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Ichino: Se otto su dieci ritrovano un posto ...

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Re: Ichino: Se otto su dieci ritrovano un posto ...

Messaggioda franz il 03/04/2012, 8:23

Senti, il loro lavoro non c'è piu', se non possono riqualificarsi e non sanno fare altro, non vedo alternativa all'assistenza sociele.
Comunque non ci credo.
Quando alla fine del 1800 e gli inizi del 1900 è finita l'era del cavallo e delle carrozze c'è stata una grossa crisi occupazionale perché maniscalchi, fabbricanti di finimenti, di carrozze, stallieri, locande per il cambio dei cavalli, ... tutto è andato gradualmente a ramengo. Tuttavia malgrado il non eccelso grado culturale hanno saputo riciclarsi ed inventarsi un lavoro nuovo. Un mestiere. I mestieri si inventano e si imparano. L'uomo faber lo fa da millenni. E' abilissimo in questo. Se ha lo sprone della sopravvivenza. Cosi' chi faceva carrozze per cavalli, visto che il modello T usciva dalla fabblica con il solo telaio, sono nati i carrozzieri, che poi altro non erano che i precedenti fabricanti di carrozze. Anche la pelletteria dei finimenti si è riciclata in borse e borsette. Pensa al mondo contadino, che ha una sua ben precisa specializzazione. Quando l'agricoltura si è meccanizzata milioni di contadini (perché allora ogni famiglia facece quasi una decina di figli) sono andati a lavorare in fabbrica, imparando un lavoro nuovo per loro. Insomma oggi forse si pretende troppo dalla società e se le cose non vanno ci si incatena, si sale sulle torri o ci si dà fuoco. Ma l'uomo ha notevoli risorse, capacità di adattamento, capacità di reinventare modi per sopravvivere. Non ci credo che uno non puo' imparare un nuovo lavoro.
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Re: Ichino: Se otto su dieci ritrovano un posto ...

Messaggioda Stefano'62 il 03/04/2012, 11:15

franz ha scritto:Senti, il loro lavoro non c'è piu', se non possono riqualificarsi e non sanno fare altro, non vedo alternativa all'assistenza sociele.

Si che c'è e l'ho proposta sopra:piuttosto che una piatta assistenza (considerata furbescamente come mera "elemosina pubblica" perchè così è più facile mantenerla bassa o negargliela all'occorrenza) li si "arruola" invece per lavori utili,o li si tiene "a disposizione" per tutto il tempo in cui sono altrimenti disoccupati,e gli si da uno stipendio pubblico.
I fondi si trovano eccome,e c'è un ritorno socio-economico che nell'assistenzialismo invece non c'è,in più c'è l'indotto sul mercato interno che si riappropria di consumatori altrimenti perduti.

franz ha scritto: Non ci credo che uno non puo' imparare un nuovo lavoro.

Questo è l'adagio tipico di chi pensa che la plebe è tale perchè non ha saputo meritarsi altro,a sua volta pensiero tipico di chi si autoincensa con la convinzione di vivere bene solo grazie ai propri meriti,e non invece ANCHE grazie ad una indispensabile buona dose di fortuna.
La realtà è diversa,i meriti da soli contano zero e la differenza la fa la fortuna (o "altre abilità") e lo dimostra il numero di sciacalli incompetenti che albergano a nostre spese (accanto a quelli invece bravi) un pò in tutti i consigli di amministrazione compreso le amministrazioni pubbliche.
Un cinquantenne licenziato da un cantiere,con la schiena a pezzi e le ginocchia frantumate da anni di lavoro vero e meritevole,può anche darsi che possa imparare per esempio ad usare un computer,ma non ha nessunissima possibilità di trovare un lavoro nuovo,nemmeno se riuscisse con la bacchetta magica a guarire dai malanni,perchè per puro pregiudizio nessuno al mondo lo preferirebbe ad un giovincello appena uscito dalla scuola.
Soprattutto oggi che si straparla di dare lavoro ai giovani invece che parlare di creare lavoro per tutti (e poi dare più giustamente la precedenza a chi è fermo ad aspettare in coda da più tempo degli altri).
Comunque devo ribadire:
Stefano'62 ha scritto:Hanno diritto pure loro a cibo e autostima.
Se invece non li si vuole calcolare,un pò come per punirli per il fatto di non avere fatto le scelte giuste al momento giusto,basta avere la decenza di dirlo chiaramente senza tanti giochi di parole.
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Re: Ichino: Se otto su dieci ritrovano un posto ...

