"Il nuovo che avanza" lo sentivo spesso negli anni '90 proprio per preparare questo bipolarismo granitico che ci hanno regalato Berlusconi e i suoi dirimpettai di sinistra.
Diciamo che non mi entusiasma, come espressione. Ma anche nel concreto poi ho sempre visto questi "nuovi" parecchio vecchi nei comportamenti, salvo abili nel gestire il proprio marketing politico. Ovviamente il discorso porta lontano, anche se l'eterna ricerca del salvatore della patria in Italia prima o poi ci costringerà a fare i conti con questi "nuovi". O presunti tali.
Su Veltroni non mi pronuncio. Un candidato che gestisce in maniera così maldestra una campagna elettorale italiana, forse pensando di essere in GB, dopo tutto è raro e da ricordare.
Certo è che una sinistra "asinella" è legittima, anche se ho sempre pensato che un centro sinistra con trattino fosse più adaguato alla nostra realtà italiana, soprattutto in rapporto alla nostra destra che, come diceva Montanelli, ha una grande attrazione al manganello. Un partito che voglia dire fusione a freddo di culture diverse provoca prima o poi reciproche idiosincrasie e auspici di transumanze in massa (i cattolici presunti liberali che sperano che la sinistra se ne vada con rifondazione, la sinistra che spera che i cattolici se ne vadano dal PD etc etc). Qualcosa nato male perchè creato a tavolino da professori con voglia di protagonismo politico, nel quali la teoria ha sopravanzato l'analisi della realtà.
Secondo me una normale dialettica tra centro-destra e centro-sinistra, anche dura, ma che non trascenda certi valori fondanti come quelli costituzionali non sarà possibile per tanti anni e di conseguenza si cercheranno soluzioni alla meno peggio. Certamente non simili a quelle presenti in Europa. I motivi sono presto detti: la presenza tutt'ora di una destra votata ad un padrone, e una sinistra che per anni non ha voluto fare opposizione a questo sistema e ora, più che mai, c'è dentro fino al collo, senza alcuna credibilità.
Un'alternanza virtuosa si ha tra coalizioni decenti, decorose, con esponenti politici credibili. Senza questi, e col macigno di una destra che ancora fa scappare i non sinistri che si ritrovano a votare a malincuore la sinistra, non vedo davvero come si possa pensare a imbastire chissà quali alchimie politiche e a ragionare come facevano Parisi e compagnia.
Per anni, con questa classe dirigente e - purtroppo - con questo elettorato, non potremo mai avere un sistema politico simile a quelli europei di normale alternanza centrodestra (decente) e centrosinistra (decente).