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Commissione di vigilanza RAI - lotta giusta o tra bande?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Villari: seguo l'esempio dei vecchi padri democristiani

Messaggioda ainos2 il 17/11/2008, 19:49

Jogging e confidenze agli amici del circolo del tennis nella domenica "speciale" di Villari
Il neo-presidente della Commissione Rai: seguo l'esempio dei vecchi padri democristiani[/f_sfondo]
]"La Finocchiaro mi fece la profezia
ora sono l'uomo cerniera e resisto"
:o

Cosa vorrebe dire secondo voi questo sottotitolino??
che la nostra "cara" Fionocchiaro ha le visioni o che ci ha messo la manona?
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Re: Commissione di vigilanza RAI - lotta giusta o tra bande?

Messaggioda pinopic1 il 17/11/2008, 22:16

borghinolivorno ha scritto:Mai visto riformisti moderati, non è detto che i moderati siano conservatori, purtroppo oggi i conservatori intendono sviluppare il loro ruolo con "false" riforme (nel senso di non progressione sociale che determinano).
In quantoi ai rivoluzionari (o radicali che siano) occorrerebbe aprire una discussione se siano riformisti o conservatori.......ma occorrerebbe una discussione ad hoc.
In quanto ai toni verbali...la lista non è un luogo di comizi,.Per chi li intende fare non è un problema, perchè nessuno puo' attentare alla loro libera espressione. E' sempre da preferirsi una dialettica vivace ma che non ricorre a slogan (e per favore lasciamo da parte Salvemini e Giolitti, e parliamo di Veltroni e Berlusconi cosi' si capisce meglio).
A presto Paolo Borghi Livorno


Mi fa piacere che almeno tu non confonda il concetto di "riformista" con quello di "moderato". Per un momento lo avevo pensato leggendo la tua reazione al forumista che aveva usato l'espressione "traditori" a proposito dei due membri della commissione che hanno votato con il CD per Villari (ma uno dei due potrebbe essere lo stesso Villari). Con tutto quello che di malevolo può far venire in mente la vicenda, l'espressione traditori mi sembra per lo meno abbastanza prudente.

Comunque ne possiamo approfittare per ribadire che le riforme non sono cose da moderati. Toccano interessi costituiti, posizioni di rendita, privilegi corporativi, antiche abitudini, anche nostre di noi di CS. Dividono, provocano reazioni forti. E' difficile che vadano bene agli uni ma anche agli altri.
"Un governo così grande da darti tutto quello che vuoi è anche abbastanza grande da toglierti tutto quello che hai" (Chiunque l'abbia detto per primo)
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Re: Commissione di vigilanza RAI - lotta giusta o tra bande?

Messaggioda pierodm il 17/11/2008, 22:59

Come si vede dal dibattito in questo stesso forum, comunque la giri la carota finisce là dove l'ortolano non vorrebbe mai che finisse.
O la sinistra accetta Villari (carota numero uno), o lo sega e ci fa una figura autoritaria (carota numero due), o ridiscute un candidato gradito al PDL (carota numero tre), o alza un polverone ancora più incasinato di quello attuale e ci fa la figura di chi vuole intignare a tutti i costi (carota quattro): il che era esattamente quello che il PDL voleva, e che con questo sistema aveva tranquillamente la possibiltà di ottenere.

Per quelli che vogliono sempre una contro-proposta costruttiva, dico che la soluzione sarebbe quella - dato il sistema pseudo-bipolare in atto - di rendere automatica la nomina della composizione e della presidenza delle commissioni: cioè non a votazione, ma per designazione diretta di maggioranza o opposizione.

