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cosa è davvero il comunismo ?

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: cosa è davvero il comunismo ?

Messaggioda franz il 11/04/2012, 12:19

flaviomob ha scritto:
"Quando offro il cibo ai poveri,mi chiamano Santo.
Quando chiedo perchè i poveri non hanno cibo,mi chiamano Comunista".
Dom Helder Camara


Ottima citazione. Dovremmo dedicare un po' di tempo a riflettere sul perché l'utilizzo dispregiativo ed espulsivo del termine "comunista" riesca ancora a funzionare, strumentalmente, per attaccare idee ed opinioni ed evitare il confronto. A ventitré anni dal crollo del muro..!

Va beh, come già ogni figlio, anche ogni citazione "è bella a mamma soja" ma se riuscissimo a delimitare il termine comunismo non sarebbe piu' possibile tirarlo fuori dal cappello ogni volta che serve (pro o contro).
Per esempio per me il comunismo non c'entra nulla coi popoli primitivi ... ma non sono io che lo sostengo che i popoli primitivi vivevano di una sorta di comunismo vero e puro.
Quindi a furia di cercare di estendere il concetto oltre ogni limite lecito si prendono cantonate enormi (come per i popoli precolombiani, per ogni solidarismo o collettivismo).
Pensare di dare del comunista a chiunque si chieda come mai i poveri non abbiano cibo è idiota ma anche citare questa frase come prova a favore del comunismo non brilla certo per acume politico.
Molto demagico e d'effetto. Appunto, piace a mamma soja.
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Re: cosa è davvero il comunismo ?

Messaggioda flaviomob il 11/04/2012, 19:48

Nell'anniversario della morte di Primo Levi, uno scritto del 1974.

Ogni tempo ha il suo fascismo:
se ne notano i segni premonitori
dovunque la concentrazione di potere
nega al cittadino la possibilità e la capacità
di esprimere ed attuare la sua volontà.
A questo si arriva in molti modi,
non necessariamente col timore
dell'intimidazione poliziesca,
ma anche negando o distorcendo l'informazione,
inquinando la giustizia, paralizzando la scuola,
diffondendo in molti modi sottili la nostalgia
per un mondo in cui regnava sovrano l'ordine,
ed in cui la sicurezza dei pochi privilegiati
riposava sul lavoro forzato
e sul silenzio forzato dei molti.

Primo Levi
(Torino, 31 luglio 1919 – Torino, 11 aprile 1987)


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Re: cosa è davvero il comunismo ?

Messaggioda Stefano'62 il 12/04/2012, 11:30

franz ha scritto:Per esempio per me il comunismo non c'entra nulla coi popoli primitivi ... ma non sono io che lo sostengo che i popoli primitivi vivevano di una sorta di comunismo vero e puro.
Quindi a furia di cercare di estendere il concetto oltre ogni limite lecito si prendono cantonate enormi (come per i popoli precolombiani, per ogni solidarismo o collettivismo).
Pensare di dare del comunista a chiunque si chieda come mai i poveri non abbiano cibo è idiota ma anche citare questa frase come prova a favore del comunismo non brilla certo per acume politico.
Molto demagico e d'effetto. Appunto, piace a mamma soja.

Lo bene qual'è la tua idea di comunismo,anche se mi chiedo se è la stessa che avevi quando lo votavi (io non l'ho mai fatto,pensa un pò,forse solo una volta mi pare da ragazzino alle amministrative) e se è la tua idea in proposito ad essere mutata,o quella che avevi del partito,o tutteddue.

