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Spending review

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Spending review

Messaggioda ranvit il 04/07/2012, 8:20

Le risorse dovute dallo Stato alle Regioni a statuto ordinario sono ridotte di 700 milioni per il 2012 e di 1.000 milioni a decorrere dal 2013.


Ma per le Regioni autonome...si fa per dire: se capisco bene sono autonome solo nel trattenersi le tasse dei cittadini...non si puo' fare niente??? Naturalmente intendo dire che sarebbe ora di riportarle alla condizione di Regioni ordinarie!!!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Spending review

Messaggioda lucameni il 04/07/2012, 8:54

Ma dico io: ci voleva un esecutivo di "tecnici" per imbastire tagli così?
Pare di si.
Peraltro molti dei ministri provengono da esperienze professionali ben definite ed è ovvio che non infieriranno mai nel loro ex campo (per molti presto non più "ex").
Io ho la visuale della P.A. e rimango a dir poco "perplesso". Ci sono amministrazioni che hanno organici in esubero, con poche professionalità, frutto di assunzioni clientelari soprattutto degli anni '80 (ma oramai molte sono persone che tengono famiglia, 50enni e ben lontani dalla pensione). Ci sono poi amministrazioni che mancano di tutto: personale adeguato, finanziamenti, obiettivi, strategie. A fronte di fuori ruolo che non potranno mai essere impiegati con efficacia nei posti organicamente scoperti ( sono tantissimi, a cominciare dai ministeri).
Gli anni '70 e '80? Spesso assunzioni fatte senza concorso, per chiamata, tipica delle fasce più basse. E difatti nella P.A. italiana mancano spesso professionalità di terza fascia, ovvero funzionari, e dirigenti preparati che non abbiano fatto una carriera interna furbesca antecedente alle riforme anni '90. E qui che fanno? Invece di puntare ad un rinnovamento generazionale, a riformare i criteri selettivi (ad oggi spesso taroccati), bloccano concorsi, carriere, lasciando la P.A. in balia di personale sempre meno preparato e sempre più demotivato. Il tutto incentivato da una legislazione che non cessa di diventare sempre più complessa e contraddittoria.
Per non parlare della bufala Consip, che quanto a risparmi fa acqua da tutte le parti.
Insomma, almeno dal lato P.A., di "Salvaitalia" c'è poco poco.
Visione di prospettiva zero.
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Re: Spending review

Messaggioda Iafran il 04/07/2012, 11:36

franz ha scritto:-Fondi alle scuole non statali. Per le scuole non statali arrivano fondi per 200 milioni.

Fra tanti tagli, finalmente, un finanziamento ... ad una voce importante della società: alla scuola. Un'attenzione doverosa per il nostro futuro.
Quindi, tutti ritornano a sentire il suono della campanella mattutina e i giovani a rientrare nella fucina-cardine per la loro istruzione.
Era sacrosanto! Bisogna, infatti, pensare con largo anticipo a organizzare sempre meglio le strutture educativo-istruttive (nonché al loro personale) per renderle appetibili agli adolescenti e per concorrere a ridurre l'abbandono scolastico.
Penso, però, che le cifre stanziate siano sempre poche se si ha rispetto dell'immane compito a cui saranno chiamati i privati che vorranno sostituirsi pienamente ad uno Stato ("leggero", visto che si scrolla di un grosso "peso", finora ritenuto "istituzionale" ... a torto, probabilmente), che, forse, non si ritiene di essere tanto al passo dei tempi.
Se tutti dovessero capire che la scuola pubblica è scarsamente "efficace" in un ruolo così delicato è giustissimo che ci si attrezzi per fornire alle alte capacità imprenditoriali dei privati, religiosi e laici, i mezzi economici per dotarsi di aule scolastiche, di luoghi amministrativi, laboratori, palestre, biblioteche, spazi ricreativi e di personale per soddisfare le giovani generazioni, meglio di quanto lo siano stati i rispettivi genitori.
Però, se gli edifici pubblici si svuotano e diventano inutilizzati ... li si potrebbero concedere (o dare del tutto, previo messa in sicurezza da parte degli Enti Locali) direttamente a questi privati (encomiabili ed indefessi) che si accollano tutte le incombenze dello Stato, il quale, non dimentichiamolo, incentiva la crescita "dell'imprenditoria", a rischio zero (naturalmente), del settore.
Peccato, però, che lo Stato italiano per diventare tanto "leggero" ... risulta, poi, pesantissimo per le spalle dei cittadini.
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Re: Spending review