Con questo sistema la maggioranza - anche nel migliore dei casi, che non è questo caso presente - tende o si può ragionevolemnte sospettare che tenda a fare da asso pigliatutto, o di giocare con le regole come il gatto col topo, per mettere in difficoltà l'opposizione o qualunque istituzione di garanzia che dia fastidio.
Non è un'illazione pessimistica, ma un principio di elementare cautela che vale perfino nelle più semplici società commerciali, che non concedono una libertà illimitata nemmeno a chi detiene la maggioranza delle quote o all'amministratore unico.
Un principio che vale anche in quei sistemi socio-politici che rispettano l'etica del gentlemen's agreement e che hanno un'opinione pubblica capace di far dimettere un politico, quando viene sorpreso a non rispettare le regole, anche quelle non scritte.
In un paese come il nostro si sarebbe dovuto ben studiare l'applicazione di questo principio ancora prima di cominciare a raccogliere le firme del referendum sul maggioritario, o di convocare la prima riunione per mandare avanti il progetto bipolare.
Chi semina vento, raccoglie tempesta, dice l'adagio. Abbiamo adesso la situazione che non era difficile prevedere, ma che nessuno ha fatto niente per prevenire.
Sul piano politico serio, è questa inazione, questa cecità e impotenza "progettuale" a dover scandalizzare, non la misera faccenda della commissione di viglianza, che è davvero marginale, e vale al massimo come conferma.
pierodm
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Re: Commissione di vigilanza RAI - lotta giusta o tra bande?

Messaggioda borghinolivorno il 18/11/2008, 0:32

pinopic1 ha scritto:

Comunque ne possiamo approfittare per ribadire che le riforme non sono cose da moderati. Toccano interessi costituiti, posizioni di rendita, privilegi corporativi, antiche abitudini, anche nostre di noi di CS. Dividono, provocano reazioni forti. E' difficile che vadano bene agli uni ma anche agli altri.


Le riforme che fanno avanzare diritti e opportunità, non sono cose da conservatori e da moderati. Toccano interessi ecc., infatti il punto da chiarire con i riformisti della sinistra è sempre quello di sapere contro cosa e chi vengono fatte le riforme, e con quale obbiettivo di riforma sociale.
E' evidente che le riforme che fanno tutti contenti o non cambiano un bel nulla,e le riforme che non ci cimentano sul nodi ricchi-poveri e inclusi-esclusisi possono chiamarsi riforme non riforme....addirittura prodotto del trasformismo che ammazza questo paese.
a presto paolo borghi livorno
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Re: Commissione di vigilanza RAI - lotta giusta o tra bande?

Messaggioda pinopic1 il 18/11/2008, 12:42

borghinolivorno ha scritto:
pinopic1 ha scritto:

Comunque ne possiamo approfittare per ribadire che le riforme non sono cose da moderati. Toccano interessi costituiti, posizioni di rendita, privilegi corporativi, antiche abitudini, anche nostre di noi di CS. Dividono, provocano reazioni forti. E' difficile che vadano bene agli uni ma anche agli altri.


Le riforme che fanno avanzare diritti e opportunità, non sono cose da conservatori e da moderati. Toccano interessi ecc., infatti il punto da chiarire con i riformisti della sinistra è sempre quello di sapere contro cosa e chi vengono fatte le riforme, e con quale obbiettivo di riforma sociale.
E' evidente che le riforme che fanno tutti contenti o non cambiano un bel nulla,e le riforme che non ci cimentano sul nodi ricchi-poveri e inclusi-esclusisi possono chiamarsi riforme non riforme....addirittura prodotto del trasformismo che ammazza questo paese.
a presto paolo borghi livorno


Per questo quando si dice "siamo riformisti" bisognerebbe aggiungere qualche aggettivo, comunque qualche parola, che serva a chiarire che riformisti siamo.
Quindi bisogna avere il coraggio di definire le riforme da fare in maniera chiara, di farne la ragione sociale del PD e di farle conoscere e spiegarle ai cittadini.
Avendo chiaro il concetto che sono cosa diversa dalle "cose da fare nei primi cento giorni".
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Re: Commissione di vigilanza RAI - lotta giusta o tra bande?

Messaggioda Paolo65 il 18/11/2008, 13:17

Questa vicenda se non è il colpo fatale per Veltroni,poco ci manca.

