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G20, piano per crescita e lavoro

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: G20, piano per crescita e lavoro

Messaggioda franz il 20/06/2012, 8:08

Col senno di poi far entrare la Grecia nell'Euro è stato un errore.
Certo, Krugman sembra dimenticare che per entrare nell'euro la Grecia avveva addirittura truccato i conti pubblici.
E sembra dimenticare che la struttura dell'euro, criticatissima, erd ed è tale dall'inizio, conosciuta a tutti.
Il grande flusso di denaro di cui si parla, legato in parte anche alle Olimpiadi (mi pare 14 miliardi di spesa ed uno solo di ricavi) era anche dovuto alla bilancia commerciale. I greci importavano il doppio di quello che riuscivano ad importare e ogni sbilanciamento deve essere compensato con l'arrivo di capitali (se esporti troppo poco) o con l'uscita di capitali (se esporti troppo). In buona sostanza i greci sono statii nnondati da capitali a basso costo ma (qui krugman ha ragione) li hanno sperperati e non li hanno trasformati in strutture ed investimenti produttivi.
Come si fa a dire che tutto questo è colpa dell'Euro?
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Re: G20, piano per crescita e lavoro

Messaggioda ranvit il 20/06/2012, 12:15

franz ha scritto:Scusa ma "accettare eurobond" significa accettare che chi ha i soldi sicuri li finanzi.
Cosa che solo i paesi a tripla A possono fare.
Se lo potessero fare i PIIGSlo avrebbero già fatto. ;)
Parere per parere, non vedo milioni di italiani o tedeschi o americani emigrare in argentina.
In compenso molti investitori (anche pensionati italiani) hanno perso i loro investimenti quando l'argentina ha fatto dafault ma chi se ne frega :lol:
Se vogliamo seguire anche noi questa strada (default e ritorno alla Lira) basta dirlo apertamente altrimenti è inutile ammiccare a soluzioni di tipo argentino.



Ti sbagli...accettare di emettere eurobond significa sostituirsi ai Bund, Btr, Bonos etc. Chi li compra sa che sono garantiti da tutti i Paesi EU invece che dal singolo Paese....questo non significa che li debbano finanziare "chi ha i soldi sicuri". Faccio a tal proposito anche notare che l'Italia, nonostante tutto, sta finanziando il fondo per il salvatagggio di Grecia, Spagna etc. ;) ;)

Perchè diavolo dovrebbero emigrare tedeschi ed americani in Argentina? :roll:

Io non sto dicendo che voglio fare default! Sto dicendo che sarebbe ora che la Germania si rendesse conto che sta sbagliando: le cure da cavallo ammazzano il malato, non lo guariscono!
Un casino del genere non era mai successo e non succede in nessuna altra parte del mondo! Questo tipo di crisi si risolve con il rigore ma abbinandolo ad una massiccia dose di buonsenso....cosa che manca agli attuali governanti tedeschi (non la pensano come la Merkel parecchi altri politici tedeschi).
Ma se proprio dovesse insistere sarei dell'idea di sganciare la Germania dall'Euro...che ritorni al Marco e la smetta di sfasciare l'Europa!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: G20, piano per crescita e lavoro

Messaggioda ranvit il 20/06/2012, 12:30

Vediamo cosa risponde la "capocciona"!!!


http://www.repubblica.it/economia/2012/ ... ef=HREC1-2


IL VERTICE
G20, il piano Monti: "Acquistiamo con l'Efsf i bond dei paesi con spread troppo altro"
Si chiude il vertice di Los Cabos. Il premier nega l'esistenza di un piano di salvataggio per l'Italia. Impegno dei Grandi per la crescita, "senza pregiudicare il rigore". Venerdì mini-vertice a quattro a Roma in vista del Consiglio europeo dai nostri inviati FRANCESCO BEI e ELENA POLIDORI



LOS CABOS - Mario Monti pone sul tavolo del G20 una proposta destinata, nelle intenzioni, a spuntare le armi alla speculazione. L'ipotesi su cui "stiamo riflettendo" punta a far acquistare dal fondo salva-stati, il cosiddetto Efsf, i titoli pubblici dei paesi deboli di Eurolandia, strangolati da uno spread troppo alto, "abnorme", come lo definisce il presidente del Consiglio. "Nessun bailout, nessun salvataggio: questo tema non si pone proprio", tiene a precisare il premier, smentendo così le ipotesi circolate sulla stampa inglese.

