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Bossi si dimette

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Bossi si dimette

Messaggioda soloo42001 il 03/05/2012, 18:11

Sono le spese ad essere intollerabili, e quindi anche le imposte per pagare quelle spese (che non danno certo i servizi svedesi o germanici ma fondi ai furbetti, corruzione, spesa clientelare e troppi funzionari pubblici.


L'intollerabilita` e` un concetto relativo.
Nel nostro caso la spesa e`intollerabile per due ordini di problemi:
1. le entrate troppo basse dovute all'evasione
2. l'inefficienza organizzativa della PA, oltre a una diffusa cultura dell'irresponabilita` dei dirigenti PA

Purtroppo c'e` chi pensa di tagliare la testa al toro tagliando i servizi.

Il ragionamento sotteso e`: "Poiche` siamo incivili, non paghiamo le tasse, abbiamo una PA che non funziona, allora tagliamo i servizi erogati dalla PA. E magari diamoli ai privati, tanto io guadagno e posso pagarmi l'assicurazione sanitaria e altro.".

Il risultato conseguente e` lo scontro politico.

Rimaniamo in attesa che la "cultura liberale" anziche` persistere a parlare liberisticamente di tagli ai servizi, inizi concretamente a parlare coi colleghi progressisti di ristrutturazione radicale della macchina organizzativa della PA.
Dalle istituzioni, ai ministeri, agli enti, alla sanita`, alla giustizia.

Ciao.

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Re: Bossi si dimette

Messaggioda franz il 03/05/2012, 21:02

soloo42001 ha scritto:
Sono le spese ad essere intollerabili, e quindi anche le imposte per pagare quelle spese (che non danno certo i servizi svedesi o germanici ma fondi ai furbetti, corruzione, spesa clientelare e troppi funzionari pubblici.


L'intollerabilita` e` un concetto relativo.
Nel nostro caso la spesa e`intollerabile per due ordini di problemi:
1. le entrate troppo basse dovute all'evasione
2. l'inefficienza organizzativa della PA, oltre a una diffusa cultura dell'irresponabilita` dei dirigenti PA

1. L'intollerabilità della pressione fiscale è soggettiva, piu' che relativa.
Poi c'è chi si suicida e c'è chi evade. Diverse strategie di exit. Per sottrarsi alla intollerabilità.
Francamente tra le due la prima è peggio.
Siamo sempre li' (giustamente) a recriminare sul ricco banfone che non vuole pagare ma questo è solo 1 caso su mille, perché i 999 casi di evasione sono i piccoli che guadagnano poco e non possono (per necessità) vedersi portar via il 50%. Con quello che rimane morirebbero di fame. L'evasione in Italia coinvolge attivamente tra 7 ed 11 milioni di persone. Pochissimi sono ricchi. Non dico che non ci siano e che vadano colpiti. Dicco che il 99% delvolune e degli importiè stato da milioni di piccoli casia da poche migliaia di euro. Se guadagni 12'000 e paghi il dovuto, ne rimangono 6000 scarsi. Perché il grosso del prelievo è contributivo (proporzionale) e non fiscale (progressivo). In certi paesi (per esempio UK) esistono soglie minime di non imponibilità contributiva e pi una gradualità del prelievo, non aliquote fisse.
Ma l'intollerabilità è anche oggettiva, se pensi che la stragrande maggioranza dei paesi occidentali avanzati sta meglio e con una pressione fiscale inferiore (visto che la nostra è superiore alla media) ed aggravata dalla pessima qualità dei servizi in cambio.
2. L'inefficenza organizzativa è un problema reale e finisce per gonfiare gli organici e quindi la spesa pubblica ma appunto per questo risolverla vuol dire mandare a casa un mucchio di persone. Non tutti sono pronti a questo, pensando che anche sul problema delle mine anti-uomo, per fare un esempio, di fronte alla possibilità di chiusura del settore, i sindacati esprimavano come di rito le loro standard "perplessità per i livelli occupazionali".
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Re: Bossi si dimette

Messaggioda soloo42001 il 03/05/2012, 23:38

franz ha scritto:
soloo42001 ha scritto:
Sono le spese ad essere intollerabili, e quindi anche le imposte per pagare quelle spese (che non danno certo i servizi svedesi o germanici ma fondi ai furbetti, corruzione, spesa clientelare e troppi funzionari pubblici.


L'intollerabilita` e` un concetto relativo.
Nel nostro caso la spesa e`intollerabile per due ordini di problemi:
1. le entrate troppo basse dovute all'evasione
2. l'inefficienza organizzativa della PA, oltre a una diffusa cultura dell'irresponabilita` dei dirigenti PA

