La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Spending review

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Spending review

Messaggioda franz il 05/07/2012, 14:30

flaviomob ha scritto:Prepensionamento di dipendenti pubblici... ovvero pago qualcuno per non lavorare.
Ottimo, direi ;)

Beh, come prima direi, ma si risparmia sui conti (la pensione non è il 100% dello stipendio) sull'occupazione in ufficio (mobili, scrivanie, sedie) e sul traffico per andare da casa al lavoro.
Nel caso, è un po' anche satira, ma anche un po' vero.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Spending review

Messaggioda franz il 05/07/2012, 14:34

lucameni ha scritto:Ribadisco: per licenziare occorrono dati e criteri, ad oggi inesistenti o, se esistenti, del tutto incompleti

Concordo ed infatti io propongo di delegificare, semplificare, sburocratizzare.
Poi diventa palese che il criterio oggettivo è "qui non c'è piu' lavoro. se ti va (e sei adatto) ci servono poliziotti (è solo un esempio) e se non ti va o non sei adatto, hai due anni di ammortizzatori sociali (all'80%) per trovarti un nuovo lavoro.
Un po' come capita in tutta europa ed in ogni paese civile.
Che lo stipendio sia 1000 o 4000 non importa. Se non c'è lavoro nel pubblico impiego lo cerchi nel privato.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Spending review

Messaggioda ranvit il 05/07/2012, 16:15

Non è mia abitudine "fare di conto" senza avere le informazioni sufficienti ed esaustive. Quando ne ho avuto l'occasione nel mio lavoro ho quantificato eccome.

Ma qui, bar o non bar, stiamo a..."chiacchierare"! Se poi qualcuno pensa che dobbiamo giocare a fare i ministri o i Presidenti del Consiglio allora si potrebbe...installare un bel climatizzatore.

Dire pane al pane e vino al vino (tanto per restare nelle generalizzazioni) di quella parte di statali (ma anche regionali, provinciali e comunali. Per non parlare degli Enti pubblici) che andrebbero cacciati a pedate, è un gioco da ragazzi...ci pensano da soli.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: Spending review

Messaggioda ranvit il 05/07/2012, 17:10

Naturalmente lo statale in questione dice certamente la verità. Ma evidentemente gli italiani bistrattati agli sportelli pubblici....se lo sono sognato!
Anche solo statisticamente è evidente che ci sono statali "per bene", anzi sicuramente sono la maggioranza!
Ma è altrettanto evidente che ci sono un bel po' di arroganti fannulloni...a partire dai Dirigenti. Perchè è lapalissiano che se le cose non funzionano bene in tanti sportelli (e non solo) pubblici la responsabilità maggiore è dei Dirigenti. Anche se è lapalissiano anche che se un Dirigente non ha alcun potere di "buttare fuori" un lavativo (che semmai è pure raccomandato o sindacalista e puo' far passare dei brutti momenti al Dirigente), non gli resta che far finta di niente...
Non si rinnovano contratti? Non si fanno concorsi? Etc? Questo si che è un argomento per protestare!


http://www.corriere.it/economia/12_lugl ... 9064.shtml


La lettera DI UN DIPENDENTE DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA
La replica dei dipendenti statali:
«Troppo accanimento, non lo meritiamo»
La lettera di un dipendente che lamenta: «non siamo un ramo secco da tagliare. Monti venga a vedere»


Caro direttore,
sono uno statale che ha sempre fatto il suo dovere in più di trent'anni di servizio, passati in parte allo sportello col pubblico. Mi creda, ho dato all'amministrazione pubblica più di quanto lo Stato non abbia dato a me. Ora leggo che potrei far parte nei prossimi mesi di quella schiera di ministeriali, collocati obbligatoriamente in pensione o in mobilità per due anni se non accettano il trasferimento in un'altra città. È davvero triste essere considerati dal governo e dall'opinione pubblica solo un «esubero». Un ramo secco da tagliare. Non credo che i dipendenti pubblici in Italia siano più numerosi rispetto alla media degli altri Paesi europei.

