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franz ha scritto:Ma non si puo' lasciare l'art 18 come è adesso.
franz ha scritto:Piano e stefano.
provate pensare alla stessa situazione nel campo familiare, prima e dopo la legge sul divorzio.
Sembrerebbe di capire che voi siete per l'indissolubilità del rapporto di lavoro.![]()
pianogrande ha scritto:Adesso non esageriamo Franz.
Gli imprenditori sono sempre stati in una posizione di predominio (e di privilegio) nel mondo del lavoro e nella società in genere.
Hanno sempre brigato col potere politico per dominare e non per collaborare col resto della società.
La compartecipazione che c'è nel nord Europa (Germania per prima) qui sarebbe vista come fumo negli occhi.
Essere allo stesso livello dei prestatori d'opera, per gli imprenditori italiani sarebbe considerato un insulto sanguinoso.
Sono loro "il ceto produttivo".
A tutto questo va messo un limite perché se no nessuno se lo mette da solo un limite.
pianogrande ha scritto:Adesso non esageriamo Franz.
Gli imprenditori sono sempre stati in una posizione di predominio (e di privilegio) nel mondo del lavoro e nella società in genere.
Hanno sempre brigato col potere politico per dominare e non per collaborare col resto della società.
La compartecipazione che c'è nel nord Europa (Germania per prima) qui sarebbe vista come fumo negli occhi.
Essere allo stesso livello dei prestatori d'opera, per gli imprenditori italiani sarebbe considerato un insulto sanguinoso.
Sono loro "il ceto produttivo".
A tutto questo va messo un limite perché se no nessuno se lo mette da solo un limite.
Una società deve essere fondata su equilibri.
Il povero imprenditore che non ha pari dignità col dipendente (già questo è un termine che dice molto) mi sembra un po' una bufala (magari moderna ma sempre una bufala).
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