La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Mediazione di Bersani sull'articolo 18

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Mediazione di Bersani sull'articolo 18

Messaggioda lucameni il 18/04/2012, 13:02

Ecco si impara sempre qualcosa di nuovo. Onestamente della Fiom non sapevo.
Quindi penso e spero che avrò lumi in merito al nuovo liberismo presente a Cuba.
Fino ad ora pensavo fosse un regime, forse non totalitario, ma sicuramente autoritario, ad economia pianificata.
Da dove spunti il pericolo liberista per una Cuba che ancora non conosce la democrazia ancora mi sfugge.
Ma sicuramente mi darete dritte.
Grazie.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
lucameni
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1679
Iscritto il: 22/06/2008, 1:36

Re: Mediazione di Bersani sull'articolo 18

Messaggioda soloo42001 il 18/04/2012, 13:07

Esatto la distorsione storica e la superficialità, soprattutto quando valgono ad etichettare il prossimo, danno molto fastidio. E ancora voglio capire di Cuba.


Dunque sei d'accordo di evitare di etichettare il prossimo come inguaribile comunista quando difende la FIOM, giusto?

Riguardo Cuba.

Sono decenni che il modello economico comunista e` in crisi nera.
Di sicuro il comunismo non ha portato alcun paradiso socialista.
Appena Castro muore Cuba diventa come il Gabon.
I dirigenti comunisti di oggi diventeranno d'improvviso "liberali per il mercato".
Ovviamente i "liberisti de' noantri" stanno li alla finestra pronti ad "investire" (ovvero a sfruttare a loro vantaggio la disgrazia dei cubani).
A una transizione ordinata verso un modello socialdemocratico non ci pensa nessuno.
A Cuba stiamo dunque per assistere al trionfo liberista dopo la parentesi comunista.

Ciao.

soloo42001

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

L’isola di Cuba sta vivendo giorni storici, in contemporanea alla celebrazione del VI Congresso del Partito Comunista Cubano che ha sancito l’addio ufficiale dalla scena politica del leader maximo Fidel Castro, al potere dal 1959 al 2006, come Capo dello Stato, e segretario del partito comunista fino ad oggi. Già nel 2006, a causa della malattia che lo costrinse per mesi a stare al letto, Fidel Castro si era progressivamente ritirato dalla scena pubblica, ma con oggi abbandona anche il suo ruolo ufficiale di capo del partito, ovattato dai mille delegati, che gli hanno tributato un applauso infinito. Il potere passa del tutto nelle mani del fratello Raoul, 79 anni, che ha combattutto con lui la revolucion del 1959.

Adesso si parla con insistenza di riforme perché, come ha ammesso lo stesso Fidel qualche mese fa in un’intervista a un giornale straniero, “il comunismo non funziona ormai neanche a Cuba”, sottolineando quasi in modo plateale e clamoroso come l’isola non riesca a svilupparsi sulla base dei principi del socialismo.

E dopo la caduta del muro di Berlino, con il venire meno dei fondi sovietici che assicuravano la crescita dell’isola, Cuba si trova in grandi difficoltà economiche, a cui gli stessi dirigenti di partito hanno tentato di mettere una pezza, ricorrendo ai meccanismi del libero mercato, pur senza ammetterlo e senza mai mettere in pubblico in dubbio la verità del comunismo ideologico e dogmatico. Si cerca, ora, di lanciare un programma di concessione delle terre fertili ai contadini, attraverso una sorta di usufrutto decennale, che di fatto lascierebbe la proprietà nelle mani dello stato, ma consentirebbe ai contadini di usufruirne come fosse di loro proprietà, con i benefici che se ne trarrebbero in termini di crescita della produttività.

Il programma di riforme prevede anche la concessione di centinaia di migliaia di licenze per tutti i settori dell’economia, al fine di creare una classe di lavoratori autonomi e liberi professionisti che vivacizzerebbe l’economia, anche in vista del dimagrimento di circa 400 mila dipendenti pubblici che lo stato cubano non riuscirebbe più a sostentare e dovrebbe così, in parte, licenziare.