Il punto però è che se si vuole restringere allora lo si fa su tutto,non solo selettivamente dove fa comodo.
Il punto è che quelli che pretendono di "restringere" il significato del termine,poi non accettano di restringere pure il relativo spregio ai soli concetti che sono esclusiva o base fondante del solo "concetto ristretto" (come per esempio il dispotismo la coercizione l'antidemocraticità e illiberalità e l'intolleranza e la repressione)
E pretendono invece di estenderlo anche ai principi non esclusivi ma che caratterizzano anche altro,come la solidarietà e la dignità e l'uguaglianza,tutte cose che mi pare siano proprie persino della dottrina Cristiana cui mi ispiro io.
E l'invenzione del termine Catto comunismo è un lampante esempio di come certi principii siano mal tollerati ovunque,basta che restino una amenità da esprimere in Chiesa.
Non si può prima restringere per meglio condannare,poi espandere per condannare anche altro.
Stesso discorso per la definizione spregiativa di demagogia per ogni buon sentimento che si rifiuti di rimanere relegato nell'angolo o in sudditanza rispetto alla cattiveria e al cinismo spacciati per realismo.
E se la demagogia è il rifiuto di questo falso concetto di realismo,viva la demagogia,cazzo.
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Re: cosa è davvero il comunismo ?

Messaggioda franz il 12/04/2012, 12:07

Stefano'62 ha scritto:Lo bene qual'è la tua idea di comunismo,anche se mi chiedo se è la stessa che avevi quando lo votavi (io non l'ho mai fatto,pensa un pò,forse solo una volta mi pare da ragazzino alle amministrative) e se è la tua idea in proposito ad essere mutata,o quella che avevi del partito,o tutteddue.

tutteddue.
Stefano'62 ha scritto:Il punto è che quelli che pretendono di "restringere" il significato del termine,poi non accettano di restringere pure il relativo spregio ai soli concetti che sono esclusiva o base fondante del solo "concetto ristretto" (come per esempio il dispotismo la coercizione l'antidemocraticità e illiberalità e l'intolleranza e la repressione)
E pretendono invece di estenderlo anche ai principi non esclusivi ma che caratterizzano anche altro,come la solidarietà e la dignità e l'uguaglianza,tutte cose che mi pare siano proprie persino della dottrina Cristiana cui mi ispiro io.
E l'invenzione del termine Catto comunismo è un lampante esempio di come certi principii siano mal tollerati ovunque,basta che restino una amenità da esprimere in Chiesa.

Solidarietà, equalianza, dignità non sono concetti esclusivi del socialismo e del cristianesimo e sarebbe facile argomentare che anzi questi li hanno a volte distorti, in passato ed in buona parte traditi.

A me pare anzi che il modo protestante-capitalista sia oggi in germania e nel nord europa molto piu' solidale ed egualitario di quanto il mondo cattolico-coperativeggiante (da non confondere con cristiano) fa nel sud europa. Il termina catto-comunista a mio avviso è una chiara critica a certo cattolicesimo, non al cristianesimo. Non ti nascondo anzi (perché se ne è parlato anche qui) che per molti liberali Cristo è il primo liberale della storia (cosi' come altri sostengono fosse il primo comunista).

Ripeto qui per non obbligare a ricerche in vecchi testi una parabola che si ritiene illuminante:

Matteo, 25,14 ha scritto: Avverrà come di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni.

A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì.

Colui che aveva ricevuto cinque talenti, andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.

Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò, e volle regolare i conti con loro. Colui che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque, dicendo: Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque. Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone.

Presentatosi poi colui che aveva ricevuto due talenti, disse: Signore, mi hai consegnato due talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due. Bene, servo buono e fedele, gli rispose il padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone.

Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse: Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; per paura andai a nascondere il tuo talento sotterra; ecco qui il tuo. Il padrone gli rispose: Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l'interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti.
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Re: cosa è davvero il comunismo ?

Messaggioda flaviomob il 12/04/2012, 13:00

Veramente il sistema in cui si sono maggiormente consolidate le cooperative (da due secoli) è quello danese, che tutto si può dire fuorché cattolico.
Vero che esiste una correlazione tra l'etica calvinista e la nascita del capitalismo, ma è anche vero che le prime banche al mondo furono genovesi o toscane.


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Re: cosa è davvero il comunismo ?

