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Le primarie di Palermo

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Le primarie di Palermo

Messaggioda pianogrande il 05/03/2012, 20:30

Le primarie non vanno abbandonate.
Vanno sicuramente regolamentate meglio, sono d'accordo con Matthelm.
Le primarie locali non devono essere più o meno sponsorizzate dalla segreteria nazionale perché questo crea deresponsabilizzazione degli organi locali che si sentiranno autorizzati ad incasinarle per vari motivi tanto, se va male, è colpa di Bersani.
La segreteria nazionale dovrebbe, invece, osservare le primarie locali come banco di prova del funzionamento degli organismi locali.
Non il contrario.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Le primarie di Palermo

Messaggioda Iafran il 06/03/2012, 2:34

pianogrande ha scritto:Le primarie non vanno abbandonate.
Vanno sicuramente regolamentate meglio,

Le primarie vanno benissimo se contemplano liste di elettori e se c'è accordo preventivo fra le forze della coalizione, che presuppone anche stima reciproca fra i candidati (cosa che non sempre è visibile), altrimenti lasciano contento solo il vincitore. Inoltre, così come vengono fatte darebbero la possibilità a persone prive di scrupoli (e supportate da cricche malavitose) di sovvertire più facilmente le regole democratiche (e di far aumentare il numero delle astensioni).
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Re: Le primarie di Palermo

Messaggioda franz il 06/03/2012, 9:10

Iafran ha scritto:Inoltre, così come vengono fatte darebbero la possibilità a persone prive di scrupoli (e supportate da cricche malavitose) di sovvertire più facilmente le regole democratiche (e di far aumentare il numero delle astensioni).

Già, ma come eviti questo rischio? Non credo che basti un catalogo (liste) perché in democrazia chiunque puo' iscriversi alle liste e quindi siamo da capo. Il fatto è che la politica è cosi' in crisi che le sue decisioni vengono sconfessate dalla società civile. È comunque cosa buona e giusta che questo avvenga alla luce del sole.
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Re: Le primarie di Palermo

Messaggioda Iafran il 06/03/2012, 10:09

franz ha scritto:
Iafran ha scritto:Inoltre, così come vengono fatte darebbero la possibilità a persone prive di scrupoli (e supportate da cricche malavitose) di sovvertire più facilmente le regole democratiche (e di far aumentare il numero delle astensioni).

Già, ma come eviti questo rischio? Non credo che basti un catalogo (liste) perché in democrazia chiunque puo' iscriversi alle liste e quindi siamo da capo. Il fatto è che la politica è cosi' in crisi che le sue decisioni vengono sconfessate dalla società civile. È comunque cosa buona e giusta che questo avvenga alla luce del sole.

Forse le liste degli elettori/iscritti non sarebbero immuni da inconvenienti, ma i dialoghi, gli accordi e il rispetto fra le "forze politiche" in lizza dovrebbero essere alla portata di vere forze politiche, invece emergono prevalentemente conflitti e rivalse personali, che io (ipotetico elettore delle primarie e delle elezioni) non condivido e non sono disposto ad assecondare.
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Re: Le primarie di Palermo

Messaggioda franz il 06/03/2012, 10:21

Iafran ha scritto:Forse le liste degli elettori/iscritti non sarebbero immuni da inconvenienti, ma i dialoghi, gli accordi e il rispetto fra le "forze politiche" in lizza dovrebbero essere alla portata di vere forze politiche, invece emergono prevalentemente conflitti e rivalse personali, che io (ipotetico elettore delle primarie e delle elezioni) non condivido e non sono disposto ad assecondare.

Sui conflitti personali non so, ma a me pare che sia piu' rilevante ed evidente il conflitto tra i diversi aspetti programmatici (politici, economici e sociali) che ci sono in un centrosinistra decisamente ampio e che come tale ha al suo interno varie anime. Naturalmente questo conflitto durante le primarie tende per forza di cose a personalizzarsi. Questo credo sia impossibile da evitare e vedendo le primarie americane, da cui abbiamo attinto come idea, direi non ci riescono neppure loro, che le fanno dalla seconda metà del 1800. Mi pare che sia abbastanza chiaro quale disegno politico (ed asse elettorale) ci sia dietro ogni candidato, con vari centrosinistra poi' spostati al centro oppure a sinistra. Che ci siano anche rivalse personali pero' non lo dubito, perché la politica italiana è molto, troppo provinciale (e non sarà abolendo le province che questo cambierà ;) )
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Confermata vittoria Ferrandelli

Messaggioda franz il 06/03/2012, 13:10

Primarie centrosinistra a Palermo
Confermata vittoria Ferrandelli

Uno scarto di 196 voti con Rita Borsellino: il riconteggio delle schede, terminato all'alba assegna definitivamente il primo posto al candidato outsider

PALERMO - Fabrizio Ferrandelli vince le primarie del centrosinistra di Palermo per uno scarto di 196 voti con Rita Borsellino. E' quanto emerge dal riconteggio delle schede terminato solo all'alba di oggi nella sede del Pd regionale di Palermo che decreta la vittoria ufficiale del giovane bancario outsider.
Ferrandelli avrebbe ottenuto 9.943 voti, seconda Borsellino, appoggiata da Bersani e Orlando, con 9.747 voti, terzo Davide Faraone con 7.972 voti e quarta Antonella Monastra con 1.741 per un totale di 20.747 votanti.