Il modello di ispirazione parrebbe essere la Cina, ma qui nessuno del partito vuole sentire parlare di liberismo o capitalismo. Non lo permetterà Raoul, che ha già garantito che ogni riforma avrà l’obiettivo di salvaguardare i principi del sistema socialista. Lo stato continuerà ad essere imperante nella vita delle persone, ma si studia il modo di salvare la faccia, introducendo qualche meccanismo di libero mercato, di cui Cuba ha disperato bisogno per crescere.
soloo42001
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 194
Iscritto il: 22/03/2012, 17:41

Re: Mediazione di Bersani sull'articolo 18

Messaggioda lucameni il 18/04/2012, 13:35

Chi sostiene la Fiom, almeno in certe sue prese di posizione, non necessariamente è un comunista. Come chi la critica non necessariamente è un berlusconiano più o meno recondito.
Si dovrebbe ragionare su quanto viene sostenuto in concreto. Il resto mi interessa decisamente meno.
Quindi?
Cuba è uno stato dittatoriale ad economia pianificata. Almeno su questo credo molti - non tutti - l'abbiano capito.
Il sistema non funziona, vive di una repressione non più sostenibile, anche se spesso in Occidente giustificata ed edulcorata anche grazie alla disinformatia di regime: e stanno tentando di salvare il salvabile mettendo in piedi qualcosa che sappia di mercato e libera iniziativa privata che non sia quel "nero" oggi esistente. Dicesi lavoretti e lavoracci per sbarcare il lunario.
Poi è verissimo che in molti paesi già comunisti la transizione ad altro regime è stata traumatica e spesso - si veda la Russia - il passaggio è stato ad un turbocapitalismo, magari in mano ad ex papaveri del regime.
Ma una cosa è la necessità di democrazia e di mercato, altro è pensare di avere un occhio di riguardo verso un regime appunto dittatoriale e ad economia pianificata paventando l'arrivo dei "liberisti".
Su questo legittimo chiedere conto, tanto più se nella nostra Italia ci si riempie la bocca di "libertà", "democrazia", "libera informazione" e quant'altro.
Coerenza democratica vuole che ci si possa pure preoccupare di una fine come quella avvenuta in Russia, paese peraltro del tutto peculiare, ma che non si auspichi la tenuta dell'attuale regime paventando chissà quale svolta liberista.
Altrimenti dovremmo tutti essere dispiaciuti che i regimi del "socialismo reale" siano caduti.
E su questo "non ci sto" (cit.)
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
lucameni
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1679
Iscritto il: 22/06/2008, 1:36

Re: Mediazione di Bersani sull'articolo 18

Messaggioda soloo42001 il 18/04/2012, 13:48

Ma che non si auspichi la tenuta dell'attuale regime paventando chissà quale svolta liberista.
Altrimenti dovremmo tutti essere dispiaciuti che i regimi del "socialismo reale" siano caduti.


Vedo che la distorsione e la superficialita` sono invincibili.

Accusi chissa` chi di "difendere il dittatore", quando al massimo in questo thread si e` parlato di ideologia liberista egemone che si diffonde persino a Cuba senza minimamente giustificare o difendere alcun dittatore o regime attuale.

Questo, Luca, e` il tipico atteggiamento connaturato nei "liberisti de' noantri" (che non esistono).
Che appena non la pensi come loro ti sbattono al fronte dei loro nemici comunisti.

Poi non lamentarti se qualcuno usa le stesse (vituperabili) armi dialettiche contro.

La cosa brutta e` che questo modo di porsi poi fa saltare tavoli, riforme, soluzioni politiche.
Ma tant'e`.
Se hanno votato il Duce, figurati se capiscono come porsi nei confronti di chi non la pensa come loro.

Ciao.

soloo42001
soloo42001
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 194
Iscritto il: 22/03/2012, 17:41

Re: Mediazione di Bersani sull'articolo 18

Messaggioda flaviomob il 18/04/2012, 14:08

Il 25 aprile e la giovane attivista comunista

Le dico: Chi meglio di te può raccontare un episodio di lotta partigiana? Il 25 aprile ha bisogno di storie vere. Mi dice: Va bene, ma non voglio, e me lo devi promettere, che compaia il mio nome. Te lo prometto, rispondo.Io non dico mai Ho fatto la Resistenza. Io dico sempre: Abbiamo fatto la Resistenza, precisa ancora lei, la vecchia partigiana comunista.

