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Palermo: Orlando e Ferrandelli al ballottaggio (?)

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Re: Palermo: Orlando e Ferrandelli al ballottaggio (?)

Messaggioda franz il 25/05/2012, 15:32

Iafran ha scritto:Amarezza, sofferenza, stragi, persecuzione, umiliazione ... tutto, matthelm, tranne che acidità.

Mi pare che le stragi, che sono l'unico elemento oggettivo (vedi milano, brescia e bologna) siano ben distribuite.
Invece le altre cose sono soggettive e frutto di una passività che è la vera colpa.
Che fa pensare a molti che forse cosi' conviene.
Magari invece alzare la testa e smetterla di fare le vittime ed a giocare a "calimero, il pulcino nero" no, eh? ;)
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Re: Palermo: Orlando e Ferrandelli al ballottaggio (?)

Messaggioda franz il 25/05/2012, 15:44

flaviomob ha scritto:Non credo che Palermo sia un mondo a parte e Parma sia la normalità, o la Milano di Pisapia (corrotta e indebitata a tal punto che ancora il comune non è in grado di ripristinare politiche sociali soddisfacenti), o l'Emilia Romagna in cui si sono radicati i "cinquestelle". Anzi credo proprio che se non comprendiamo la relazione profonda che esiste tra tutte queste realtà e che costituisce di fatto l'anomalia italiana, siamo totalmente fuori strada...

Parzialmente d'accordo. In parte è vero (occorre trovare un fondo comune da comprendere) ma in parte non spetta a nessuno essere cosi' mostruosamente informato ed intelligente da comprendere pienamente tutte queste realtà contemporaneamente e le relazioni tra ogni dove con ogni dove.
Non spetta ad alcun potere divino o terreno essere sulla strada della comprensione universale.
Basta e avanza capire che ogni realtà è speciale e merita di essere governata a se'.
Proprio perché Palermo non è Parma e la normalità non esiste. Ogni realtà è speciale.
A Palermo decidano quello che vogliono ed a Parma pure. Che ogni realtà sia laboratorio di se stessa.
E che presentino risultati apprezzabili, valutabili, pesabili. Cosi' altrio possono vedere se la loro strada è percorribile.
Chiaramente ognuno in piena autonomia sia per le decisioni di spesa sui temi di loro competenza, sia sulla determinazione della pressione fiscale locale per finanziare quella spesa.
Ma oggi cosi' non è. Forse c'è autonomia ma non c'è responsbilità. Facile fare i debiti con i soldi degli atri.
E qui propri Parma insegna. Ed anche la Sicilia, visto l'enorme spesa regionale.
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Re: Palermo: Orlando e Ferrandelli al ballottaggio (?)