1. L'intollerabilità della pressione fiscale è soggettiva, piu' che relativa.
Poi c'è chi si suicida e c'è chi evade. Diverse strategie di exit. Per sottrarsi alla intollerabilità.
Francamente tra le due la prima è peggio.
Siamo sempre li' (giustamente) a recriminare sul ricco banfone che non vuole pagare ma questo è solo 1 caso su mille, perché i 999 casi di evasione sono i piccoli che guadagnano poco e non possono (per necessità) vedersi portar via il 50%. Con quello che rimane morirebbero di fame. L'evasione in Italia coinvolge attivamente tra 7 ed 11 milioni di persone. Pochissimi sono ricchi. Non dico che non ci siano e che vadano colpiti. Dicco che il 99% delvolune e degli importiè stato da milioni di piccoli casia da poche migliaia di euro. Se guadagni 12'000 e paghi il dovuto, ne rimangono 6000 scarsi. Perché il grosso del prelievo è contributivo (proporzionale) e non fiscale (progressivo). In certi paesi (per esempio UK) esistono soglie minime di non imponibilità contributiva e pi una gradualità del prelievo, non aliquote fisse.
Ma l'intollerabilità è anche oggettiva, se pensi che la stragrande maggioranza dei paesi occidentali avanzati sta meglio e con una pressione fiscale inferiore (visto che la nostra è superiore alla media) ed aggravata dalla pessima qualità dei servizi in cambio.
2. L'inefficenza organizzativa è un problema reale e finisce per gonfiare gli organici e quindi la spesa pubblica ma appunto per questo risolverla vuol dire mandare a casa un mucchio di persone. Non tutti sono pronti a questo, pensando che anche sul problema delle mine anti-uomo, per fare un esempio, di fronte alla possibilità di chiusura del settore, i sindacati esprimavano come di rito le loro standard "perplessità per i livelli occupazionali".



Intanto non capisco perche` "liberalmente" prendi le difese degli evasori che muoiono di fame, quando non lo fai dei dipendenti col sostituto d'imposta, che pure muoiono di fame.

Secondo e` una balla che gli evasori ricchi sono pochi. La maggiorparte sono molto benestanti. E lo sono proprio grazie all'evasione e a detrimento di quelli che hanno il sostituto d'imposta.

Terzo se non ci fossero i furbi, gli evasori, sarebbe anche possibile "trattare in modo diverso" i pochi che non possono pagare le tasse altrimenti faliscono, ma allora occorrerebbe prima abolire il sostituto d'imposta, consentendo pari trattamento anche ai dipendenti.

Quarto vai subito all'esito finale, i licenziamenti, perche` da liberale l'unica cosa che vedi sono i milioni di licenziamenti... a proposito di allucinazioni liberiste tatcheriane.
Non ti viene in mente che MOLTO PRIMA dei licenziamenti occorre disegnare la nuova PA?
E che il progetto di trasformazione richiederebbe anni, date le dimensioni della PA?
E che in anni i "licenziamenti" possono essere pianificati per evitare traumi?

Proprio non ci arriva la politica liberale ad applicare allo Stato le stesse tecniche di trasformazione che si applicano alle grandi multinazionali?

Pare di no.

Perche` purtroppo in Italia abbiamo i liberisti de' noantri, e non i liberali che dirigono le grandi aziende.


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Re: Bossi si dimette

Messaggioda franz il 04/05/2012, 10:18

soloo42001 ha scritto:Non ti viene in mente che MOLTO PRIMA dei licenziamenti occorre disegnare la nuova PA?
E che il progetto di trasformazione richiederebbe anni, date le dimensioni della PA?
E che in anni i "licenziamenti" possono essere pianificati per evitare traumi?

No. Ritengo che se in Germania per una licenza edilizia bastano 12 passaggi amministrativi e da noi ne servono 48 (sono numeri a caso, per intenderci, non sono molto lontani dalla realtà) , si possano eliminare fin da subito, senza attendere anni i passaggi superflui e destinare le persone a lavori piu' utili, dentro o fuori l'amministrazione e realizzando immediati risparmi di spesa e (conseguentemente) di imposte. Che servono a rilanciare l'economia privata.
Che poi si debba anche ridisegnare una nuova PA sono d'accordo e forse ci vorrà molto tempo, ma si fara à prima se sarà stata snellita di tanti lavoro inutili.
Che i licenziamenti vadano pianificati sono d'accordo e ritengo anzi che anche il publico impiego debba pagare gli ammortizzatori sociali cosi' che se qualcuno perde il lavoro avrà il sussidio di discoccupazione che è previsto nella riforma e non sarà dall'oggi al domani in mezzo ad una strada.
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Re: Bossi si dimette

Messaggioda soloo42001 il 04/05/2012, 10:25

Ci sono senz'altro dei casi dove qualche riforma puntuale immediata si puo` fare.
Ma se parliamo di riforme strutturali, perche` di questo vogliamo si occupi la politica e il governo Monti, il metodo scientifico impone analisi, disegno, soluzione, pianificazione, condivisione, comunicazione, realizzazione, monitoraggio e correzioni.

Quando l'hai mai visto fare tu in Italia?

Nel pubblico e nel privato.

Io MAI.

Ciao.

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Re: Bossi si dimette

Messaggioda franz il 04/05/2012, 10:33

soloo42001 ha scritto:Ci sono senz'altro dei casi dove qualche riforma puntuale immediata si puo` fare.
Ma se parliamo di riforme strutturali, perche` di questo vogliamo si occupi la politica e il governo Monti, il metodo scientifico impone analisi, disegno, soluzione, pianificazione, condivisione, comunicazione, realizzazione, monitoraggio e correzioni.

Quando l'hai mai visto fare tu in Italia?

Nel pubblico e nel privato.

Nel pubblico raramente ma un po' l'ho visto fare (in un grosso comune del nord).
Nel privato si, moto piu' di frequente.
All'estero ho visto lavorare solo in questo modo.
Quindi so che si puo' fare ed il fatto che fino ad ora in Italia non sia stato così non è una scusa per non cambiare.
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Re: Bossi si dimette

Messaggioda soloo42001 il 04/05/2012, 10:59

Quindi so che si puo' fare ed il fatto che fino ad ora in Italia non sia stato così non è una scusa per non cambiare.


Scrivilo a Monti, allora.
Vediamo se i nuovi commissari lavoreranno con metodo scientifico.
O se invece faranno ammuina impantanandosi come al solito.

Ciao.

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