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Avanti, premiamo tutti...anche i peggiori!

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Avanti, premiamo tutti...anche i peggiori!

Messaggioda flaviomob il 15/05/2012, 21:05

Nemmeno in un assetto centralizzato, in un paese civile...


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Re: Avanti, premiamo tutti...anche i peggiori!

Messaggioda Iafran il 15/05/2012, 22:34

franz ha scritto:A proposito di carenze, è noto che molti amici del sud vengono assunti, su concorso, nelle sedi del nord in cui c'è carenza di personale (con punteggi piu' alti ... non si sa come ...) e dopo pochi anni chiedono il traferimento d'ufficio al sud, dove carenze non ce ne sono (anzi) e naturalmente con tutte le protezioni sindacali e clientelari del caso (ricongiugimento e via dicendo). Inutile dire che in un assetto realmente federale questi giochetti non sarebbero possibili.

Queste faccende che additano negativamente il comportamento dei meridionali si risolveranno, forse, se non ci si arrocca su pregiudizi (anche storici) o ci si astiene dal fare "differenze e classifiche", ma, soprattutto, se si finirà una buona volta di soprassedere o di ignorare i torti, le ruberie, le stragi, le umiliazioni che la conquista sabauda ha procurato agli abitanti del Regno delle Due Sicilie.
Secondo Pino Aprile ("Terroni", Ed. Piemme, Milano 2010) "Il Sud fu unito a forza, svuotato dei suoi beni e soggiogato, per consentire lo sviluppo del Nord" e, nota che ancora "non siamo un paese, perché è mancata, dopo il Risorgimento, dopo il fascismo, la civiltà di esaminarsi e giudicarsi... La nostra è storia di crimini impuniti per ragion di stato. E questa assuefazione all'impunità e al sopruso ha una connotazione pure geografica, ha generato un'idea di cittadinanza minore, rassegnata a tollerare, se a proprio danno, quel che per altri è intollerabile... Che, se parlasse, l'Italia dovrebbe condannare la sua origine". Lo stesso, poi, chiede se "vi sembra normale che in Italia, dove si pubblica tutto e tutto si traduce, un ragazzino quale ero, nei traumi della sua formazione morale, si apra all'idea del male con la strage del Sand Creek (150 Cheyenne e Arapaho massacrati dalle Giacche Blu, nel 1864), poi veda i suoi principi devastati dalla lettura degli scempi dell'Olocausto; e solo tanti anni dopo scopra di quale crimine è figlio il suo paese?"

Invece, qui, bisogna dimenticare e rendere tuttora gli onori ai "padri dell'Italia", dal re sabaudo Vittorio Emanuele II (con statue equestri in ogni dove) agli esecutori di crimini contro l'umanità, come il generale Enrico Cialdini - che ha raso al suolo Gaeta - o al colonello Pier Eleonoro Negri, che ha bruciato interamente Pontelandolfo, Casalduni, Campolattaro (ma il sangue ha interessato tutta la popolazione meridionale, per pulizia etnica, con tristi epiloghi nei lager di Gorgonia, Giglio, Elba, Ponza, Sardegna, Maremma e di Fenestrelle – sulle cui pareti si può leggere una scritta di stampo nazista "Ognuno vale non in quanto è ma in quanto produce").

L'on. Violante invitava a "capire le ragioni dei ragazzi di Salò" ... per una riappacificazione fra i fascisti ed i democratici: le ragioni dei ragazzi, delle donne e degli uomini meridionali di 140 anni prima ... non meritano alcuna considerazione?
A pensare che la Germania ha fatto di tutto per superare ogni diffidenza e differenza fra l'Est e l'Ovest!
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Re: Avanti, premiamo tutti...anche i peggiori!

Messaggioda flaviomob il 15/05/2012, 22:54

molti amici del sud vengono assunti, su concorso, nelle sedi del nord in cui c'è carenza di personale (con punteggi piu' alti ... non si sa come ...) e dopo pochi anni chiedono il traferimento d'ufficio al sud, dove carenze non ce ne sono (anzi) e naturalmente con tutte le protezioni sindacali e clientelari del caso (ricongiugimento e via dicendo). Inutile dire che in un assetto realmente federale questi giochetti non sarebbero possibili.


