lucameni ha scritto:Veramente chi vede solo due colori (e non 3) non mi pare siano i cosiddetti "liberali" che ammettiamo essere una minoranza in Italia.
O con i "neri" o con i "rossi" chi lo dice?
Poi posso ammettere e ammetto che ad oggi un centrosinistra con dentro una sinistra più radicale (non quella più nostalgica) può essere meno peggio dell'attuale centrodestra; ma non si viaggia certo su alleanze strepitose tali da essere prese ad esempio.
C'è una logica del meno peggio che regge fino ad un certo punto.
E quando si ha che fare con persone che vedono in ogni dove loschi liberali assimilati ai berlusconiani (proprio non ce la fate a fare un minimo di differenze, tanto complicato?) la convivenza in un'alleanza tra culture politiche diverse, già complicata, diventa insopportabile.
Un tale manicheismo applicato alle culture politiche, che non ammette differenze tra sinistra e sinistra, o tra destra e destra, davvero non so se sia frutto di mera ignoranza o di un'ideologia che tutto annebbia. Non lo so davvero.
Il fatto che si soffra anche solo all'idea di un'alleanza a sinistra e` segno di un pericoloso assolutismo politico.
O sei come me, o io soffro.
E invece non puo` essere cosi`.
E` del tutto normale che si collabori con "gli uomini di buona volonta`" indipendentemente dal loro colore politico.
Pero` cosi` come non si puo` pensare siano "uomini di buona volonta`" certi elementi dei centri sociali, allo stesso modo non si puo` portare a esempio di buona volonta` gente tipo Sacconi, Brunetta, Marcegaglia.
E` la buona volonta` che un certo mondo liberista stenta a riconoscere a sinistra, a qualunque sinistra, mentre la riconosce ai tipi piu` beceri che fuoriescono dal turpidume padano.
E` rosso, dunque vado col nero: e` tutta qua l'elaborazione politica liberale.
Dai tempi del duce a oggi.
Naturalmente a volte accade lo stesso fenomeno anche da sinistra, e io ammetto di essere volutamente provocatorio.
Ma facendolo favorisco l'emergere l'abisso che esiste fra il preteso pensiero liberale e la irrazionale e totale cecita` politica liberista (motivata alla fine col solito colore rosso).
Lo ripeto, quando vedro` un vero politico liberale che A FRONTE DELLA CATASTROFE trova del tutto normale ricostruire per lungo tempo fianco a fianco con la sinistra, allora cessero` di parlare di liberismo.
A Tabacci ad esempio, piu` volte ho attestato la mia stima, anche personalmente.
Purtroppo come CSX dobbiamo infine prendere atto dell'estrema immaturita` e attitudine negativa al governo dell'area centrista.
La stessa solitamente imputata alla "sinistra massimalista".
Alla fine gli estremi si toccano: i "mai coi comunisti" e quelli che "non vogliono morire democristiani".
Ciao.
soloo42001