Messaggioda franz il 04/07/2012, 12:30

Iafran ha scritto:
franz ha scritto:-Fondi alle scuole non statali. Per le scuole non statali arrivano fondi per 200 milioni.

Fra tanti tagli, finalmente, un finanziamento ... ad una voce importante della società: alla scuola. Un'attenzione doverosa per il nostro futuro.

Erano 500 milioni nel 2005.
Non so come è stato l'andamento negli altri anni.
Se era superiore ai 200, si tratta comunque di un taglio.
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Re: Spending review

Messaggioda Iafran il 04/07/2012, 13:31

franz ha scritto:
Iafran ha scritto:
franz ha scritto:-Fondi alle scuole non statali. Per le scuole non statali arrivano fondi per 200 milioni.

Fra tanti tagli, finalmente, un finanziamento ... ad una voce importante della società: alla scuola. Un'attenzione doverosa per il nostro futuro.

Erano 500 milioni nel 2005.
Non so come è stato l'andamento negli altri anni.
Se era superiore ai 200, si tratta comunque di un taglio.

Penso, comunque, che questo sia l'unico campo che potrebbe suscitare gli interessi (non si possono chiamare "investimenti", visto che sono a costo zero) degli stranieri in Italia.
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Re: Spending review

Messaggioda Iafran il 04/07/2012, 13:49

Eccone un'altra che "meno male che in cielo (e in terra) qualcuno ti ama", oppure: "Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole".

. . . . .
La spending review di Renata Polverini: ogni eletto, otto consulenti

I CONTI IN TASCA ALLA GOVERNATRICE. Viaggio surreale nell'Ente Regione che non paga i fornitori ma che dall'inizio della legislatura ha collezionato oltre 500 tra collaboratori, assistenti, portaborse ed esperti “in stress del lavoro”. Chi sono, cosa fanno, quanto guadagnano, le amicizie politiche. Al grido di “Avanti c'è posto” chi è senza lavoro per cause politiche trova rifugio – e stipendio – negli uffici pubblici, anche se è parente o “vicino” ai consiglieri di opposizione. Il caso di Salvatore Ronghi e della compagna: il ricongiungimento familiare costa ai cittadini del Lazio 122 mila euro l'anno che si sommano allo stipendio da 189 mila del super dirigente.

http://affaritaliani.libero.it/roma/la- ... 72012.html
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Re: Spending review

Messaggioda lucameni il 04/07/2012, 14:15

Questo è un esempio di come i cosiddetti tagli lineari, di fatto senza distinguo perchè prescindono oltretutto dalle singole situazioni organizzative delle tante P.A. italiane, facciano il solletico a casi scandalosi come quello sopra (che al livello di dirigenti di prima fascia naturalmente ammanicati con la politica abbondano) ed invece possano letteralmente condannare ad una perpetua inefficienza le altre P.A.
Non ho capito se qui prevalgano le soluzioni teoriche che prescindono dall'effettiva conoscenza della realtà amministrativa italiana, che è tutto un mettere pezze ed è affidata, in carenza di cultura organizzativa, al buon cuore di pochi volenterosi; oppure vi siano anche intenti propagandistici. E magari il conflitto d'interessi di chi preferisce far pagare certi settori della società piuttosto che quelli più vicini professionalmente a chi prende queste decisioni (si veda il caso recente delle cosiddette pensioni d'oro). Molto difficile capire dove inizi una motivazione e dove l'altra.
Una realtà però è chiara: chi negli anni passati ha avuto il pelo sullo stomaco di farsi raccomandare e si è insediato, non sempre per merito, in un posto di alto livello nella P.A. difficilmente anche in sede di S.P. potrà essere messo in discussione. Chi invece aspirava a fare carriera per merito se l'è presa in quel posto, come da consueta prassi italica.
Ovviamente se doveva essere qualcosa di "strutturale" allora c'era da aspettarsi una netta inversione di marcia e finalmente imboccare la via di una P.A. realmente basata sul merito e criteri di efficienza (e buon senso). In questi mesi invece abbiamo visto solo una legislazione ipertrofica, contraddittoria, incasinata. E ora tagli "lineari".
Prima o poi capirò dove stia lo strutturale. Per ora temo solo nel mondo della propaganda politica in versione "tecnici".
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Re: Spending review