Messaggioda franz il 12/04/2012, 13:40

flaviomob ha scritto:Veramente il sistema in cui si sono maggiormente consolidate le cooperative (da due secoli) è quello danese, che tutto si può dire fuorché cattolico.
Vero che esiste una correlazione tra l'etica calvinista e la nascita del capitalismo, ma è anche vero che le prime banche al mondo furono genovesi o toscane.

Certo che questo Gesù era veramente in gamba. Secoli prima che genovesi e toscani inventassero le banche lui andava predicando per la galilea "avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l'interesse". Ho provato a controllare la parabola in altre lingue moderne europee, trovando lo stesso concetto (banca ed interesse) ma chissà cosa diceva 2000 anni fa, nelle lingue di allora.
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Re: cosa è davvero il comunismo ?

Messaggioda flaviomob il 13/04/2012, 15:45

Ha anche detto "chi ha due tuniche ne dia una a chi non ne ha" e ha anche cacciato i mercanti dal Tempio, ti risulta? ;)


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Re: cosa è davvero il comunismo ?

Messaggioda franz il 14/04/2012, 8:16

Risulta, certo.
E non mi risulta che i cristiani oggi facciano quelle cose.
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Re: cosa è davvero il comunismo ?

Messaggioda flaviomob il 14/04/2012, 10:43

Alcuni cristiani le fanno. Anche alcuni non cristiani le fanno.

Comunque, per la precisione, la citazione:

Quando chiedo perchè i poveri non hanno cibo,mi chiamano Comunista


Non è, come Franz ritiene, "a favore" del comunismo. E' una forma retorica sprezzante rivolta a lui da altri, che l'autore riporta come tale (egli non sostiene di "essere" comunista, ma di essere chiamato tale in modo polemico).

Anche Totò Riina (e Berlusconi) accusarono i giudici di essere "comunisti": come fecero molti altri mafiosi.

Forse è il termine comunista a dover essere contestualizzato e storicizzato. Un comunista italiano degli anni '70 è un'altra cosa rispetto al comunismo sovietico, il quale a sua volta è un'altra cosa rispetto al comunismo contemporaneo della Cina "capitalista".


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Re: cosa è davvero il comunismo ?

Messaggioda franz il 14/04/2012, 12:20

flaviomob ha scritto:Forse è il termine comunista a dover essere contestualizzato e storicizzato. Un comunista italiano degli anni '70 è un'altra cosa rispetto al comunismo sovietico, il quale a sua volta è un'altra cosa rispetto al comunismo contemporaneo della Cina "capitalista".

No, non sono affatto d'accordo.
Se tu avessi ragione il PCI non avrebbe cambiato nome e sarebbe ancora il "Partito Comunista Italiano".
Proprio perché fino al 1970 si poteva essere del PCI (magari evitando di farsi certe domande e adottando un programma socialdemocratico nei fatti) ma dopo la caduta del modello di riferimento, NO. Non piu'. Proprio perché si storicizza si capisce che un modello che poteva essere valido allora, non lo è piu' oggi, dopo il fallimento. Ed anche perché il programma del PCI degli anni 70 non era piu' un programma "comunista" ma era nettamente socieldemocratico. E allora tanto vale prendere atto che il comunismo del PCI non era tale ma era solo un inganno.
Lo abbiamo detto piu' volte ma vedo che il concetto è duro da digerire. Non si puo' confondere il comunismo, come teoria, con i comunisti, o coloro che si definivano tali in tutto il mondo (e tutti in modo diverso). Se un comunista (di nome in quanto aderente a un partito che cosi' si definisce) finisce per essere socialdemocratico (come programma di governo) non siamo in presenza di obiettivi comunisti ma di obiettivi socialdemocratici. la confusione, come sappiamo, era tenuta in vita sia per quella base che credeva ancora nel comunismo sia, siamo onesti, per i fondi che si ricevevano dall'URSS, almeno fino al 1977 (dopo continuarono ma solo verso alcuni componenti "ortodossi" del PCI e come finanziamento ad aziende "amiche"). Datota l'unione sociatica non c'èera ancun motivo per tenere in piedi un partito comunista di nome ma socialdemocratico di fatto.
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