Primavera del 1944. La vecchia partigiana comunista è una giovane attivista comunista. Bella. Ha letto libri proibiti. Ha la tessera del Pci, presa nel1943. Ha coraggio, soprattutto.Ma non è l’unica ad averne. E poi. Per le donne è più facile fare attivismo politico. I fascisti le ritengono inoffensive, e prestano attenzione solo agli uomini; così per loro è più facile far girare il materiale della propaganda o passare i posti di blocco. Un giorno di maggio a Vercelli si viene a sapere che quattro giovani, renitenti alle leva, sono stati condotti dal carcere in questura; dalla questura – è già successo – verranno condotti al camposanto per essere fucilati. In una fabbrica, si chiama Setvis e produce oggetti di plastica, una decina di donne, coordinate dalla giovane attivista comunista, decide di sfidare le autorità. Scioperando. Si rischia grosso a scioperare. Ti possono licenziare, picchiare, imprigionare, interrogare, magari mettere al muro.

Il terribile prefetto Morsero (che verrà fucilato dai partigiani) incute una paura bestia, basta pronunciare il suo nome, “Morsero”, e vengono in mente il camposanto e le esecuzioni. Il gruppetto di donne, però, è deciso. Raggiunge un’altra fabbrica, la Roy, che produce cartoni, entra dentro e alle operaie al lavoro viene spiegato di quei ragazzi, che possono essere fucilati, da un momento all’altro. Anche alla Roy il lavoro si ferma. E le donne, in strada, si dirigono verso un’altra fabbrica, la Faini, dove si fanno tessuti. Aderiscono allo sciopero anche qui. Il gruppo s’ingrossa. Ma non basta. E si dirige verso la quarta fabbrica, la Sambonet (posateria pregiata). Qui non serve entrare per spiegare: ci ha già pensato un’altra giovane attivista comunista (Maria Scarparo). E le donne della Sambonet scendono in strada a raggiungere le altre. Ma arriva anche la polizia. E un carro armato.

A dirigere il traffico c’è un maresciallo fascistissimo.Sa chi è stato a organizzare lo sciopero: la giovane attivista comunista.La guarda in faccia e le domanda: Perché questa cagnara? Perché siamo stanche di vedere i nostri ragazzi che vengono fucilati.Hai ragione, dice il maresciallo, che aggiunge: Ma dimmi, faresti la stessa cosa se i sei ragazzi fossero fascisti? No, dice lei. Arrestatela, dice lui. C’è silenzio, paura.La messa è finita torniamo a lavorare con la coda in mezzo alle gambe?, pensano le operaie scese in strada. Mentre i poliziotti si avvicinano alla giovane attivista, una voce (una donna tra le tante) dice: Donne, non lasciamo che portino via questa ragazza. (Lo dice in dialetto: Donne, lasuma nen purtè via sa mata).Il silenzio di prima è diventato trambusto, confusione, la giovane attivista rossa si ritrova in bicicletta, che pedala lontano, mentre le donne fanno scudo e impediscono ai poliziotti di rincorrerla.

E infine: una commissione di donne chiede di essere ricevuta dal prefetto Michele Morsero. Che acconsente. Che le sta ad ascoltare, stavolta. Che stupisce tutta la città perché dà l’ordine di non fucilare i quattro ragazzi.

La vecchia partigiana ha finito. Mi ripete la frase che le ha salvato la vita. Donne, lasuma nen purtè via sa mata. Dice: Mi sembra di risentirla, quella voce.


http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04 ... ta/205252/


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: Mediazione di Bersani sull'articolo 18

Messaggioda franz il 18/04/2012, 14:33

lucameni ha scritto:Chi sostiene la Fiom, almeno in certe sue prese di posizione, non necessariamente è un comunista. Come chi la critica non necessariamente è un berlusconiano più o meno recondito.

Verissimo, eppure sappiamo che comunisti e berlusconiani esistono, forse in misura anche maggiore di quanto immaginino i piu' pessimisti. Come uscirne? Di solito il troppo stroppia e quindi quando Berlusconi tacitava di "comunisti" chiunque (da Rutelli e anche Casini, se non ricordo male) era inizialmente fastodioso ed insultante, per poi diventare con l'eccessiva ripetizione ridicolo e macchiettistico. Cosi', come a lungo andare questa continua litania sui liberisti dietro ogni angolo (anche dietro il fascismo e cuba) finsce con seguire lo stesso percorso: da fatidioso insulto all'intelligenza al ridicolo piu' spassoso. Come già detto in precedenza, se ne esce rinunciando alle facili etichette, buttate li' tanto per marcare il territiorio e rimanendo nell'analisi concreta (in cui sia chiaro che fascisti, comunisti, berlusconiani, conservatori, corporativisti, progressisti, cattolici, cobertisti, laici, socialisti, liberali esistono, alcuni anche con prefissi tipo con ex- post- para- e neo- ;) ed hanno posizioni sia in campi etico che in campo politico, culturale ed economico.
Quello che appare distorsivo è un atteggiamento per cui tutti sembrano comunisti o liberisti, non uno in cui ogni tanto, quando serve, una particolare politica viene identificata come quello che appare essere a chi scrive.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Mediazione di Bersani sull'articolo 18