Mah... a me sembrano luoghi comuni piuttosto stantii... hai della documentazione oggettiva a riguardo? E perché mai se il comune di Trepalle, all'estremo Nord della penisola, fa un concorso dovrebbe dare voti più alti ai cittadini di provenienza "magno-greca"?


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Re: Avanti, premiamo tutti...anche i peggiori!

Messaggioda franz il 16/05/2012, 7:46

flaviomob ha scritto:Mah... a me sembrano luoghi comuni piuttosto stantii... hai della documentazione oggettiva a riguardo? E perché mai se il comune di Trepalle, all'estremo Nord della penisola, fa un concorso dovrebbe dare voti più alti ai cittadini di provenienza "magno-greca"?

Sono racconti che vengono da dentro l'amministrazione pubblica, soprattutto nel comparto scuola, ma sappiamo anche nelle poste. Non è certo il comune di trepalle che oggi assegna i punteggi. Il concorso è nazionale ed il punteggio è determinato in modo unico a livello centrale. Come facciano " cittadini di provenienza magno-greca" ad avere punteggi piu' alti non è dato a sapere e magari sono anche piu' bravi ... tuttavia per esperienza molto diretta arrivano colleghi con punteggi elevati (ed ottimi voti universitari) che poi si esprimono a stento in italiano e fanno errori anche gravi con i bambini sulle materie di insegnamento. Quindi bravi proprio non sono. E non è un caso ogni tanto ma sistematico, riscontrato anno dopo anno in varie scuola del nord dopo 35 anni.
Documentazione oggettiva dovrebbe fornirla il ministero, aggregando i dati delle singole scuole ma qui latita, forse per coprire un andazzo che fa comdo a molti: l'assunzione su concorso ed il trasferimento fanno parte delle pratiche clientelari classiche del sistema di potere democristiano, che abbiamo ereditato senza smantellarlo.


http://www.ilsussidiario.net/News/Educa ... to/234526/

mercoledì 18 gennaio 2012

Docenti che dal sud si trasferiscono al nord e, non appena possono, tornano al paese natio o il più vicino possibile, lasciando scoperta la cattedra che abbandonano. Una questione che, secondo il quotidiano la Repubblica, è liquidabile come chiodo fisso della Lega. Sarebbe, infatti, sufficiente leggere i dati di Scuola in Chiaro, sito internet ministeriale, per capire che la tanto denunciata mobilità è un fenomeno residuale. «Quali dati? Quelli di Scuola in Chiaro? Chiunque operi in ambito scolastico sa che non sono attendibili. Si basano su fonti imprecise, provenienti dalle singole scuole; dati che non sono mai stati aggregati, comparati o verificati attentamente», commenta, raggiunto da ilSussidiario.net Roberto Pellegatta, dirigente scolastico e presidente di Disal. «Per capire quello che intendo dire – continua – basta andare sul sito del ministero dell’Istruzione, cercare una tabella che illustri quanti siano i docenti di ruolo e quanti i supplenti, e scoprire che non esiste un documento del genere». Esiste, invece, il fenomeno negato da Repubblica.

«Il problema evidentemente esiste; posso affermarlo con sicurezza, in ragione della mia esperienza, che non è ascrivibile unicamente alle dinamiche cui assito personalmente, ma si estende alle innumerevoli testimonianze che ho raccolto da altri presidi». Posto che la questione, quindi, sia seria, occorre capire che giudizio darne: «tutti gli insegnanti d’Italia – dice Pellegatta – appena possono fanno domanda di trasferimento per andare vicino a dove abitano. Chi non lo farebbe? Demonizzare quelli del sud, che appena possono fanno ritorno a casa, è demenziale». Il motivo per il quale il fenomeno riguardi, effettivamente, più specificamente i docenti del meridione è pressoché scontato: «al sud c’è maggiore carenza di lavoro. La stessa ragione per la quale molti ingegneri o avvocati del sud si trasferiscano al nord».

