Dal testo dell'istituto cattaneo
Centro-sinistra
Nelle 24 città analizzate il centro sinistra ha perso circa 40.000 voti rispetto alle regionali del 2010,
pari al 7 per cento dei propri voti del 2010. Tuttavia esistono forti differenze territoriali. Mentre al
Nord perde circa un quinto dei suoi consensi, nella “Zona rossa” contiene le perdite in linea con la
media nazionale, mentre al Centro-Sud avanza significativamente (+20mila voti).
Per quanto riguarda i partiti, il Partito Democratico ha subito una contrazione pari al 29 per cento
dell’elettorato che lo aveva scelto nel 2010 (pari a un decremento di 91.000 voti): anche nel caso
dei Democratici, abbiamo rilevato importanti differenze tra aree del Paese. Una perdita che si attesta
attorno al 30 per cento nelle città del Nord (- 60.000 voti) e in quelle della Zona rossa (-19.000
voti), a fronte di una riduzione dei consensi del 20 per cento circa nei capoluoghi del Centro-Sud (-
12.000 consensi).
L’Italia dei Valori ha una perdita di 55.000 voti, omogeneamente distribuita in tutti i capoluoghi
senza distinzione di area geografica, pari a oltre la metà del proprio elettorato (-58 per cento a
livello nazionale). Si tratta di una delle formazioni politiche che hanno perduto più voti rispetto alle
regionali del 2010.
I partiti della sinistra (Sinistra Ecologia e Libertà e Federazione della Sinistra) perdono un sesto
dei consensi ricevuti nel 2010 (-16 per cento, pari -12.000 voti), ma la loro prestazione è molto
differenziata per ambito territoriale dei comuni al voto. Un crollo pari a quasi alla metà dei voti al
Centro-Sud (-48 per cento) a fronte di una avanzata di circa il 7 per cento nel Nord e nella Zona
rossa.
Centro-destra
Rispetto alle regionali del 2010, il centro-destra registra un forte calo su tutto il territorio. Le perdite
riguardano soprattutto la Zona rossa (46.000 voti in meno) ed il Nord (123.000 voti in meno).
Rispettivamente, -58 e -41 per cento.
Quanto ai singoli partiti, il Popolo della Libertà perde 175.000 voti rispetto alle precedenti
regionali. Se il calo riguarda soprattutto il Nord (-61 per cento, pari a – 101.000) e la Zona rossa (-
60 per cento, ossia -33.000 voti), nel Centro-Sud l’arretramento è comunque consistente (40 per
cento in meno).
La Lega Nord è il partito che, in percentuale, arretra più di tutti (-67 per cento). Le sue perdite
sono molto forti nelle città del Nord, ma sono ancora più consistenti nella Zona rossa, con una
perdita di quasi l’80 per cento dei voti conquistati nel 2010.
L’Unione di Centro tutto sommato tiene, contenendo le perdite al 6,5 per cento a livello nazionale
rispetto alle regionali del 2010. Questo dato nasconde però dinamiche differenziate a livello
territoriale. Il partito di Casini accusa forti perdite nelle città del Nord (-44 per cento circa), mentre
guadagna consensi nella Zona rossa (+13 per cento) e soprattutto nel Centro-Sud (più 32 per cento).
In generale, i dati mettono in evidenza che sia il centro-destra, sia il centro-sinistra, sia i partiti
maggiori, perdono consensi soprattutto al Nord e nella Zona rossa. Nel Centro-Sud, Pd e Pdl (così
come il centro-destra nel suo complesso) hanno perdite minori che nel resto del paese. Nella stessa
area, il centro-sinistra nel complesso avanza.
Da notare la nota medodologica finale:
Nota metodologica
Nella nostra analisi non facciamo riferimento alle percentuali su voti validi – come di consueto viene fatto –
ma ai voti in assoluto presi dai partiti e dai candidati. Mentre le percentuali su voti validi assumono come
punto d’osservazione gli equilibri fra i partiti, l’analisi dei voti assoluti privilegia il rapporto dei partiti con
gli elettori.
In un contesto fortemente caratterizzato, come quello attuale, da sensibili incrementi dell’astensione, può
succedere che una coalizione – nelle percentuali su voti validi - superi quella opposta non per un reale
incremento dei suffragi, ma per il semplice motivo che ha perso meno voti degli avversari. L’analisi condotta
sui voti assoluti permette invece di cogliere il fenomeno nella sua realtà, evidenziando, in un caso come
quello delineato, due perdite, una delle quali tuttavia inferiore all’altra.
Ragionamento interessante, tuttavia il confronto con le regionali è sfalsato dal gran numero di liste civiche presenti alle elezioni comunali.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)