Messaggioda franz il 03/04/2012, 12:04

Stefano'62 ha scritto:Si che c'è e l'ho proposta sopra:piuttosto che una piatta assistenza (considerata furbescamente come mera "elemosina pubblica" perchè così è più facile mantenerla bassa o negargliela all'occorrenza) li si "arruola" invece per lavori utili,o li si tiene "a disposizione" per tutto il tempo in cui sono altrimenti disoccupati,e gli si da uno stipendio pubblico.]

I lavori socialmente utili (che poi erano inutili) di rifondarola memoria sono finiti da tempo, come politica.
Idem per l'idea malsana di assumerli con uno stipendio pubblico, come proponeva Bertinotti.
Pura demagogia a sbaffo dei contribuenti.
Su questo credo che non ci sia discussione utile, in campo ulvista e di centro siinistra.
Le soluzioni sono quelle europee: ammortizzatori, riqualificazione professione e/o assistenza.
Chi vuolesse fare esperimenti diversi puo' andare a Cuba ;)
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Re: Ichino: Se otto su dieci ritrovano un posto ...

Messaggioda Stefano'62 il 03/04/2012, 12:31

franz ha scritto:I lavori socialmente utili (che poi erano inutili) di rifondarola memoria sono finiti da tempo, come politica.

Chissenefrega,il berlusconismo ne ha uccise tante di idee buone,è ora di riproporle.
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Re: Ichino: Se otto su dieci ritrovano un posto ...

Messaggioda franz il 03/04/2012, 13:02

Stefano'62 ha scritto:
franz ha scritto:I lavori socialmente utili (che poi erano inutili) di rifondarola memoria sono finiti da tempo, come politica.

Chissenefrega,il berlusconismo ne ha uccise tante di idee buone,è ora di riproporle.

Macché buone idee d'egitto!
I forestali in calabria sono stati un esempio di queste politiche del cazzo!
In gran parte troppo vecchi per lavorare, erano (o forse sono ancora) numericamente il doppio dei ranger canadesi (da notare la diversa estensione del territorio) ed alcuni di loro furono arrestati perché per dimostrare di essere veramente utili, appiccavano gli incendi che poi dovevano spegnere.
A proposte del genere c'è solo la risposta del "principe" Totò: "ma mi faccia il piacere!".
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Re: Ichino: Se otto su dieci ritrovano un posto ...

Messaggioda Stefano'62 il 03/04/2012, 13:53

Cosa c'entra il clientelismo utile a pochi col principio del do ut des,con la piena occupazione,quella vera cioè zero mani in tasca,utile a tutti ?
Trovo intellettualmente molto disonesto confondere (a bella posta per vincere un confronto dialettico altrimenti perso) lo sperpero devoluto ad "amici" in cambio di nulla tranne un voto come il caso dei forestali in esubero,con il principio di offrire la possibilità di guadagnarsi la redistribuzione del reddito invece che accettare una elemosina,come se fosse un regalo invece che un risarcimento ai torti fatti da una società che evoluta non è di certo.
Se ti fa ribrezzo il fatto che si usino soldi pubblici per pagare il lavoro della gente allora ti devono fare ribrezzo pure gli stipendi ai consiglieri comunali e provincialli,ai ministri,ai parlamentari,ma anche ai medici del servizio pubblico e a chiunque altro,e tutta l'organizzazione dello Stato di Diritto che ci differenzia dagli upomini delle caverne,che per inciso non è detto che fossero tanto peggio di noi quanto a progresso civile,a sentire certe bestialità in forum di sinistra poi.

Se invece ti fa ribrezzo il concetto che nessuno debba essere lasciato indietro e abbandonato dai suoi simili,allora ti informo che è il motto di uno dei maggiori corpi di èlite dell'esercito statunitense.
Ti informo anche che il concetto di progresso su cui l'Uomo può influire non è quello tecnologico ma quello civile.
Perchè la tecnologia si sviluppa in un solo senso,quindi il progresso tecnologico è inevitabile dunque non dovremmo preoccuparcene perrchè avverrà di certo,e se le valutassimo con quello allora le società sarebbero tutte perfette,perchè più evolute delle precedenti per definizione.
Idea folle e perdente in partenza.
La gente durante il feudalesimo non stava male perchè doveva cagare nei prati invece che nelle toilettes,ma perchè pochi avevano tutto e troppi avevano zero.
Cioè come oggi.

