franz ha scritto:A mio avviso anche questo gran parlare di suicidi è controproducente, perché rischia di innescare un effetto di emulazione per varie persone già depresse e quindi già a rischio.
Si spara in testa dopo aver ricevuto una cartella esattoriale da 15 mila euro
Un 72enne di Pozzuoli ha motivato l'estremo gesto con un biglietto: «La dignità vale più della vita»
MILANO- Si è sparato in testa con la sua pistola e ora versa in condizioni gravissime lottando contro la morte nell'ospedale Loreto Mare di Napoli. Un uomo di 72 anni di Pozzuoli aveva ricevuto qualche settimana fa una cartella esattoriale di 15 mila euro e tutto porta a fare pensare che il gesto estremo sia stato dettato dalle difficoltà economiche dell'uomo. Compreso il messaggio lasciato ai suoi cari in un biglietto: «La dignità vale più della vita». L'ennesima tragedia che si consuma, all'indomani del sequestro- concluso in modo non violento- di Luigi Martinelli, l'ex imprenditore del bergamasco che armi in pugno per 6 ore ha tenuto in ostaggio un impiegato dell'Agenzia delle Entrate di Romano di Lombardia.
IL SUICIDIO TENTATO IN OFFICINA-Il tentato suicidio è avvenuto all'interno dell'officina dove l'uomo riparava le barche, in via Fedro a Napoli. A trovarlo è stato il figlio preoccupato dall'assenza del padre in casa e dal cellulare che squillava a vuoto. Di solito l'anziano si concedeva il sabato mattina una gita in barca nelle acque del Golfo di Napoli, ma le chiave dell'imbarcazione erano state lasciate in casa. A quel punto i familiari hanno chiamato i carabinieri.
...
Che si possano innescare fenomeni di emulazione su queste vicende è probabile, soprattutto ora che tutto il paese è sotto forte stress. Però il fatto del Bergamasco e questi suicidi hanno uno sfondo psicologico diametralmente opposto. Nel caso della presa di ostaggi si tratta di una persona in difficoltà che vuole attirare l'attenzione sul suo caso, vuole essere ascoltato e parlare con qualcuno, e ricorre a un evento estremo. Queste situazioni, nel 95% dei casi, i negoziatori della polizia e dei carabinieri le risolvono senza che si faccia male nessuno. Nel caso dei suicidi è completamente diverso. E' una scelta solitaria, un modo estremo per nascondersi, la vergogna per la propria condizione è a livelli psicologici insostenibili. In questi casi è raro che ci sia la possibilità o il tempo di instaurare un dialogo. Se c'è questa possibilità di negoziato, come con nel caso di quelli che salgono su un cornicione e minacciano di buttarsi di sotto, in realtà siamo nel primo caso "richiesta di attenzione".
ciao
Trilogy