Messaggioda Iafran il 25/05/2012, 16:40

matthelm ha scritto:Non banalizziamo,

Se pensi che siano banalità, continui solo a fare tue le ragioni di quelli che guardano da Bologna in sù e sputano da Roma in giù. È facile poi continuare (con i pregiudizi) verso gli immigrati, i "negri", i gay, le donne, i montanari (se si abita in pianura), verso quelli della bassa (se si abita in montagna), quelli che vivono nelle campagne, i disabili, i poveri, quelli che non si lavano, quelli senza dio, quelli che tifano Inter o Udinese o Napoli, etc..
La storia è stata scritta sempre dai vincitori e quella italiana, vera, si vuole ignorare, altrimenti che "padri della patria italiana" sarebbero coloro che hanno sfruttato il sentimento di libertà dei popoli (pagato con il sangue da uomini di tutte le regioni della futura Italia) e soggiogato le popolazioni meridionali con umiliazioni, fucilazioni, stragi, distruzione di paesi?
Perché le numerose ondate migratorie in Europa e nelle Americhe, se si era italiani con pari dignità o se le occasioni, le infrastrutture e gli investimenti avessero riguardato senza discriminazioni l'intero territorio?
Il libro che hai letto (Terroni – Tutto quello che è stato fatto perché gli italiani del Sud diventassero meridionali, di Pino Aprile) non riporta interamente i fatti che sono accaduti, riporta solo quelli conosciuti.
Se qualcuno vuole liberarsi di qualcosa deve per prima riconoscere quel che è successo, a partire dagli intrallazzi di Cavour, grande politico piemontese (ma, non italiano, anche se la toponomastica diffusa gli riconoscerebbe meriti nazionali), con la massoneria e con le mafie, includendo la corruzione spicciola dei comandanti dell'esercito borbonico, per finire alle atrocità, alle ruberie, alla strategia distruttiva del patrimonio umano e culturale pensata scandalosamente e impunemente per le genti del Regno delle Due Sicilie.
Il resto sono solo chiacchiere!
Se si vuole una presa di coscienza bisogna partire da qui.
La gente del Sud ha sofferto da sempre il giogo delle mafie e da 151 anni ha aggiunto quello dei suoi liberatori sabaudi e quello dei politici che si sono succeduti.
Ciò che vuole apparentemente il "senatur padano" e tutti quelli che lo hanno votato, il popolo meridionale non se lo sa proprio spiegare.
Ripeto un proverbio, molto di moda dalle mie parti: "il sazio non crede all'affamato".
Mi ripugna guardare al Nord come un nemico, ma alcuni suoi abitanti (originari o acquisiti) non si fanno scrupoli ... e sbagliano ... ancora una volta.
Il Mezzogiorno oppresso, il terrone umiliato, un ordine dissolto, un fare indegno e rancoroso … <<La sua vendetta sta nel suo stesso processo degenerativo>> scriveva un secolo fa Ettore Ciccotti, un deputato lucano, che sapeva vedere le conseguenze del danno subito, e che avrebbe ripagato chi lo produsse, con la stessa disgrazia e con la diffusione di chi lo patì: <<I cattivi esempi che offre, i tristi strumenti che fornisce alle forze del male sono la sua reazione sorda, obiettiva e inevitabile>>.
Il disordine creato rimase. E crebbe, e tuttora cresce, alimentando se stesso, per un fenomeno (eccolo) noto con il nome di "Teoria delle finestre rotte".
(P. Aprile, Terroni)
Quando le genti meridionali invocano "più Stato", invocano la presenza di qualcosa che porti giustizia sociale, rispetto, diritti negati, che non hanno ancora conosciuto e che aspettano.

Franz, si parla di 350-500.000 persone fra i cosiddetti "briganti" e gente comune, di lager (cerca Fenestrelle su google), di 81 paesi rasi al suolo (cerca Pontelandolfo, Casalduni), senza considerare 15-20 milioni di emigrati per il mondo ... e senza riconoscerne adeguatamente il contributo apportato all'economia nazionale, con le loro rimesse.
Una simile irriconoscenza forse nemmeno agli schiavi è stata dimostrata.
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Re: Palermo: Orlando e Ferrandelli al ballottaggio (?)

Messaggioda matthelm il 25/05/2012, 17:46

E' conosciuta quella storia, è conosciuta! Ma con questo si vogliono forse giustificare le furbizie, il non pagare assicurazioni, abbonamenti, tasse varie e qualsiasi altra gabella che qualcuno altro paga anche per loro? Non tutti sono così, per carità ma sempre come minimo il doppio degli altri italiani.
Si "invocano" sempre gli aiuti dello Stato, più lavoro dallo Stato, più servizi e pensioni dallo Stato e inevitabilmente si cade nell'assitenzialismo diseducativo e offensivo.
Il compianto Martinazzoli ebbe a dire grossomodo: nessuno viene "liberato" se non ci si libera da sé.
Ecco il primo passo è rendersene conto.
Detto questo la Sicilia ha fatto passi in avanti negli ultimi anni, altre regioni no e magari li hanno fatti indietro.
Ritorniamo ai sabaudi? Non è il caso.
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Re: Palermo: Orlando e Ferrandelli al ballottaggio (?)

Messaggioda franz il 25/05/2012, 17:51

Iafran ha scritto:Franz, si parla di 350-500.000 persone fra i cosiddetti "briganti" e gente comune, di lager (cerca Fenestrelle su google), di 81 paesi rasi al suolo (cerca Pontelandolfo, Casalduni), senza considerare 15-20 milioni di emigrati per il mondo ... e senza riconoscerne adeguatamente il contributo apportato all'economia nazionale, con le loro rimesse.
Una simile irriconoscenza forse nemmeno agli schiavi è stata dimostrata.

Eviterei di rivangare i massacri del passato; non è il caso di mettersi nell'ottica israelo-palestinese su chi ha invaso cosa e su chi ha massacrato prima. Sappiamo come è avvenuta l'unità d'Italia ed il problema è costruire il futuro, non recriminare sul passato. Per esempio nell'ambito dell'indipendenza nel 1859 (due anni prima dei fatti che tu indichi) gli svizzeri invasero la lombardia ed attaccarono i francesi, a Marignano (oggi Melegnano) e ci furono 20'000 morti. http://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Marignano
Ti pare che si debba recriminare per i fatti di allora tra nazioni? Io credo di no e a maggior ragione tra popoli di una stessa nazione.
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Re: Palermo: Orlando e Ferrandelli al ballottaggio (?)

