Moody's boccia la GermaniaBerlino: "Nostra economia solida"L'agenzia di rating rivede al ribasso l'outlook che diventa "negativo". Il governo della Merkel reagisce. Obama striglia l'Europa: "Rispetti gli impegni"
dal nostro corrispondente ANDREA TARQUINI
BERLINO - Outlook negativo, cioè prospettiva pessimista, per il rating della Germania. Berlino insomma non è più invulnerabile. La brutale doccia fredda è arrivata stasera tardi dall'agenzia di rating americana Moody's, sullo sfondo di una crisi dell'eurozona sempre più drammatica.
La Germania viene dunque bocciata per la prima volta, a causa dei costi che il salvataggio dell'euro comporta per lei. Viene bocciata, anche se non ancora declassata, dopo due giorni di bocciature a raffica della Grecia da parte di fonti vicinissime alla cancelliera Angela Merkel e da parte di altri altissimi esponenti governativi. La spada di Damocle di Moody's è arrivata a conclusione del lunedì nero di mercati, borse (Francoforte inclusa) e spread, e alla vigilia di due difficili appuntamenti negoziali: quello tra il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble e il titolare dell'Economia spagnolo Luis dos Guindos qui a Berlino, e quello della Trojka (i plenipotenziari di Unione europea, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale) ad Atene.
Il giudizio di Moody's è unilaterale e ingiusto, ha subito ribadito in nottata il ministro Schaeuble, aggiungendo: la Germania resta l'ancora di stabilità dell'Unione europea, i suoi dati fondamentali sono solidi, solido è anche il suo settore bancario. Per la prima volta, il governo tedesco deve così difendersi dalle agenzie di rating usando termini e concetti fino a ieri impiegati solo da Atene e Lisbona, Madrid, Parigi o Roma. E Schaeuble ha comunque aggiunto: tratteremo con i partner europei per trovare al più presto un'uscita dalla crisi. Poco prima era arrivato un avvertimento dal presidente americano Barack Obama: l'Europa, ha detto tramite i suoi portavoce, deve tradurre in pratica gli impegni assunti al recente vertice delle massime potenze mondiali per stabilizzare la situazione economica complessiva, seguiamo attentamente la situazione.
Il comunicato di Moody's è durissimo, e minaccia di
rafforzare a Berlino gli argomenti dei falchi contrari a nuovi aiuti alla Grecia o agli altri paesi sudeuropei deboli e iperindebitati. L'agenzia di rating sottolinea infatti che sulle prospettive di un mantenimento del rating massimo (AAA) per Germania, Olanda e Lussemburgo pesa innanzitutto la crescente
incertezza sulla crisi del debito nell'eurozona, l'attuale quadro politico, la sempre più probabile uscita della Grecia dall'euro che avrebbe un impatto negativo anche per Spagna e Italia. Che Atene esca dall'euro come molti in Germania auspicano (la cancelliera secondo la Sueddeutsche Zeitung ritiene impensabili altri aiuti) o che vi resti come la Commissione europea chiede contestando i tedeschi,
c'è secondo Moody's sempre più probabilità che sia necessario più sostegno finanziario all'eurozona, e il peso cadrebbe sui paesi più forti a massimo rating, quindi la Germania in primo luogo.
Ciò, continua l'agenzia, sempre che si voglia mantenere in vita l'area dell'euro nella sua attuale forma, cioè con i membri attuali.
Per i falchi tedeschi del rigore l'avvertimento può suonare come una conferma delle loro tesi. Tesi favorevoli a scoprire le carte e a lasciar fallire gli Stati più deboli, come in uno shock secondo loro salutare per salvare la moneta unica, magari solo in un nucleo duro con meno membri.
(24 luglio 2012)
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