Sono d'accordo con Luca,ma nel merito non si entrerà mai proprio perchè vorrebbe dire mettersi a discutere.
Mettersi a discutere significa uscire dalla logica Tav si\Tav no,ed entrare in quella Tav dove e Tav come.
Io capisco che i pasdaran anarchici del "contro" a prescindere siano contrari a questo genere di logica,perchè li metterebbe immediatamente fuori gioco togliendogli di botto l'appoggio della enorme massa che in mancanza della terza opzione allora piuttosto sceglie il no.
Quello che mi scandalizza invece è l'atteggiamento di chi agita gli spettri del passato,figli esattamente delle contrapposizioni del si e del no,quando al tempo stesso nega ostinatamente la logica della discussione.
Mi scandalizza Bersani che pur di non rispondere alla specifica domanda di Travaglio (nell'editoriale a Servizio Pubblico) circa la necessità di quella logica,si inventa una sfuriata per rigirare la frittata e fuggire da quella logica ben nascosto dal fumo delle urla.
Passi per gli illiberali,ma trovo gravissimo che nel PD non si capisca che ogni volta che si nega la possibilità di discutere per sentire le ragioni fondatissime (si parla di vita e di morte) di chi protesta,si regalano supporters agli anarchici perdigiorno (Vittorio li definirebbe infantili e velleitari,stavolta con grande ragione) che non sanno fare altro che strepitare insulsaggini nei loro stupidissimi megafoni.
La finiamo o no di invogliare la gente a pensare che una simile massa di subumani possa avere ragione ?
Ciao