Messaggioda soloo42001 il 18/04/2012, 15:15

Come uscirne? Di solito il troppo stroppia e quindi quando Berlusconi tacitava di "comunisti" chiunque (da Rutelli e anche Casini, se non ricordo male) era inizialmente fastodioso ed insultante, per poi diventare con l'eccessiva ripetizione ridicolo e macchiettistico.


Queste sono banalizzazioni, ovvieta`.

Se ne esce in un solo modo: rispettando TUTTI.
ANCHE I COMUNISTI E LA FIOM.
Altro che escluderli dai tavoli e dai contratti.

Se non lo si fa, nessuno puo` chiedere rispetto a nessun altro.

Cosi` e` la vita.
Cosi` funzionano gli uomini.
I liberali fra noi dovrebbero capirlo, invece di cedere a certe sirene.

Ciao.

soloo42001
soloo42001
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 194
Iscritto il: 22/03/2012, 17:41

Re: Mediazione di Bersani sull'articolo 18

Messaggioda matthelm il 18/04/2012, 16:00

soloo42001 ha scritto:Se ne esce in un solo modo: rispettando TUTTI.
ANCHE I COMUNISTI E LA FIOM.
Altro che escluderli dai tavoli e dai contratti.


Lo so che non servirà a nulla ma tanto fa lo stesso.
L'art. 19 dello Statuto dei lavoratori, così come modificato in un referendum, è di una rara chiarezza e semplicità: possono costituire Rsa solo i sindacati firmatari di contratti applicati nell'unità produttiva. Quindi: niente firma, niente delegati (che non significa impossibilità di iscriversi al sindacato o fare attività).
E' difficile censurarlo sotto il profilo della legittimità. Eppure, oggi, alla Fiom non va più bene ciò che aveva preteso.
M si sa che la Fiom difende l'interesse dei (suoi) lavoratori. CHIUSO.
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
Avatar utente
matthelm
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1830
Iscritto il: 23/05/2008, 18:10

Re: Mediazione di Bersani sull'articolo 18

Messaggioda soloo42001 il 18/04/2012, 16:20

L'art. 19 dello Statuto dei lavoratori, così come modificato in un referendum, è di una rara chiarezza e semplicità: possono costituire Rsa solo i sindacati firmatari di contratti applicati nell'unità produttiva.


Tanto ineccepibile formalmente e` l'articolo.
Quanto cinicamente e` stato utilizzato per escludere i sindacati scomodi.

Tradotto, difendi gente che ha usato un articolo volto a evitare il proliferare di sindacati che non rappresentano nessuno, per escludere il maggiore sindacato italiano.
Siamo al livello di Paperone che non paga Paperino perche` la clausola contrattuale glielo consente.

E tutto questo e` pure successo col consenso degli altri due sindacati.
Roba da matti.

Forse non volevi, ma l'esempio mostrato dimostra come persino ad alti livelli l'imprenditoria italiana sia malata di liberismo cialtrone.
Altro che etica liberale.

Ciao.

soloo42001
soloo42001
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 194
Iscritto il: 22/03/2012, 17:41

Re: Mediazione di Bersani sull'articolo 18

Messaggioda franz il 18/04/2012, 16:23

soloo42001 ha scritto:ANCHE I COMUNISTI E LA FIOM.
Altro che escluderli dai tavoli e dai contratti.

A me pare che la FIOM si sia esclusa da sola (con FIAT).
Cosa pienamente legittima, perché se non accetti una trattativa, ti tiri fuori.

Poi con il governo sull'art 18 la FIOM non c'entra ma sono stati concocati tutti i sindacati nazionali, CGIL compresa, non quello di categoria, chiarendo che nessuno ha comunque diritto di veto.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

PrecedenteProssimo

Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 38 ospiti