Venga il presidente Monti a constatare di persona in che condizioni lavorano gli impiegati statali. Sono anni che in Italia non vengono rimpiazzate le persone che vanno in pensione o che, purtroppo, passano a miglior vita. Non si fanno più concorsi. Non si fa più carriera all'interno degli uffici. Ci hanno tolto tutto. Persino la dignità di essere chiamati funzionari dello Stato. Siamo solo dei numeri, anzi delle sigle astratte: F1, F2, F3. Sembra di fare le battaglie navali. Da qualche anno non si rinnovano nemmeno i contratti, mentre gli stipendi sono stati decurtati dall'aumento delle addizionali. Siamo tutti più poveri. Quali altri sacrifici dobbiamo fare? Che cosa nasconde questo accanimento mediatico, questa voglia matta di colpire il lavoro pubblico? A me sembra soltanto una specie di rivincita, un fatto simbolico e propagandistico da sventolare come un vessillo in Europa.

Ecco, dopo le pensioni, dopo l'Imu, dopo l'articolo 18, abbiamo tagliato pure gli statali. Non è una bella cosa quando uno Stato si compiace di aver mandato via i propri «servitori», assunti con regolare concorso pubblico. Nemmeno gli imprenditori sono contenti di mandare via gli operai dalle loro aziende. Senza i lavoratori pubblici non ci sono nemmeno i servizi pubblici. Chi combatterà l'evasione, se mandiamo a casa gli statali? Chi starà nelle corsie a occuparsi dei malati? Chi si occuperà della tutela del patrimonio culturale? Eppure in Italia sta succedendo proprio questo. E fanno bene i sindacati a protestare. Prima la campagna sui fannulloni, ora la scure che si abbatte persino sul buono pasto, come se gli statali avessero meno diritto di mangiare rispetto a un impiegato delle Poste o di una banca. Si vuole rinfocolare la disputa tra lavoratori privati e pubblici. Non è così che si risana un Paese. Monti aveva promesso che l'Italia non farà la fine della Grecia. Con tutto il rispetto per i problemi della Grecia, penso che abbiamo già raschiato il fondo del barile.

Antonio Bernava
(Ministero dell'Economia-Roma)5 luglio 2012 | 11:15
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: Spending review

Messaggioda ranvit il 05/07/2012, 17:13

E comunque forse è meglio aspettare il testo definitivo...semmai decideranno di assumere altri 100.000 statali e aumentare lo stipendio di quelli in servizio del 50% :D :roll:
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: Spending review

Messaggioda flaviomob il 05/07/2012, 18:10

Possibile che non esista uno studio serio, documentato, indipendente sull'efficienza della PA nelle varie realtà locali? Perché non si parte da questi criteri?


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: Spending review

Messaggioda ranvit il 05/07/2012, 18:30

Terza bozza del giorno: :roll: :roll: :roll:

Spending review: slitta a luglio 2013 l'aumento di due punti dell'Iva. Torna la chiusura dei mini-ospedali

5 luglio 2012

L'aumento dell'Iva di due punti slitta a luglio 2013. È una delle novità contenute nella bozza del decreto sulla spending review. Intanto a palazzo Chigi è iniziato il Consiglio dei ministri per l'esame del decreto sulla spending review.

Squinzi: è un primo passo
«Attenzione perché la spending review per come é stata presentata dal Presidente Monti, questo é il primo passo, é il primo pezzo», ha commentato il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, oggi all'assemblea generale di Arezzo, rispondendo ai giornalisti che sottolineavano come rispetto alle prime aspettative in realtà ci siano stati meno tagli. «Sono stato - ha detto ancora Squinzi - alla presentazione del presidente Monti. E questa va nella direzione giusta. Era necessario finalmente fare qualche passo in questa direzione, poi bisognerà valutare sul medio-termine dove si riesce ad incidere. Dei tagli non se ne può fare a meno».

