarda l'INPS, se parliamo del caso della riforma delle pensioni e degli esodati, forse si è visto come un tema come la riforma delle pensioni non può essere gestito con i tempi di un decreto e sotto urgenza di interventi.
anche l'ultima spending review ha evidenziato più che la razionalità degli interventi la necessità dell'urgenza. quando poi devi applicare certe decisioni si rischia di scontrarsi con problemi concreti e conseguenze che non si erano valutati adeguatamente.
un governo agisce sulla base delle proprie priorità e non necessariamente tiene conto di ciò che gli comunica la PA.
la PA amministrazione va profondamente riformata, ma la rapidità dell'esecuzione delle decisioni, la completezza delle informazioni dipendono anche da che cosa viene chiesto di realizzare.
troppo spesso il legislatore italiano (a qualunque livello) pensa che basti emanare una legge per risolvere il problema. troppo spesso si legifera su istanze del momento (es. un fatto o una serie di fatti di cronaca) o cercando di tradurre in legge una propria visione politica.
non ci si pone il problema di far funzionare meglio ciò che già esiste (invece che migliorar la Corte dei Conti creiamo l'Agenzia delle Uscite, per es.) ma si deve creare sempre qualcosa di nuovo.
tutto ciò non aiuta minimamente una PA che si porta dietro già problemi sui di inefficienza, legati a forme di clientelismo.