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Italia Futura è un Partito?

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Re: Italia Futura è un Partito?

Messaggioda pianogrande il 24/05/2012, 12:30

Come si può solo parlare di vincolo di mandato per sedicenti rappresentanti dei cittadini che vengono designati dalle segreterie?
Il vincolo di mandato c'è sicuramente ma i cittadini c'entrano poco o niente.
Anche il passaggio da una segreteria all'altra (da un partito all'altro o sulla bancarella del gruppo misto) avviene con meccanismi che gli "elettori" possono solo immaginare.
Una repubblica democratica basata sulla compravendita dei parlamentari non è poi così tanto democratica.
Ecco perché il sistema dei partiti fa letteralmente schifo alla quasi totalità della popolazione.
Italia futura sarà un altro (ennesimo) partito o un nuovo partito?
Se sarà semplicemente un altro partito, può già immaginare il livello di apprezzamento che otterrà.
Di altri affamati intorno alla torta non si sente la mancanza.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Italia Futura è un Partito?

Messaggioda Manuela il 24/05/2012, 12:58

franz ha scritto:Intendi "i partiti tradizionali" oppure la "forma partito" in generale?


Intendo i partiti come li conosciamo, che, sarai d'accordo, non sono davvero più in grado di assolvere al compito alto che la Costituzione affida loro.
1) Non credo, al contrario di Robyn e di molti altri di buona volontà, che questi partiti (in realtà sto parlando del PD) siano in grado di autoriformarsi o di essere riformati dall'interno. Non si tratta certo di fare qualche aggiustatina, ma di chiedersi, infine, "a cosa servono" i partiti così come sono, con la loro pletora di funzionari, finanziamenti milionari, ecc.ecc. Si può rispondere che servono ad organizzare il consenso, a vincere le elezioni e a governare. Ok (anche se ci riescono sempre meno!); ma fra un'elezione e l'altra? Mi piacerebbe confrontarmi sulle vostre risposte.

2) D'altra parte non credo che la "forma movimento", alla Grillo, possa reggere di fronte alla sfida del governo. Al di là dei contenuti, immagino che le responsabilità del governo si scontreranno con l'assemblearismo e la mancanza di percorsi decisionali tipici dei movimenti. Insomma, credo che i movimenti vadano benissimo per spingere e tirare, ma poi debbano cedere a forme delegate. Le discussioni feroci dentro al 5S, sembrano confermare questa opinione.

3) Non so come se ne uscirà. I partiti in Parlamento non vogliono (e forse non sanno) fare le cose necessarie per riformare tutto il sistema, a partire da quello elettorale. Sapranno solo, e faticosamente, dare qualche solveratina e cercare di buttare l'immondizia sotto il tappeto. La situazione, a mio avviso, è molto pericolosa.

@ Vittorio. Credo soprattutto che sia importante che i personaggi non siano i soliti noti, di destra o di sinistra. C'è tutta un'area di pensiero, che difficilmente potrebbe essere considerata di sinistra (alla maniera di Vendola, per intenderci), ma che faccio fatica ad attribuire alla destra: per esempio, sono certa che molto qui classificherebbero un economista come Boldrin un bieco liberista... a me però, almeno quando capisco le sue teorie, convince parecchio, e gli metterei in mano le leve...
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Re: Italia Futura è un Partito?

Messaggioda flaviomob il 24/05/2012, 13:47

Io credo che nel PD ci siano le risorse per rinnovare sia la forma partito, sia l'offerta di competenza, motivazione e determinazione al cambiamento. Ma l'attuale classe dirigente oppone resistenza e, dove possibile, la base utilizza gli strumenti di democrazia aperta a disposizione (ricordiamoci però che gli altri partiti non fanno le primarie) per dare dei segnali molto netti. Se il PD aprisse alle nuove generazioni, troverebbe davanti a se' un'autostrada. Invece in alcune realtà metropolitane è causa del suo mal: vedi a Parma, dove probabilmente aveva in casa il nome in grado di vincere il ballottaggio e non lo ha nemmeno portato alle primarie.


...
Un nome poi aleggia in via Treves, sede del Pd dove dalle 21 inizia lo spoglio delle schede: Giorgio Pagliari, il candidato morale di queste primarie, il capogruppo Pd in Consiglio comunale che per anni ha condotto battaglie cruciali contro i debiti, il monstrum delle società partecipate create da Ubaldi e sfuggite di mano al “bel ragass” Vignali. Ma il Pd non l’ha voluto. Niente Pagliari, avvocato e docente universitario di provincia sconosciuto a Roma ed estraneo ai giochi di Palazzo. Qui ci vuole l’uomo esperto, poche ciance ragazzi.
...
da
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01 ... co/187581/

-

Italia Futura? Non mi dà alcuna affidabilità. Per costruire una forza politica organizzata bisogna lavorare dal basso, nel territorio, nelle realtà locali, non calarsi dall'alto come i salvatori della patria o gli uomini della provvidenza.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: Italia Futura è un Partito?

Messaggioda Robyn il 24/05/2012, 15:00

Ma che cos'è il collettivo?chi lo sà è bravo
Per il resto Grillo è un pollo che si crede un'aquila
Locke la democrazia è fatta di molte persone
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Re: Italia Futura è un Partito?

Messaggioda ranvit il 24/05/2012, 15:59

Per costruire una forza politica organizzata bisogna lavorare dal basso, nel territorio, nelle realtà locali, non calarsi dall'alto come i salvatori della patria o gli uomini della provvidenza.


