da Manuela il 25/05/2012, 12:26
In effetti non ho saputo resistere alla battuta.
Ma non è che non si conosca, o si sottovaluti, il peso della storia; che, peraltro, pesa su tutti, in modo diverso, per facilitare od ostacolare, ma insomma, la storia c'è, e occorre tenerne conto.
Tenerne conto, però, per superarla, non per utilizzarla come una giustificazione per le nostre incapacità, o peggio. Per esempio, è troppo facile ricorrere alla storia - sai, il Vaticano, la breccia di Porta Pia, ecc.ecc. - per giustificare, o peggio, corroborare il fatto che in Italia non si riconoscano i diritti dei gay, o non si legiferi sul divorzio breve. La responsabilità non è della storia - né, sostengo, del Vaticano - ma degli attuali parlamentari, della loro subalternità e della loro scarsissima attitudine alla lettura della realtà.
Così come il voto di Palermo; che, ha ragione flaviomob, non è che una parte di un'Italia in sofferenza. Non è certo colpa della storia se il PD in Sicilia governa assieme ad un personaggio in odore di mafia e se interessi personali, di corrente, di casta, e di chissaccosa non permettono di costruire un'alternativa reale.
Manuela