Durante la conferenza stampa finale del vertice, quando in Italia è già notte fonda, spiega: "Si tratta di stabilizzare la zona euro facendo sì che i paesi in regola con le norme di finanza pubblica, come l'Italia, possano veder riconosciuta questa virtù in termini di spread meno abnormi". Una proposta che il ministro Moavero, in questi giorni, ha già fatto circolare in via riservata tra le capitali europee.

Alla domanda su quale sia stata la reazione del Cancelliere tedesco, Angela Merkel, risponde in termini evasivi: "Continueremo a riflettere su questo a quattro, venerdì prossimo, a Roma". Quel giorno, infatti, arriveranno a palazzo Chigi il presidente francese Francois Hollande, lo spagnolo Mariano Rajoy oltre naturalmente alla stessa Merkel. Il summit serve a preparare una "road map" anti-crisi, da presentare al Consiglio europeo di fine giugno.

Monti appare soddisfatto dei risultati del G20 di Los Cabos e, in particolare, dell'impegno dei Grandi per la crescita, visto "come molto collegato alle politiche di investimento, un punto che ci interessa da vicino". Nel comunicato finale, infatti, i capi di stato e di governo la definiscono "una grande priorità" per combattere la disoccupazione, specie quella giovanile e favorire l'ingresso delle donne nel mercato del lavoro. Questa crescita - tiene a precisare il premier - deve avvenire "senza pregiudicare gli equilibri di bilancio". Un richiamo quest'ultimo particolarmente voluto dalla Germania. Nella visione di Monti, comunque, "vale per l'Europa ma pure per gli Usa, il Giappone e altre parti del mondo".

Questa crescita potrà essere favorita anche "dall'avvio politico del negoziato su un accordo di libero scambio tra Usa e Ue". Un passaggio, quest'ultimo, su cui le diplomazie economiche lavorano da anni, specie quelle italiane. C'è anche l'intesa a congelare le misure protezionistiche fino al 2014.

Nella conferenza stampa finale, Monti riconosce che i problemi della zona euro sono stati centrali nella due giorni di dibattito. Una discussione "durante la quale anche gli europei hanno potuto esprimere il loro pensiero... qualche volta con forza". Di nuovo l'Italia "nelle conversazioni informali e anche al tavolo ufficiale è stata menzionata varie volte, ma in segno di apprezzamento per le politiche in corso. Qualcuno ha voluto ricordare la situazione in cui versava il paese nel precedente summit del g20, quello di Cannes". A quei tempi,, era il novembre 2011, c'era ancora Berlusconi a palazzo Chigi e il paese era stato sottoposto alla doppia sorveglianza del Fmi e della Ue.

Proprio il Fondo monetario è uno dei protagonisti di questa riunione. Il G20, con l'aiuto dei paesi Brics, ha deciso la sua ricapitalizzazione con risorse per 456 miliardi di dollari 1. Serviranno a creare un "firewall" anti-crisi. Monti ricorda infine che "la zona euro lavora ad una architettura finanziaria più integrata che includa la supervisione bancaria, la ricapitalizzazione e la garanzia sui depositi".

Tra i tanti bilaterali che si sono susseguiti in questo G20 impegnando in prima persona l'Italia, c'è quello tra Monti e il primo ministro indiano Manmohan Singh. Tema: il rientro in Italia dei due fucilieri di Marina trattenuti nel paese. "Con Singh ho fatto il punto sulla vicenda. Ho ricordato che il nostro obiettivo è il rientro in Italia dei due marò".

