Stefano'62 ha scritto:Io ho studiato economia,e nei testi di storia economica questa cosa non c'è scritta,è un adagio inventato di sana pianta dall'osservazione dello stalinismo.
Quindi la
dittatura del proletariato è un'invenzione dei cattivi liberisti, messa in bocca a marx ed engels ?
http://it.wikipedia.org/wiki/Dittatura_del_proletariatoA me non pare che sia cosi' e oggi, per definizione, il comunismo è quello marxista, messo in partica da lenin, stalin, mao ed altri.
Anche perché prima di marx non esisteva nemmeno il termine "comunismo"
Il fatto che qualcuno possa individuare (o credere di individuare a torto o ragione) elementi di economia comunista in alcune società primitive non dà alcuna forza al comunismo, visto che per fortuna viviamo nel 2010 e che nel mondo primitivo avvenivano sia efferatezze cosiderate normali ed ora indegne (come lo schiavismo ed il cannibalismo). A proposito, se nel mondo romano lo schiavo apparteneva al suo padrone (un privato, una famiglia) nelle società piu' primitive come quelle precolombiane apparteneva al villaggio che lo aveva conquistato vincendolo in battaglia. Visto che allora lo schiavo era di fatto la principale fonte di manodopera gratuita (gratis a parte il sostentamento di vitto ed alloggio, che veniva ricuperato in occasione del pasto finale) possiamo dire che se allora vigeva la comunanza degli strumenti di produzione essa si esplicava tramite lo schiavismo: lo strumento piu' comune di produzione.
Non mi pare un concetto da portare in palmo di mano.
wikipedia ha scritto:Il comunismo è un insieme di idee economiche, sociali e politiche, accomunate dalla prospettiva di una stratificazione sociale egualitaria, che presuppone la comunanza dei mezzi di produzione e l'organizzazione collettiva del lavoro. Tra i comunisti vi è una notevole varietà di interpretazioni, per lo più, ma non solo, da parte di marxisti, anarchici, cristiani e utopisti e le varie correnti novecentesche, dai trotzkisti, ai leninisti, ai libertari.
Ora, ricapitolando: la comunanza dei mezzi di produzione e l'organizzazione collettiva del lavoro sono organizzazioni economiche fallimentari, che non reggono il confronto competitivo con altri metodi. Dove l'uomo puo' scegliere
liberamente, fuori da forzature ditattoriali o religiose, sceglie mezzi di produzione privati (dove anche la proprietà privata puo' essere comune a piu' persone, come in una società per azioni) ed una organizzazione competitiva (tra aziende) del lavoro (concorrenza).
Questa funziona meglio, nel senso che produce piu' risorse e quindi anche in un'ottica redistributiva produce piu' ricchezza da redistribuire. In comunismo produce povertà ed egualianza, nel senso di
tutti poveri (a parte la casta del partito e dei burocrati).
I Cinesi lo hanno capito. Anche i Russi. E loro ci sono passati dentro.
Noi per fortuna no. E qualcuno (pochi) non ha ancora capito.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)