Sta di fatto che persistono le complicazioni relative alle cattedre che restano scoperte. «Il problema è a monte», spiega Pellegatta. «Il sistema nazionale della graduatorie è la rovina delle scuole italiane perché consente una costante e permanente mobilità, alla quale il sindacato – il maggior colpevole, in tal senso –, non ha mai voluto porre dei limiti». Una mobilità che è duplice: «da un lato c’è quella relativa ai trasferimenti, che riguarda i docenti di ruolo; dall’altro, quella delle relativa alle supplenze, che si somma alla prima: posti disponibili, che non sono stabili, e che cambiano di anno in anno». Secondo il professore, quindi, la chiave di volta consiste nella modifica del sistema di reclutamento. L’ex ministro Fioroni, su queste pagine, affermava che «sulla base dei posti disponibili si fa un concorso. Chi vince entra, chi non vince o fa un altro mestiere, o prova un altro concorso. Ma finiamola con il dar vita a nuove graduatorie. Si ha il dovere di calcolare con precisione il fabbisogno e bandire i concorsi in modo da esaurire le graduatorie permanenti e consentire i nuovi accessi».

Per Pellegatta, invece, il problema non è lo strumento, ovvero il concorso, ma il soggetto che recluta. «Se tale soggetto continuerà ad essere lo Stato, non cambierà nulla. Si deve passare, quindi, al reclutamento fatto dalle piccole scuole o dalle reti locali di piccole scuole, esattamente, ad esempio, come fanno gli ospedali. Se il concorso è fatto dalle singole realtà, la persona si candida dove vuole andare a lavorare, chi recluta ha capacità di valutazione, e si fidelizza un rapporto. Tutto questo ridurrebbe la mobilità».
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Re: Avanti, premiamo tutti...anche i peggiori!

Messaggioda Iafran il 16/05/2012, 9:23

franz ha scritto:... il problema non è lo strumento, ovvero il concorso, ma il soggetto che recluta. «Se tale soggetto continuerà ad essere lo Stato, non cambierà nulla. Si deve passare, quindi, al reclutamento fatto dalle piccole scuole o dalle reti locali di piccole scuole, esattamente, ad esempio, come fanno gli ospedali. Se il concorso è fatto dalle singole realtà, la persona si candida dove vuole andare a lavorare, chi recluta ha capacità di valutazione, e si fidelizza un rapporto. Tutto questo ridurrebbe la mobilità».

Il suddetto dirigente scolastico e presidente di Disal è veramente bravo ... a vedere le soluzioni nelle piccole realtà (con esclusione del lavoratore, naturalmente): adesso concorsi locali ... per garantirsi la copertura (e la continuità) del ruolo, in altre circostanze si è sbandierato ai cittadini che "non è più tempo del lavoro fisso e che bisogna contemplare e prepararsi alla mobilità".
Insomma, chi si alza prima comanda ... per quel giorno: nelle piccole realtà (ma anche nelle grandi, mi sembra) si vive alla giornata, nei feudi si tira a campare (bene per se stessi)!
È l'Italia ("piccola") dei comuni, delle Amministrazioni ospedaliere regionali (es. San Raffaele), delle mogli o dei figli di politici, ma anche dei furbi e dei "lei non sa chi sono io!"
Un bel salto ... nelle conquiste civili.
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Re: Avanti, premiamo tutti...anche i peggiori!

Messaggioda flaviomob il 16/05/2012, 13:14

A parte il fatto che la migliore prof che io abbia mai avuto - medie pubbliche, a Monza - era siciliana e che la migliore docente universitaria - Statale di Milano - era molisana (ora vive a Parigi), intanto stiamo parlando di una realtà specifica come la scuola che NON è la totalità della PA; si danno per buone le affermazioni di una fonte già smentita dai dati ufficiali proveniente dalle scuole. Inoltre si mescolano le mele con le pere: il problema dei trasferimenti e delle cattedre scoperte è altra cosa rispetto al dato della qualità e della competenza degli insegnanti, a meno di accettare teorie francamente razziste.