La società cubana che dilegggi tanto è migliore di quella feudale non perchè ha gli aereoplani e i computers,ma perchè ci sono meno differenze sociali tra i suoi componenti.
E se c'è più miseria che altrove la colpa è di un embargo assurdo imposto per una pregiudiziale politica.
Imposto (e approvato) proprio da coloro che vedono come fumo negli occhi ogni limitazione al libero mercato,per esempio l'imposizione di parametri di civiltà a chiunque volesse appartenere al nostro "emisfero economico".
Ipocriti.

Quiindi Franz,la tua idea di progresso dove possiamo fregarcene degli ultimi come fosse giusto che vengano selezionati per l'estinzione,è di fatto la vera idea primitiva.
L'idea di progreso moderno,in un mondo con quasi sette milioni di persone,non può prescindere da un cammino condiviso,dove non è sbagliato premiare i "primi,ma è sbagliato abbandonare gli "ultimi".

Non si tratta di comunismo o liberismo (peraltro entrambi malintesi)
Si tratta del fatto che sono idee buone e di progresso,e le tue invece sono vecchie e feudali,morte e sepolte e i loro zombies che attualmente devastano le nostre società con sperequazioni assurde e giustificate malamente dai soliti approfittatori,vanno eliminati.

Quindi ribadisco:se si sostiene che degli ultimi possiamo fregarcene perchè se la sono meritata,che si abbia almeno il fegato di dirlo.
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Re: Ichino: Se otto su dieci ritrovano un posto ...

Messaggioda franz il 03/04/2012, 14:38

Il concetto di "ribrezzo" tipico del moralismo, lo introduci tu, non io.
Il clientelismo non è utile a "pochi" ma in italia è la base del sistema di potere.
Che comprende anche centinalia di migliaia di posti pubblici.
Sei liberissimo di preferire la società cubana perchè ha meno differenze sociali (perché sono tutti poveri) ma ormai sappiamo se un popolo ha possibilità di scegliere, cosa che i cubani rimasti (nel senso di non ancora scappati)non hanno, non segue quella strada. Quindi rassegnati.
Quanto al "se si sostiene che degli ultimi possiamo fregarcene perchè se la sono meritata" vedo che vige il vecchio stile di cantarsela da solo, cioè di mettere in bocca all'alto concetti odiosi per fotterlo meglio.
Cerca, se puoi, dicambiare sistema perché con me non attacca.
Se puoi, naturalmente. Se non puoi non mi offendo.
E' solo un consiglio per non farti perdere tempo.
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Re: Ichino: Se otto su dieci ritrovano un posto ...

Messaggioda Stefano'62 il 03/04/2012, 15:10

Pochi significa "non tutti",e io non preferisco la realtà cubana frutto del boicottaggio internazionale dettato dal pregiudizio (fosse stato dettato da obiezioni di moralità o sui diritti civili l'embargo sarebbe stato imposto pure a Israele,alla Sicilia,alle EPZ e a molti altri posti).
Quello che preferisco sono i principii di progresso civile contrapposti a quello becero e feudale e vecchio dove il "forte" si mangia il "debole".

Quanto ai concetti espressi non c'è bisogno di mettere in bocca niente a nessuno,per comprenderne i reali significati basta conoscere l'italiano.
Ultima modifica di Stefano'62 il 03/04/2012, 15:14, modificato 1 volta in totale.
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Re: Ichino: Se otto su dieci ritrovano un posto ...

Messaggioda franz il 03/04/2012, 15:13

Stefano'62 ha scritto:Quello che preferisco sono i principii di progresso contrapposti a quello becero e feudale dove il forte si mangia il debole.

Anche io e questi principi li considero antitetici all'assunzione nel pubblico impiego di chi non ha lavoro o ai "lavori socielmente utili".
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Re: Ichino: Se otto su dieci ritrovano un posto ...

Messaggioda Stefano'62 il 03/04/2012, 15:17

Progresso civile in una comunità di persone unite per vivere meglio tutti insieme,significa che nessuno deve essere costretto a stare con le mani in mano,e nessuno deve essere costretto a stare senza mangiare.
L'elemosina e il mero assistenzialismo (te lo do ma è un regalo perchè sono buono e se mi pare dovrai fare senza,come più o meno pretendeva di fare berlusconi) sono l'antitesi del concetto di progresso.
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