Aveva già perso la leadership nei mesi passati e questo "ammutinamento",pergiunta nel pieno rispetto delle regole formali, ha ulteriormente incrinato la sua autorevolezza.

E' da poco online il passo indietro di Orlando,il quale doveva farlo 3 mesi fa, e lascia il cerino nelle mani del PD, che dovrebbe spiegarci a questo punto perchè non lasciare Villari al suo posto.

Insomma, se la DX in questa vicenda è stata cinica oltremisura, il PD e Veltroni stanno pagando un prezzo politico immenso, dimostrando se ancora ce ne fosse bisogno, che oggi come oggi non potrebbe governare il paese,mancando sia di un progetto che di un leader all'altezza.

Veltroni dovrebbe aprire alle primarie e non aspettare il voto europeo: vivacchiare per alcuni mesi per poi dover rassegnare le dimissioni il giorno dopo, è solo una perdita di tempo.

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Re: Commissione di vigilanza RAI - lotta giusta o tra bande?

Messaggioda pinopic1 il 18/11/2008, 15:08

Uno molto malpensante potrebbe malpensare che il CD, ovvero Berlusconi, puntasse su Villari fin dall'inizio. Ad ofgni modo la vicenda non aggiunge molto a quanto già noto a chi non vuole chiudere gli occhi. La democrazia in questo paese non ha più neanche le forme della democrazia.
Intanto il nostro premier eletto insieme alla sua maggioranza fa cucù alla Merkel a testimonianza dell'alto livello intellettuale suo e della serietà della nostra politica estera.
Però al popolo dei sondaggi continua a piacere e siccome i sondaggi sono l'unico surrogato della democrazia di cui disponiamo dobbiamo essere contenti così.
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Re: Commissione di vigilanza RAI - lotta giusta o tra bande?

Messaggioda Paolo65 il 18/11/2008, 15:35

Questa storia non peggiora il concetto,formale o meno, della nostra democrazia.

Anche quando per 6 mesi si lascia una carica come quella del presidente di vigilanza vuota,non è una bella pagina per la democrazia.

La DX si è chiusa su Orlando ma l'IDV ed il PD si sono ostinati oltre misura su quel nome.

Ai contendenti quanto importava veramente che quella poltrona fosse vuota???

Il PD va da Napolitano,ma per dirgli cosa? Pare un partito di piagnoni che siccome è incapace di difendersi, va sotto le gonne della mamma. Non ricordano poi che Villari è uno di loro?

I sondaggi non sostituiscono la democrazie,ma gli italiani una cosa l'hanno capita: oggi il PD ed il CS non hanno credito nè autorevolezza per governare, e ritengono che sia meglio avere una DX forte anche se non il massimo della vita, che un CS come quello che appare da 3 anni davanti ai loro occhi.

Per governare un paese, la prima cosa che deve dimostrare una forza politica è l'impressione che si abbia la forza per farlo.

Questa DX non mi piace ma questa impressione la da,il CS ed il PD no.

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Re: Commissione di vigilanza RAI - lotta giusta o tra bande?

Messaggioda pagheca il 18/11/2008, 15:39

Questa vicenda non sara' il colpo fatale - purtroppo - per nessuno perche' la questione e' comunque secondaria. Nessuno verrebbe toccato dalla presenza di Orlando e Villari in Commissione. I salari rimarrebbero scarsi, la gente continuerebbe a lamentarsi per le tasse, per la sanita', dei sindacati, del traffico, dei pidocchi a scuola e degli "zingari". Ma cosa volete che gliene importi ai cittadini in un paese in cui le istituzioni sono maltrattate tutti i giorni da anni e molto piu' pesantemente?

Preoccupiamoci piuttosto della lezione principale per noi, per noi all'opposizione intendo. E questa e' che quando si fanno pasticci diventa impossibile sanarli.

