franz ha scritto:-Fondi alle scuole non statali. Per le scuole non statali arrivano fondi per 200 milioni.
Fra tanti tagli, finalmente, un finanziamento ... ad una voce importante della società: alla scuola. Un'attenzione doverosa per il nostro futuro.
Quindi, tutti ritornano a sentire il suono della campanella mattutina e i giovani a rientrare nella fucina-cardine per la loro istruzione.
Era sacrosanto! Bisogna, infatti, pensare con largo anticipo a organizzare sempre meglio le strutture educativo-istruttive (nonché al loro personale) per renderle appetibili agli adolescenti e per concorrere a ridurre l'abbandono scolastico.
Penso, però, che le cifre stanziate siano sempre poche se si ha rispetto dell'immane compito a cui saranno chiamati i privati che vorranno sostituirsi pienamente ad uno Stato (
"leggero", visto che si scrolla di un grosso "peso", finora ritenuto "istituzionale" ... a torto, probabilmente), che, forse, non si ritiene di essere tanto al passo dei tempi.
Se tutti dovessero capire che la scuola pubblica è scarsamente "efficace" in un ruolo così delicato è giustissimo che ci si attrezzi per fornire alle alte capacità imprenditoriali dei privati, religiosi e laici, i mezzi economici per dotarsi di aule scolastiche, di luoghi amministrativi, laboratori, palestre, biblioteche, spazi ricreativi e di personale per soddisfare le giovani generazioni, meglio di quanto lo siano stati i rispettivi genitori.
Però, se gli edifici pubblici si svuotano e diventano inutilizzati ... li si potrebbero concedere (o dare del tutto, previo messa in sicurezza da parte degli Enti Locali) direttamente a questi privati (encomiabili ed indefessi) che si accollano tutte le incombenze dello Stato, il quale, non dimentichiamolo, incentiva la crescita
"dell'imprenditoria", a rischio zero (naturalmente), del settore.
Peccato, però, che lo Stato italiano per diventare tanto "leggero" ... risulta, poi,
pesantissimo per le spalle dei cittadini.