Messaggioda Iafran il 04/07/2012, 15:58

lucameni ha scritto:Ovviamente se doveva essere qualcosa di "strutturale" allora c'era da aspettarsi una netta inversione di marcia e finalmente imboccare la via di una P.A. realmente basata sul merito e criteri di efficienza (e buon senso). In questi mesi invece abbiamo visto solo una legislazione ipertrofica, contraddittoria, incasinata. E ora tagli "lineari".

Con questa "classe politica" corrotta anche le botteghe dei piccoli artigiani dovranno dare una certa accoglienza alle attenzioni e alle volontà dei "lor signori".
La P.A., poi, è il campo che meglio si presta a sistemare i loro supporters e portaborse. Le nomine al CNR, all'INGV, alla P.C., alla RAI ... al Parlamento (e a chissà quanti Enti) dovrebbero dire ... quel che già si sa: il merito professionale in Italia è solo secondario.
Qui si può rubare tutto il possibile e bisogna farlo posizionandosi nella "stanza dei bottoni" ... in qualsiasi modo: "il fine giustifica i mezzi", per la maggior parte dei cittadini.
Poi ci lamentiamo che all'estero ridono di noi e, al momento opportuno, non ci fanno credito! Come possono farlo se ognuno pensa di stare bene solo nel proprio piccolo e di lucrare dalla propria posizione sociale, a danno dei subalterni?
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Re: Spending review

Messaggioda lucameni il 04/07/2012, 16:17

I tagli ci stavano benissimo. In diversi settori sono del tutto necessari. Ma per essere razionali non dovevano essere disgiunti da un'autentica mobilità, da una riorganizzazione e comunque essere compensati almeno in parte da nuove assunzioni di personale qualificato (molto meglio selezionato di quanto si sia fatto fino ad ora). Altrimenti si taglia con lo stesso criterio sia dove già esistono problemi per assicurare l'ordinario, sia dove sono stati collocati amici degli amici e dove c'è un'oggettivo esubero di personale.
Davvero non mi capacito di una superficialità che poteva essere messa in atto da qualsiasi mediocrissimo burocrate.
Operazione facile facile per raccattare denaro a carico del ex ceto medio ed evitare di toccare altri settori ingrassati già da mo'.
Capisco che si cerchi un risultato tale da rassicurare mercati e sponsor stranieri in tempi brevi (ormai siamo messi così e prendiamo atto di una democrazia sotto tutela), ma è evidente che ci sono ragioni non del tutto confessabili se non si vogliono raggiungere gli stessi risultati con una dose di maggiore razionalità ed equità.
Prendiamo quello che offre il convento, ma anche in un sistema di dieta si potevano e si dovevano pretendere delle ricette più decenti e meno destabilizzanti per le amministrazioni e i cittadini.
Tant'è temo che ormai ci sia poco da fare.
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Re: Spending review

Messaggioda ranvit il 04/07/2012, 16:24

Indubbiamente il tempo stringe e "quando è guerra è guerra" ma, mi sbaglio o il decreto non è stato ancora ufficializzato...?
E soprattutto credo bisognerà vedere la concreta attuazione...

D'altronde se ci mettiamo a discutere con i Partiti ed i Sindacati....se ne parlerebbe fra 50 anni! Forse....
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