Prima di dibattere di democrazia, andare a piagnucolare dal Presidente della Repubblica, e discutere della presunta arroganza del PdL, vorrei ricordare che:

1) alcuni del PD non hanno votato per Orlando
2) sono state fatte 42 votazioni (mi sembra) andate a vuoto. Roba Kafkiana per una questione del genere
3) il candidato non era certo un esperto di informazione e diritto
4) Villari e' un candidato dell'opposizione, non del PdL
5) la commissione vigilanza RAI per la gente e' una penosa pantomina necessaria per piazzare qualcuno a discutere di aria.

A questo punto, mescolate bene il tutto e provate a spiegare alla gente che la colpa e' di Berlusconi e del PdL, che c'erano questioni di principio dietro molto importanti, che tutto quello che si poteva fare e' stato fatto. Non e' facile dire agli elettori che pur essendo il candidato in forza al PD ci sono questioni fondamentali per cui non si puo' chiudere la vicenda e occuparsi d'altro. Alla "gente" non gliene puo' fregare di meno di queste questioni, e debbo dire che sincereamente ha pure ragione. Il Paese sembra sbattersi solo per questioni tutto sommato secondarie, dagli scherzetti da avanspettacolo del Presidente del Consiglio, della diatriba eutanasia si/no che riguarda un singolo caso di malato terminale, mentre il resto del mondo pensa in grande, affronta crisi importanti, corre. La reazione dell'elettorato e' di rafforzare la convinzione che e' tutto uguale, che le priorita' sono messe a caposotto e che non se ne uscira' mai tranne per intercessione di qualcuno che sa come fare le cose (Berlusconi Silvio).

Il problema di fondo non e' che l'Italia non e' un paese normale, e' che e' un paese secondario scambiato da chi ci vive nell'ombelico del mondo a causa del suo passato storico-artistico, degli ottimi ristoranti e di qualche campo in cui e' stato leader in un passato recente (automobili, piastrelle, occhiali, mobili, vestiti di lusso e macchinari per l'industria).

Il PD e quei quattro gatti che lo circondano (radicali, IdV, UdC) sono in questa legislatura la pantomima di partiti normali che si sbattono solo per mantenere inalterato il gioco delle poltrone (tu ti becchi la vigilanza, a lui ci pensiamo dopo, a quello pure).

A questo punto mi spiace veramente di avere votato PD. Non per questa piccola cosa, ma perche' questa piccola cosa dimostra che questi 1) sono inetti, 2) si scaldano solo per le poltrone e 3) sono sorretti da una minoranza di elettorato confuso, che non e' piu' in grado di capire nemmeno cosa conta e cosa e' secondario.

Siccome credo comunque che votare si debba, e sempre per il meno peggio, mi chiedo che faro' la prossima volta. A Gennaio comunque chiedo la naturalizzzazione in UK. Sara' un caso ma ho incontrato in 3 giorni 3 amici italiani che hanno pensato, indipendentemente, di fare la stessa cosa in questo periodo.

saluti
pagheca
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Re: Commissione di vigilanza RAI - lotta giusta o tra bande?

Messaggioda pinopic1 il 18/11/2008, 15:55

Siamo al solito ritornello: "visto che siamo impotenti piangiamoci addosso; diciamo che è colpa nostra così ci consoliamo. E diciamo anche che la commissione non serve a niente". E già che ci siamo ricorriamo al tradizionale e sempre valido "Ben altri sono i problemi" oppure al gettonatissimo "la gente non ci mangia con la commissione di vigilanza".

Tanto inutile la commissione che il CD per 40 e passa sedute ha rifiutato il nome proposto dall'opposizione e oggi si sta sperticando di lodi per Villari.
Alla ggente in effetti non gliene frega niente di tantissime altre cose che hanno a che fare con la pratica della democrazia.
Tutto quello che hai scritto, Pagheca, coincide con quello che era negli anni 50 il pensiero politico di un partito che si chiamava MSI e di un altro che si chiamava Uomo Qualunque. Ma anche con una pubblicazione anni 30 reperibile in rete dal titolo "Nel segno del littorio" nel quale si spiega perché gli italiani, la ggggente d'Italia, era stufa della democrazia e sentiva il bisogno di un ordine nuovo.
Cercare, in rete, per credere.
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