(20 giugno 2012)
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Re: G20, piano per crescita e lavoro

Messaggioda franz il 20/06/2012, 16:50

ranvit ha scritto:Ti sbagli...accettare di emettere eurobond significa sostituirsi ai Bund, Btr, Bonos etc. Chi li compra sa che sono garantiti da tutti i Paesi EU invece che dal singolo Paese....questo non significa che li debbano finanziare "chi ha i soldi sicuri".
[...]
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Il problema non è "emettere eurobond" al posto di altri bond ma il tasso di interesse legato agli eurobond.
Naturalmente chi ha interessi alti ci guadagna e chi ha interessi bassi (i paesi a tripla A) ci perde.
Chi ha bond ad interessi ailti avrà uno sconto sugli interessi, chi ha interessi bassi pagherà di piu'.
Pagare di piu' significa tirare fuori piu' soldi. I dindini. I piccioli. Significa che sei tu a sbagliarti. :-)

Sulle cure da cavallo, ma se si tu a mettere sul piedistallo il caso argentino e islandese!?!??!
Cosa credi che sia stata una passeggiata per l'argentina? Sono stati anni atroci, di disoccupazione e fame ma ora sei tu a venirmi a dire che stanno meglio e che il rigore non serve ed ammazza il cavallo.
Credo che tra il rigore dopo un default (come grecia e argentina) e quello "teutonico" che stiamo vivendo in Italia con Monti sia ancora meglio la nostra situazione. Non ho visto licenziare centinaia di migliaia di impiegati statali o milioni di lavoratori ma chi vuole provare l'ebrezza puo' proporlo.
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Re: G20, piano per crescita e lavoro

Messaggioda ranvit il 20/06/2012, 18:24

Ma chi li acquista, e quindi paga gli interessi, i Bond? Gli Stati o chi li compra??? :roll: :D
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Re: G20, piano per crescita e lavoro

Messaggioda franz il 20/06/2012, 20:44

ranvit ha scritto:Ma chi li acquista, e quindi paga gli interessi, i Bond? Gli Stati o chi li compra??? :roll: :D

Chi emette i Bond sono gli stati (con interessi variabili stato per stato) oppure la UE per gli eurobond (con un interesse unico medio nel caso di eurobond).
Chi compra sono i privati o le banche. Ricevono in cambio interessi, commisurati al rischio.
Chi paga di tasca sua gli interessi sono gli stati. Con le loro tasse.
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Ue fredda su proposta italiana: Scudo-antispread? Un'aspirin

Messaggioda franz il 21/06/2012, 8:15

LA CRISI DEL DEBITO IN EUROPA
La Ue fredda sulla proposta italiana:
«Scudo-antispread? Un'aspirina»

Il portavoce del Commissario Rehn sull'idea di utilizzare il fondo salvastati per stabilizzare i differenziali: «Non elimina le cause»

Uno scudo anti-spread è una sorta di «aspirina» che attenua il dolore ma non risolve la causa. «È un paracetamolo finanziario che attenua il malessere, ma non risolve le cause strutturali»: così il portavoce di Olli Rehn, il Commissario Ue agli Affari Monetari, sulla proposta italiana di usare il fondo salva stati Ue per evitare oscillazioni eccessive sugli spread, il differenziale di rendimento dei titoli di Stato a dieci anni dei diversi paesi rispetto al titolo-guida, il tedesco Bund.

«NON C'E' UN PIANO» - «No, non posso confermare», aveva detto in precedenza il portavoce di Rehn ha rispondendo ad una domanda sull'ipotesi di un accordo al G20 per un uso del fondo salva stati Esfs in chiave anti-spread. «A mia conoscenza non c'è stato nessun negoziato su questo», ha detto Amadeu Altafaj. «Non c'è un piano, un quadro formale, solo idee e riflessioni».

Redazione Online 20 giugno 2012 | 12:52 http://www.corriere.it


Nota:
Il malato è grave ed i "pannicelli caldi" non servono a nessuno, se non a far sentire piu' tranquillo il popolo/paziente.
Tuttavia il governo Monti è intervenuto sulle "cause strutturali", anche se per ora in modo forse troppo debole.
A parte il settore previdenziale, dove ha fatto finalmente cio' che andava fatto già nel 1995 (ma anche molto tempo prima) provocando i disagi che sappiamo ma tamponando l'emorragia, per il resto le misure sono blande ed insufficenti perché frutto di compromessi con gli schieramenti politici (l Parlamento è quello che é) ed i sindacati. Forse Rehn ha ragione perché è inutile curare la febbre, abbassandola, se non si aggrediscono le cause che la generano. Tuttavia la febbre troppo alta debilita il paziente e rende piu' complesso somministrare altre medicine, ben piu' drastiche.
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Re: G20, piano per crescita e lavoro

