Manuela ha scritto:Non mi sembra granché questo articolo; è molto meglio ripassare, ogni tanto, Il Gattopardo, se si vogliono capire meglio i difetti di origine del nostro paese.
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Detto questo, di tempo ce n'è stato, e tanto; anzi, il tempo è quasi finito. La "mediterraneità", così come il Vaticano, il clima o chessoio, non può essere chiamata a giustificazione dello stato delle cose; la responsabilità delle classi dirigenti resta tutta lì, inamovibile. E di questo dovrebbero interessarsi gli opinionisti, per far crescere una coscienza civile che, prima di tutto, chieda "responsabilità", politica e individuale.
Sul primo punto in effetti non mi è piaciuto questo periodo, quando si parla di fare i conti. "Vanno fatti su archi cronologici un po’ più ampi, perché vanno fatti con la storia. E allora forse si vedrebbe che ad averli davvero in ordine quei conti siamo in pochissimi.". Il che mi ricorda il Craxi quando diceva che c'era un andazzo generale, quindi nessun colpevole. E no, caro Ernesto. dire che nel lungo periodo siamo tutti colpevoli (citando anche Auschwitz) è come dire che di notte tutti i gatti sono bigi. Invece dobbiamo fare luce, proprio per illiminare gli aspetti oscuri. E non c'è dubbio che ad approfittare (male) dell'Euro sono stati in questi 10 anni (non 2000) proprio i paesi deboli, messi al riparo di una moneta forte. Dico "approfittare male" perché abbiamo avuto per anni spread bassissimi e li abbiamo usati per alimentare nuova spesa clientelare. I conti di una moneta unica, che ha favorito tutti, vanno fatti quindi da quando la moneta unica esiste. E qui c'è chi ha sperperato come cicale e chi ha operato in modo laborioso e rigoroso come formiche.
E qui ha ragione Manuela, nel secondo punto. Il tempo è finito. Il bivio non è tanto per la germania, come sostengono alcuni. Il bivio è per noi, per la Spagna, per le cicale. Adesso.