Vediamo cosa risponde la "capocciona"!!!
http://www.repubblica.it/economia/2012/ ... ef=HREC1-2IL VERTICE
G20, il piano Monti: "Acquistiamo con l'Efsf i bond dei paesi con spread troppo altro"
Si chiude il vertice di Los Cabos. Il premier nega l'esistenza di un piano di salvataggio per l'Italia. Impegno dei Grandi per la crescita, "senza pregiudicare il rigore". Venerdì mini-vertice a quattro a Roma in vista del Consiglio europeo dai nostri inviati FRANCESCO BEI e ELENA POLIDORI
LOS CABOS - Mario Monti pone sul tavolo del G20 una proposta destinata, nelle intenzioni, a spuntare le armi alla speculazione. L'ipotesi su cui "stiamo riflettendo" punta a far acquistare dal fondo salva-stati, il cosiddetto Efsf, i titoli pubblici dei paesi deboli di Eurolandia, strangolati da uno spread troppo alto, "abnorme", come lo definisce il presidente del Consiglio. "Nessun bailout, nessun salvataggio: questo tema non si pone proprio", tiene a precisare il premier, smentendo così le ipotesi circolate sulla stampa inglese.
Durante la conferenza stampa finale del vertice, quando in Italia è già notte fonda, spiega: "Si tratta di stabilizzare la zona euro facendo sì che i paesi in regola con le norme di finanza pubblica, come l'Italia, possano veder riconosciuta questa virtù in termini di spread meno abnormi". Una proposta che il ministro Moavero, in questi giorni, ha già fatto circolare in via riservata tra le capitali europee.
Alla domanda su quale sia stata la reazione del Cancelliere tedesco, Angela Merkel, risponde in termini evasivi: "Continueremo a riflettere su questo a quattro, venerdì prossimo, a Roma". Quel giorno, infatti, arriveranno a palazzo Chigi il presidente francese Francois Hollande, lo spagnolo Mariano Rajoy oltre naturalmente alla stessa Merkel. Il summit serve a preparare una "road map" anti-crisi, da presentare al Consiglio europeo di fine giugno.
Monti appare soddisfatto dei risultati del G20 di Los Cabos e, in particolare, dell'impegno dei Grandi per la crescita, visto "come molto collegato alle politiche di investimento, un punto che ci interessa da vicino". Nel comunicato finale, infatti, i capi di stato e di governo la definiscono "una grande priorità" per combattere la disoccupazione, specie quella giovanile e favorire l'ingresso delle donne nel mercato del lavoro. Questa crescita - tiene a precisare il premier - deve avvenire "senza pregiudicare gli equilibri di bilancio". Un richiamo quest'ultimo particolarmente voluto dalla Germania. Nella visione di Monti, comunque, "vale per l'Europa ma pure per gli Usa, il Giappone e altre parti del mondo".
Questa crescita potrà essere favorita anche "dall'avvio politico del negoziato su un accordo di libero scambio tra Usa e Ue". Un passaggio, quest'ultimo, su cui le diplomazie economiche lavorano da anni, specie quelle italiane. C'è anche l'intesa a congelare le misure protezionistiche fino al 2014.
Nella conferenza stampa finale, Monti riconosce che i problemi della zona euro sono stati centrali nella due giorni di dibattito. Una discussione "durante la quale anche gli europei hanno potuto esprimere il loro pensiero... qualche volta con forza". Di nuovo l'Italia "nelle conversazioni informali e anche al tavolo ufficiale è stata menzionata varie volte, ma in segno di apprezzamento per le politiche in corso. Qualcuno ha voluto ricordare la situazione in cui versava il paese nel precedente summit del g20, quello di Cannes". A quei tempi,, era il novembre 2011, c'era ancora Berlusconi a palazzo Chigi e il paese era stato sottoposto alla doppia sorveglianza del Fmi e della Ue.
Proprio il Fondo monetario è uno dei protagonisti di questa riunione. Il G20, con l'aiuto dei paesi Brics, ha deciso la sua ricapitalizzazione con risorse per 456 miliardi di dollari 1. Serviranno a creare un "firewall" anti-crisi. Monti ricorda infine che "la zona euro lavora ad una architettura finanziaria più integrata che includa la supervisione bancaria, la ricapitalizzazione e la garanzia sui depositi".
Tra i tanti bilaterali che si sono susseguiti in questo G20 impegnando in prima persona l'Italia, c'è quello tra Monti e il primo ministro indiano Manmohan Singh. Tema: il rientro in Italia dei due fucilieri di Marina trattenuti nel paese. "Con Singh ho fatto il punto sulla vicenda. Ho ricordato che il nostro obiettivo è il rientro in Italia dei due marò".
(20 giugno 2012)
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.