Per quanto riguarda concorsi locali legati alle singole realtà, potrebbero anche funzionare, ma si potrebbe verificare il problema opposto: non ti assumo perché sei meridionale(*) o non sei della zona. Sappiamo benissimo che un mini concorso pubblico con una piccola commissione locale è molto più manovrabile rispetto ad una graduatoria nazionale fatta con criteri seri.
Se il concorso nazionale permette a incompetenti di vincere una cattedra, perché non dovrebbe farlo quello locale, più influenzabile dalle solite "consorterie"? Inoltre ci sono comunque molte persone che dal meridione si spostano al nord per sostenere diversi concorsi locali (in ospedali, Asl, comuni ed altri enti): che facciamo, baionette sul Po?

(*) Visto con i miei occhi in due casi, anche se relativi a realtà private.


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Re: Avanti, premiamo tutti...anche i peggiori!

Messaggioda franz il 16/05/2012, 13:23

Iafran ha scritto:Il suddetto dirigente scolastico e presidente di Disal è veramente bravo ... a vedere le soluzioni nelle piccole realtà (con esclusione del lavoratore, naturalmente): adesso concorsi locali ... per garantirsi la copertura (e la continuità) del ruolo, in altre circostanze si è sbandierato ai cittadini che "non è più tempo del lavoro fisso e che bisogna contemplare e prepararsi alla mobilità".

Veramente nel campo dell'insegnamento la continuità è importantissima e non si puo' certo imporre ad un bambino delle elementari (ma anche nelle medie e nei licei) un continuo carosello di insegnanti solo per motivazioni sindacali e di trasferimenti. Io ricordo negli anni 70 al liceo un anno in cui ho cambiato 9 professori di italiano, tra settembre e giugno. E ironia della sorte uno ci fu riassegnato dopo mesi. Ricordo anche una professoressa di matematica, abbastanza sovrappeso, con cui avremmo dovuto avere 2 ore, con in mezzo l'intervallo. Finita la prima ora disse che approfttava dell'intervallo per andare in bagno e non si presento' piu'. Alla seconda ora si presento' al suo posto una minuta e migherlina ... non fece nemmeno tempo a dire "sono la vostra nuova insegnante di matematica" che uno di noi esclamo' "fatta tutta, eh?!" suscitanto l'ilarità generale ed una crisi di nervi nella nuoava (ignara) docente.
Mi dispiace Iafran ma stavolta hai "toppato", per dirla alla pippo baudo. La "mobilità" di cui si parla ("cambiare lavoro") non c'entra una tubo con il "cambiare sede".
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Re: Avanti, premiamo tutti...anche i peggiori!

Messaggioda franz il 16/05/2012, 13:43

flaviomob ha scritto:A parte il fatto che la migliore prof che io abbia mai avuto - medie pubbliche, a Monza - era siciliana e che la migliore docente universitaria - Statale di Milano - era molisana (ora vive a Parigi), intanto stiamo parlando di una realtà specifica come la scuola che NON è la totalità della PA; si danno per buone le affermazioni di una fonte già smentita dai dati ufficiali proveniente dalle scuole. Inoltre si mescolano le mele con le pere: il problema dei trasferimenti e delle cattedre scoperte è altra cosa rispetto al dato della qualità e della competenza degli insegnanti, a meno di accettare teorie francamente razziste.

Per quanto riguarda concorsi locali legati alle singole realtà, potrebbero anche funzionare, ma si potrebbe verificare il problema opposto: non ti assumo perché sei meridionale(*) o non sei della zona. Sappiamo benissimo che un mini concorso pubblico con una piccola commissione locale è molto più manovrabile rispetto ad una graduatoria nazionale fatta con criteri seri.
Se il concorso nazionale permette a incompetenti di vincere una cattedra, perché non dovrebbe farlo quello locale, più influenzabile dalle solite "consorterie"? Inoltre ci sono comunque molte persone che dal meridione si spostano al nord per sostenere diversi concorsi locali (in ospedali, Asl, comuni ed altri enti): che facciamo, baionette sul Po?

(*) Visto con i miei occhi in due casi, anche se relativi a realtà private.