Cosi' è! Ma ci vuole tempo....e non c'è!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Italia Futura è un Partito?

Messaggioda lodes il 24/05/2012, 18:42

Credere che il PD -e in generale i partiti- si possano cambiare dall'interno significa non conoscerli. Chi ha avuto modo di fare il congresso del PD (quello che ha eletto Bersani) sa bene qual'è la realtà. I meccanismi di autoprotezione dell'esistente in quella sede hanno trovano modo di agire a pieno ritmo. Ma il punto è quello sollevato da Manuela: i partiti "a cosa servono"?

Però dico a Manuela il PD con il congresso una risposta l'ha data, può non piacere ma l'ha data. E il punto è proprio questo. Una risposta rivolta all'indietro e infatti si vedono gli esiti di queste scelte. Non servirà nemmeno un ricambio di personale politico perchè quelli che subentrerebbero sono portatori della stessa cultura politica.

E' chiaro che in questa situazione di impossibilità di autoriforma dei partiti il cambiamento necessariamente potrà venire da fuori. Può essere pericoloso, ma può essere anche essere una grande opportunità per il paese. Ben vengano quindi le esperienze come Italia Futura, l'importante è che maturino la decisione di impegnarsi alla costruzione di un nuovo sistema politico e per fare questo non può che essere che operino con una netta cesura con la politica e i partiti della seconda repubblica.
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Re: Italia Futura è un Partito?

Messaggioda franz il 24/05/2012, 19:02

lodes ha scritto:Però dico a Manuela il PD con il congresso una risposta l'ha data, può non piacere ma l'ha data. E il punto è proprio questo. Una risposta rivolta all'indietro e infatti si vedono gli esiti di queste scelte. Non servirà nemmeno un ricambio di personale politico perchè quelli che subentrerebbero sono portatori della stessa cultura politica.

Bisogna vedere se localmente esiste lo spazio per la crescita, partendo dai Comuni, di casi come Renzi, che puo' non piacere ad alcuni ma che sono la novità nel panorama desolante (PD, che coincidenza!) che ben conosciamo. In pratica succede da 15 anni il fenomeno del "partito dei sindaci", con alti e bassi, che mi pare l'unica alternativa al ricambio da fuori citato da Lodes.
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Re: Italia Futura è un Partito?

Messaggioda Iafran il 25/05/2012, 9:27

I gruppi, con interessi specifici, che possono presentarsi agli elettori in Italia sono:
- i fedeli di ciascuna religione (separati, naturalmente) - i tifosi delle squadre calcistiche (separati) - le cupole mafiose (aggregate, forse) – i massoni - i "cavalieri del lavoro" con le loro squadre (separati) – i sindacati (separati, naturalmente) - i "politici" con le loro fondazioni (forse non separati, solo autonomi) - gli ordini professionali (separati) – i forestali calabresi – i padani – i veneti – i trentini – i valdostani – gli altoatesini – i siciliani – i sardi – le guardie d'onore delle tombe dei Savoia – i ferrovieri – i bancari – i dipendenti delle poste – i tesorieri dei "partiti" e altri (che mi sfuggono ... in questo momento).

Invece, i terremotati, gli scampati alle emergenze idrogeologiche, i pensionati, gli emigrati, gli immigrati (autorizzati al voto), i cassaintegrati, i precari, i disoccupati, i sottoccupati, i cosiddetti "terrun" (per "bontà" dei "polentun"), gli studenti, i "cervelli in fuga", i ricercatori, i disabili, gli agricoltori, i padri separati, le vittime di mafia, i senza dimora, etc. per il giorno delle votazioni sentiranno (forse) l'inutilità della scelta.
Iafran
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Re: Italia Futura è un Partito?

Messaggioda Robyn il 25/05/2012, 10:25

In merito alla democrazia interna ai partiti non conosco bene i meccanismi se non in linea di massima.In nessun paese europeo il leader di un partito è eletto con le primarie.In Italia era che la base degli scritti eleggeva il leader.Prodi ha evidentemente scelto le primarie per unire Ppi e Ds.Inoltre tornare a quella procedura di elezione non può significare assolutamente un partito che si chiude sulla società.Evidentemente le procedure che permettono la partecipazione popolare e di conseguenza determinano la classe dirigente devono essere diverse.Quel sistema inoltre non dava un peso eccessivo alla leader come potrebbero darlo le primarie,ma poteva avere il difetto di prestarsi a giochi pochi chiari e al sistema delle correnti.Per esempio se c'era l'elezione di un leader altri immediatamente prima si affrettavano a ricercare persone che prendessero la tessera in modo da falsare la elezione.In breve bisogna capire come funziona la democrazia interna dei partiti nel resto dei paesi europei.Inoltre nessuno mette in discussione Bersani perchè è stato eletto dalle primarie e poi stà lavorando anche bene anche se può avere qualche difetto di comunicazione
ciao robyn
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Re: Italia Futura è un Partito?

Messaggioda pianogrande il 25/05/2012, 11:43

La democrazia interna dei partiti evidentemente funziona malissimo.
Anche senza conoscerne dettagliatamente i meccanismi, si può giudicare dai risultati.
Perché poi onorare questi sistemi definendoli democrazia?
Chiamiamoli lotte di potere (quello è il nome appropriato).
Vanno bene anche le lotte di potere ma è sempre il risultato che conta.
Se le lotte di potere assorbono tutte le energie, cosa se ne fanno i cittadini di quel partito?
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