Messaggioda Iafran il 25/05/2012, 19:24

matthelm ha scritto:Il compianto Martinazzoli ebbe a dire grossomodo: nessuno viene "liberato" se non ci si libera da sé.
Ecco il primo passo è rendersene conto.

Il meridione ha pagato a caro prezzo la voglia di libertà delle sue popolazioni e non una sola volta, ma la mistificazione della realtà è stata l'arma migliore per soggiogarlo prima e s-governarlo poi per 151 anni (da circa 20 anni, sicuramente, insieme alle altre popolazioni della penisola).
Bisogna che si dica BASTA ad un sacco di cose, soprattutto alle mistificazioni dei fatti e finendo per riconoscere i raggiri, i tradimenti, le umiliazioni fatte alle popolazioni "liberate" dal re sabaudo (di fatto "colonizzate") e attribuendo le colpe e i meriti (se ce ne sono stati), altrimenti si continuerà a mettere pezze ad un vestito stracciato ed inservibile per qualsiasi uso.
A generalizzare non si rende giustizia a nessuno, perché se è vero che nel meridione "qualcuno ha chiamato padre chi si coricava con la propria madre" molti altri hanno sacrificato la vita per far rispettare un familiare, un diritto, una collettività (anche prima della cosiddetta Unità d'Italia, sotto lo stesso Ferdinando II, re di Napoli, come hanno fatto Agesilao Milano e Pisacane-Falcone nel 1856).
Franz, bisogna essere pari cittadini nello stesso Stato, le discriminazioni indeboliscono tutti, soprattutto chi le fa, perché chi le ha ricevute o le riceve tuttora ... non sa che farsene.
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Re: Palermo: Orlando e Ferrandelli al ballottaggio (?)

Messaggioda matthelm il 25/05/2012, 19:41

Iafran, si è capito e nessuno generalizza.
Ciò on toglie nulla a quello che si è evidenziato e non può giustificare l'andazzo di oggi?
Non può andare bene così altrimenti non se ne uscirà mai. Siamo d'accordo?
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Re: Palermo: Orlando e Ferrandelli al ballottaggio (?)

Messaggioda Iafran il 25/05/2012, 19:56

matthelm, ne dobbiamo uscire, per il bene di tutti. E ci riusciremo se i delinquenti ed i furbi saranno allontanati dai posti di potere.
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Re: Palermo: Orlando e Ferrandelli al ballottaggio (?)

Messaggioda franz il 25/05/2012, 20:32

Iafran ha scritto:Franz, bisogna essere pari cittadini nello stesso Stato, le discriminazioni indeboliscono tutti, soprattutto chi le fa, perché chi le ha ricevute o le riceve tuttora ... non sa che farsene.

L'unico sistema per essere pari veramente è il federalismo, quello vero alla svizzera o all'americana, non quello alla vongole in salsa leghista. Ma al limite va bene anche quello tedesco, che ha dimostrato cosa sa fare con la riunificazione delle due germanie (quella dell'est era ultra-povera ma oggi a soli 20 anni le cose sono assai cambiate, non come in Italia che non sono cambiate in un secolo ed anzi sono peggiorate).
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Re: Palermo: Orlando e Ferrandelli al ballottaggio (?)

Messaggioda flaviomob il 25/05/2012, 22:46

Se molti politici del Nord, prima della Balena Bianca, poi del PDL e della Lega, sono in affari o in relazione o in qualche modo si avvantaggiano dei condizionamenti mafiosi del voto in Sicilia, Campania, etc, certamente c'è una relazione tra la condizione di alcune regioni, vessate da violenze, omicidi e prepotenze che ne distruggono la parte sana e migliore, soggiogando industria, economia, appalti e la condizione di ricchezza e prosperità di altre regioni, in cui i politici mangiano e bevono a nostre spese grazie a diffusi giri di corruttela galoppante. Ricordiamoci dello "stalliere" di Arcore, di come Berlusconi ottenne capitali dalle banche senza sufficienti garanzie, di come si rivolse alla mafia per evitare che i figli venissero rapiti (in cambio di cosa). Dei legami tra mafie, servizi deviati, p2, ior e poteri occulti... con gangli in tutte le regioni più "avanzate" economicamente e finanziariamente.


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