Una cosa per volta. Personalmente non ho mai classificato la qualità dei miei insegnanti sulla base di una presunta provenienza etnica e non sento assolutamente la necessità di affermare che il mio migliore amico era di colore (cosa vera ma ininfluente).
Quella che citavo era l'esperienza piu' che trentennale di una persona che conosco bene di cui mi fido al 100% sul fatto che i punteggi dei colleghi della "magna grecia" (che avevano la precedenza nei trasferimenti grazie a puinteggi enormi) nella maggioranza dei casi non erano adeguati alle reali capacità che si potevano osservare sul campo.

Vero che trasferimenti e qualità dei docenti sono due problemi diversi ma sono due problemi veri. Non me lo sono inventato io che certe università del sud laureano a pieni voti personalità decisamente dubbie (un caso per tutti: maria stella gelmini, sulla cui laurea a reggio calabria mi pare si sia discusso molto, in rete, piu' che altro ironizzando) per non parlare poi di chi deve chiedere aiuto all'albania.

Il problema dei concorsi locali non è tanto nella qualità di chi si assume (secondo me il concorso non è lo strumento adeguato per assumere i migliori) ma nel fatto che un concorso locale impedisce che uno utilizzi il cavallo di troia per pretendere un trasferimento dove vuole, dopo alcuni anni. Se ti assumo a Torino (anche se sei il migliore di Palermo) insegni a Torino e basta. Se vuoi un posto a Trento, fai un concorso a Trento. Se lo vuoi a Palermo, idem. Sono contrario a barriere stupide (e ritengo che potrei assumere il miglior cinese in matematica, al posto del varesotto) ma una volta che uno è assunto nel luogo X rimane li' e non si sposta. Se si sposta fa un nuovo concorso. Non deve usare l'assunzione nel posto X per spostarsi (con l'appoggio sindacale) nel posto Y anche se li' non c'è posto vacante.

La qualità invece la filtri al 20% con una buona selezione iniziale ed all'80% con le procedure di verifica, anno dopo anno. Nel senso che chi non ottempera alla qualità minima e non si adegua, è bene che si cerchi un altro lavoro e non faccia disastri. Poi l'educazione è circa 1/3 del totale della PA ma il discorso vale per tutti. Anche la PA merita di avere i migliori e pagarli bene. Per questo il concorso conta poco o nulla e quello che conta è il budino.
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Re: Avanti, premiamo tutti...anche i peggiori!

Messaggioda flaviomob il 16/05/2012, 13:58

Il concorso serve proprio a mettere alla prova chi si è laureato in università più "facili"... o almeno dovrebbe servire a questo


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Re: Avanti, premiamo tutti...anche i peggiori!

Messaggioda franz il 16/05/2012, 14:07

flaviomob ha scritto:Il concorso serve proprio a mettere alla prova chi si è laureato in università più "facili"... o almeno dovrebbe servire a questo

Esatto. dovrebbe. Ma se il concorso si limita a predere atto del 110 e lode (cosa obbligatoria se non si rinuncia al valore legale dei titoli di studio) e lo trasforma in punti, ecco che abbiamo l'ennesima prova di una separazione netta tra teoria e pratica. La prova migliore è nel lavoro tutti i giorni. Invece il concorso attribuisce un passaporto indistruttibile, che viene usato anche per i trasferimenti. Nell'ambito della riforma della PA tutto questo va rivisto. E sono il primo a dire che i concorsi locali si prestano anche loro a sopprusi piu' gravi (come si vede in campo universitario, dove capita spesso e volentieri che tra 10 condidati vince quello che ha meno titoli ma è amico del barone di turno).
Ma la cosa è subito visibile (il Re è immediatamente nudo) e quindi si puo' protestare.

Vedere:
http://noisefromamerika.org/articolo/so ... llinsubria
http://noisefromamerika.org/articolo/vi ... o-infinite
http://noisefromamerika.org/articolo/ca ... ecisazione
http://noisefromamerika.org/articolo/ba ... utti-porci
ed altri ancora negli articoli correlati
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