Nota: ma non erano 30'000?


dalla rete: http://vitobiolchini.wordpress.com/2012 ... -nel-1945/

... proviamo ad analizzare qualche elemento terra terra visto che comunque si è arrivati ad un testa a testa (e questa è già una sorpresa).

Rita Borsellino ha perso (male) le elezioni regionali siciliane del 2006. Fabrizio Ferrandelli no.

Rita Borsellino è stata candidata alle elezioni politiche del 2008 e, presentata in due collegi senatoriali diversi (Emilia Romagna e Lombardia) non è stata eletta in nessuno dei tre. Fabrizio Ferrandelli no.

Sempre nel 2008 Rita Borsellino si è candidata alle regionali siciliane come consigliere: non è stata eletta.

Rita Borsellino è stata eletta nel 2009 parlamentare europeo. Fabrizio Ferrandelli non è mai stato candidato a nulla, se non a consigliere comunale nel 2007.

Ah, dimenticavo: Fabrizio Ferrandelli è nato nel 1980, Rita Borsellino nel 1945.

Ed ora avanti con le analisi politologiche!
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Re: Le primarie di Palermo

Messaggioda flaviomob il 06/03/2012, 23:42

Se le primarie di Palermo si sono svolte in piena regolarità, ben vengano. I cittadini saranno liberi di scegliere in base al programma che ritengono più vicino a loro? La collocazione centrista, riformista o radicale conta relativamente, soprattutto in ambito locale. A Genova ha vinto un indipendente fuori dai partiti, che solo in un secondo tempo ha ottenuto l'appoggio dell'area di Vendola. Pisapia ha vinto a Milano mentre Fassino era eletto a Torino. Dove le primarie hanno fallito, come a Napoli, il "popolo della sinistra" ha scelto un outsider non riconducibile a una polarizzazione destra-sinistra. A Palermo, se tutto si è svolto regolarmente, ha vinto il candidato in base a quanto ha proposto. Evidentemente un nome "importante" può soccombere se la proposta di governo locale non è giudicata abbastanza buona. Ma da qui a dire che Bersani (che le sue primarie le ha vinte con un milione e seicentomila voti...) si deve dimettere o che il PD deve rinnegare Vasto, magari per allearsi con Fini e Rutelli "tutti insieme appassionatamente", ce ne passa...


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Re: Le primarie di Palermo

Messaggioda franz il 07/03/2012, 9:12

L'idea che Bersani si debba dimettere è decisamente strumentale.
Che un partito possa avere alleanze diverse nel territorio è normale.
Soprattutto in un paese come il nostro dove i partiti hanno punti di forza territoriali diversi, al nord, al centro e al sud.
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Re: Le primarie di Palermo

Messaggioda chango il 07/03/2012, 10:26

Bersani si deve dimettere non perchè ha perso le primarie di Palermo, ma per consentire quel chiarimento sull'identità del PD ormai non più rinviabile.
chi non vuole più la foto di Vasto (solo a livello nazionale o anche locale?) o chi la vuole ancora o chi ha in mente altro è il momento che cominci a discutere pubblicamente davanti agli elettori del PD e che cominci a dire se l'affermarsi di un'identità piuttosto che di un altra (perchè non si discute solo di una linea politica) è compatibile con la loro e se sono in grado di adeguarsi o meno al risultato della conta.
perchè con questo strazio non si può più andare avanti.
e una volta è la foto di Vasto, poi la FIOM o Marchionne, poi la CGIL o la CISL, o si è troppo socialisti o troppo moderati, ecc. va bene essere un partito plurale, però avere dei partiti all'interno del partito che fanno un po' come gli pare è esagerto.
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Re: Le primarie di Palermo

Messaggioda pianogrande il 07/03/2012, 10:41

chango ha scritto:Bersani si deve dimettere non perchè ha perso le primarie di Palermo, ma per consentire quel chiarimento sull'identità del PD ormai non più rinviabile.
chi non vuole più la foto di Vasto (solo a livello nazionale o anche locale?) o chi la vuole ancora o chi ha in mente altro è il momento che cominci a discutere pubblicamente davanti agli elettori del PD e che cominci a dire se l'affermarsi di un'identità piuttosto che di un altra (perchè non si discute solo di una linea politica) è compatibile con la loro e se sono in grado di adeguarsi o meno al risultato della conta.
perchè con questo strazio non si può più andare avanti.
e una volta è la foto di Vasto, poi la FIOM o Marchionne, poi la CGIL o la CISL, o si è troppo socialisti o troppo moderati, ecc. va bene essere un partito plurale, però avere dei partiti all'interno del partito che fanno un po' come gli pare è esagerto.


Ma allora, non è Bersani che si deve dimettere ma il PD.
Quello che manca la PD è una condivisione di responsabilità o una comunione di obiettivi (che è la stessa cosa).
Si possono avere mille idee sul come ma non sul cosa.
Quella è la caratteristica che fa un partito.
In effetti, il PD è rimasto una alleanza di partiti.
Niente di male se pur nella differenza di idee si riesce a darsi obiettivi condivisi che diano la ragione per stare insieme.
Ma è come per le primarie.
Bisogna provare e correggere, poi riprovare e ricorreggere.
Si chiama evoluzione.
Tornare indietro si chiama in altro modo.
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