Slitta a luglio 2013 l'aumento dell'Iva
L'aumento dell'Iva di due punti sulle aliquote al 10 e al 21%, inizialmente previsto da ottobre 2013, scatterà dal primo luglio 2013 e fino al 31 dicembre 2013. Lo prevede la bozza del decreto legge sulla spending review che approderà oggi pomeriggio in Consiglio dei ministri. Dal 2014 anziché scattare l'aumento di 0,50 punti percentuali, l'Iva fa un passo indietro e scende dal 12 all'11% e dal 23 al 22 per cento. È stato eliminato, inoltre, l'ulteriore incremento di 0,5 punti percentuali previsto a partire dal 2014. Il testo precisa che non si darà luogo agli aumenti dal 2013 se entro il 30 giugno 2013 saranno state tagliate le agevolazioni fiscali con un risparmio di spesa per 6.600 milioni di euro.
documenti


Balduzzi: non esistono liste di ospedali da chiudere
«Non esistono liste di ospedali da chiudere, né nessuno le sta predisponendo», ha precisato, in una nota, il ministero della Salute in merito a notizie di stampa che riportano liste di ospedali da chiudere nell'ambito del decreto legge sulla spending review che sarà varato oggi dal Consiglio dei ministri.

Torna il taglio ai mini-ospedali
Se il ministro garantisce che non esistono liste di ospedali da chiudere, nell'ultima bozza, la terza della giornata, sulla spending review torna la chiusura degli ospedali sono i 120 posti letto. «Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano adottano tutte le misure necessarie a prevedere, entro il 31 ottobre 2012, si legge nel testo - la cessazione di ogni attività dei presidi ospedalieri a gestione diretta, anche se funzionalmente aggregati in presìdi ospedalieri multisede, con un numero di posti letto inferiore a 120 unità e la conseguente immediata chiusura». Sempre in tema di ospedali si conferma la «riduzione dello standard dei posti letto ospedalieri accreditati ed effettivamente a carico del servizio sanitario regionale, ad un livello non superiore a 3,7 posti letto per mille abitanti, comprensivi di 0,7 posti letto per mille abitanti per la riabilitazione e la lungodegenza post-acuzie, adeguando coerentemente le dotazioni organiche dei presidi ospedalieri pubblici».
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: Spending review

Messaggioda Robyn il 06/07/2012, 10:19

I tagli di spesa selettivi permettono un risparmio nel tempo che và fino a 22 mld di euro.Cosa ci facciamo?Se ci riduciamo le tasse e poi più facile fare la lotta all'evasione.E il reddito minimo garantito come lo finanziamo?Il reddito minimo lo dobbiamo finanziare con una parte di quello che si recupera dall'evasione,ma il recupero deve figurare come tassa sulla fiscalità generale perchè è giusto che tutti i cittadini paghino il loro contributo all'assistenza che non và confuso con l'assistenzialismo.Inoltre con il recupero dell'evasione bisogna detassare l'Irpef ,il premio di produzione e una parte dell'assistenza và fatta defluire sul reddito per realizzare il reddito minimo nel ccnl che è una cosa diversa dal reddito minimo garantito vitale perchè rappresenta il minimo contrattuale che deve essere più alto del reddito minimo vitale garantito per incentivare la ricerca di lavoro.La patrimoniale invece è una cosa ancora diversa è altro non è che la tassazione sulle grandi ricchezze finanziarie ciao robyn
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 11337
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

Re: Spending review

Messaggioda flaviomob il 06/07/2012, 10:50

http://www.redditogarantito.it/#!/home

Una serie di associazioni, movimenti, realtà sociali, comitati sta lanciando una campagna per la proposta di una legge di iniziativa popolare sul reddito minimo garantito in Italia che avrà come termine dicembre 2012.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: Spending review

Messaggioda Robyn il 06/07/2012, 11:01

Il reddito minimo in Europa non è dato interamente come assegno o accreditamento presso il proprio c/c,ma una parte viene data liquida ed un'altra parte per pagare l'affitto oppure come detrazione per il telefono e internet che sostanzialmente servono per cercare lavoro.Il reddito minimo fà uscire i giovani dalle loro famiglie a 18 anni,che poi ne faranno un'altra.Quindi per poter essere erogato i giovani devono uscire di casa ciao robyn
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 11337
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

PrecedenteProssimo

Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 30 ospiti