flaviomob ha scritto:Io semplicemente non credo che ci sarà una transizione pacifica alla democrazia, quindi penso che siamo seduti su una mina in attesa di esplodere. Lo spero, però. Ci sono stati rari casi di transizione pacifica verso la democrazia, come avvenne in Cile e in Spagna. Il mercato mi pare che c'entri poco, perché lo spazio che viene lasciato da una dittatura è sempre funzionale agli interessi di chi detiene il potere. Quindi il mercato entra, la corruzione si ingrassa, internet si censura. Difficile dire se il popolo ne abbia un reale vantaggio in crescita o un handicap in risorse sottratte. Sicuramente la libertà non ha prezzo.
La Cina era una dittatura chiusa al mercato (economia pianificata) e dalla caduta del muro si è progressivamente aperta.
Il reale vantaggio è stato per milioni di lavoratori impiegati in attività di produzione interna e di export.
La situazione economica è nettamente migliorata perché sono aumentati i lavoratori ed il reddito procapite.
Non so come andrà a finire ma ho notato che le transizioni piu' violente sono avvenute nei paesi che erano "non allineati" pur essendo a quida socialista (Romania e Jugoslavia) mentre in quelli ortodossi (Germania Est, Russia) la transizione non è stata sanguinosa. Di fatto comunque in Cina il tasso di disoccupazione (per tornare al tema lavoro) è basso, rispetto ai livelli europei. Tra il 4 ed il 4.3% negli ultimi 5 anni. Per la Korea del Nord, il dato non è disponibile (chissà come mai?).