Messaggioda ranvit il 21/06/2012, 9:13

Ma chi li acquista, e quindi paga gli interessi, i Bond? Gli Stati o chi li compra??? :roll: :D

Madonna Santa che cazzata che ho scritto!! :oops:


Resta il fatto, comunque, che una cazzata ancora piu' grande è stata quella perpetrata dalle classi dirigenti europee nell'aver messo in piedi un'assurdità come l'Euro, con l'unificazione di una Banca centrale ma senza l'unificazione politica e quindi tendenzialmente strutturale (istituzionalmente e normativamente) dei Paesi membri.
La situazione è tale per cui gli Stati "deboli" non possono emettere moneta nè svalutare per esssere piu' competitivi mentre i Paesi forti godono del vantaggio di poter esportare sempre piu' ...."sempre piu' " significa fallimento certo dei Paesi deboli; perchè per rimettersi alla pari dovrebbero ristrutturarsi istituzionalmente, economicamente e culturalmente cosi' come non hanno fatto per qualche secolo in precedenza :evil: .
Gioco ultrafacile della speculazione!
Allora o i Paesi forti accettano di compensare il loro vantaggio con maggiori costi dei Bond (e qui ci sarebbe da dire che nel giro di poco tempo i tassi si abbasserebbero) o con altri meccanismi similari, in nome di un bene superiore = la costruzione degli Stati Uniti d'Europa (unica entità in grado di competere con le potenze economiche emergenti) oppure si lascia perdere e si ritorna alle monete mazionali rinviando sine die la creazione dell'Europa Unita.

Sto invocando il default?
Per niente!!! Quello è assicurato dall'attuale modo di procedere!!!

Cio' detto....figuriamoci se io non sono d'accordo sulla necessità di una profonda ristruturazione istituzionale, economica e politica dei Paesi come l'Italia ed i Pigs! Ma per farlo, trattandosi di problematiche culturali il cui retaggio è lento a morire, occorre buon senso e pazienza non integralismo tecnicistico!
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Re: G20, piano per crescita e lavoro

Messaggioda franz il 21/06/2012, 11:57

ranvit ha scritto:La situazione è tale per cui gli Stati "deboli" non possono emettere moneta nè svalutare per esssere piu' competitivi mentre i Paesi forti godono del vantaggio di poter esportare sempre piu' ...."sempre piu' " significa fallimento certo dei Paesi deboli; perchè per rimettersi alla pari dovrebbero ristrutturarsi istituzionalmente, economicamente e culturalmente cosi' come non hanno fatto per qualche secolo in precedenza :evil: .
Gioco ultrafacile della speculazione!

La situazione mi sembra ottimamente dipinta e ricordo che appunto quando entrammo nell'euro si disse (e lo scrissi piu' volte su gargonza@ ed altre liste e forum) che finito il giochino della svalutazione occorreva finalmente fare quelle riforme strutturali che ponessero fine alla nostra condizione di demolezza. Purtroppo la classe poliitca ha trovato il modo di galleggiare evitando le riforme ed i nodi ora sono arrivati al pettine. Non sono tuttavia d'accordo con la tua analisi sui paesi forte e deboli nell'area euro come malattia dovuta all'euro. Perche se ci pensiamo la stessa cosa poteva valere nell'Italia della Lira per le regioni forti e quelle deboli. Le forti divenavano sempre piu' forti e le deboli sempre piu' deboli per colpa della Lira unica? Ricordate la proposta leghista di Pagliarini di avere una moneta solo per il sud, da svalutare, per farlo crescere? Fu spernacchiata. Avevamo ragione a spernacchiare?
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Re: G20, piano per crescita e lavoro

Messaggioda ranvit il 21/06/2012, 12:25

Il problema è sempre lo stesso: le riforme strutturali non si fanno mentre c'è recessione. L'unica possibilità è che si facciano nei periodi di crescita....se le classi dirigenti sono all'altezza...
Nell'altro caso, anche se le classi dirigenti sono all'altezza, non ci si riesce perchè o la cura da cavallo... ammazza il malato o la classe dirigente viene spazzata via (elettoralmente o cruentemente).
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