L'INTERVISTA. Montezemolo: che lezione, merito e coraggio hanno vinto
"Obama non è stato cooptato dai vertici del partito, ha combattuto e vinto""L'Italia è un paese bloccato
apriamoci ai giovani o non si cresce"dal nostro inviato MARIO CALABRESI
CHICAGO - "La vittoria di Barack Obama è la dimostrazione che la mobilità sociale e il riconoscimento del merito sono i motori della democrazia e dello sviluppo. E' questa la grande lezione che un Paese bloccato dal corporativismo e dalla mancanza di ricambio, come l'Italia, dovrebbe imparare". Luca Cordero di Montezemolo è stato a Chicago alla vigilia delle elezioni presidenziali e poi si è spostato a New York per seguire i risultati. Il trionfo del giovane senatore nero, lo stile di McCain nella sconfitta e l'energia che si sente in America in questi giorni lo hanno profondamente colpito: "Ho studiato a Columbia University e frequento gli Stati Uniti da molto tempo ma non avevo mai visto una passione di questa intensità: speranza, orgoglio e voglia di cambiamento. L'America ha rialzato la testa ed è tornata a parlare al mondo".
E cosa ci dice?"Che i Paesi capaci di premiare il merito e dare opportunità ai giovani sono vincenti. La società italiana deve aprirsi, deve sbloccarsi, creare meccanismi che permettano di farlo".
Ma proprio il meccanismo della selezione da noi appare bloccato."Obama è l'esempio più brillante di come dovrebbe funzionare la selezione della classe dirigente: non è stato cooptato dai vertici del Partito democratico, ma ha fatto una battaglia a viso aperto e ha sfidato Hillary Clinton. E' stato possibile però perché c'è una politica dove funzionano veri meccanismi di selezione e promozione e in cui l'elettorato ha la reale possibilità di premiare il coraggio e le capacità".
E di eleggere presidente il figlio di uno studente keniota."E' il trionfo del merito e della mobilità sociale e onestamente scatta l'invidia di chi vive in un Paese bloccato. Colpisce anche la partecipazione straordinaria dei giovani e il trionfo di internet in queste elezioni: Obama ha trasmesso alle nuove generazioni l'idea che ci sia la possibilità di un futuro; che impegno, determinazione e creatività vengono premiate, che si può scommettere sui propri sogni. Da noi i giovani si sentono sempre più esclusi da una politica che coltiva il privilegio e si preoccupa di conservare il proprio orticello. Non è obbligatorio che i giovani non credano nella politica ma non è neanche obbligatorio che nella società si diffonda il cinismo e l'antipolitica. Spetta alla politica sapersi rinnovare e aprirsi per evitare che restino solo disillusione e qualunquismo".
I ragazzi italiani una reazione ce l'hanno: sono nelle piazze."Bisogna riflettere sul fatto che migliaia di giovani scendono in strada spaventati dalla precarietà: lo fanno perché hanno paura di un Paese in cui manca l'investimento su di loro, in cui non c'è nessuna sensazione di futuro, dove non gli viene data la possibilità di mostrare la loro capacità e i loro meriti".
Lei sa che si sta dibattendo molto sull'elezione di Obama in tutto il mondo"Sì, ma solo in Italia c'è una rincorsa provinciale ad appropriarsene, cosa che non accade in nessuna altro Paese. Questo chiacchiericcio continuo per assegnare Obama al proprio schieramento o al proprio partito mette un po' di depressione. Dovremmo cercare di uscire da quella logica e riflettere invece sul messaggio che viene da una nazione che ha rialzato la testa ed è stata capace di cambiare direzione di marcia. Che ha mostrato di essere unita: i discorsi di John McCain e di Obama dimostrano che negli Stati Uniti è forte il senso dello Stato e del bene comune nell'interesse del Paese".
Dopo una settimana di colloqui e incontri americani cosa le sembra che l'America voglia da Obama?"Si chiede ad Obama di cambiare e innovare ma rassicurando, senza salti nel buio. Gli si chiede di restituire orgoglio al Paese e di prendere decisioni importanti. Il senso di panico delle scorse settimane sta passando e ho trovato molte persone che si sono sentire rassicurate dalla sua capacità di aver costruito una campagna elettorale perfetta e di aver scelto i collaboratori e i consiglieri giusti. Cose che fanno molto ben sperare".
Ma l'economia peggiora ogni giorno, non solo Wall Street ma anche i consumi."Fino ad oggi, se si esclude l'intervento sui tassi di interesse il soccorso alle banche, non si è vista nessuna scelta strategica e di questo c'è bisogno: di decisioni e di indicare una direzione.
Oggi nel mondo c'è il quaranta per cento di liquidità in meno, questa è una cosa con cui bisogna fare i conti subito. Non è necessario solo un piano economico, ma anche una nuova politica energetica e sanitaria".
Pensa che i crolli degli indici di Borsa indichino una sfiducia in Obama?"No, nella situazione economica generale. Il mondo dell'economia lo vede positivamente perché ha dimostrato di avere metodo e strategia, perché ha messo insieme una grande squadra di consiglieri e perché è un decision maker".
Davvero nessuna preoccupazione?"A destare allarme sono le dichiarazioni e la tradizione della sinistra democratica, c'è la speranza che lui resista alle pressioni che verranno dalla sua maggioranza ma Obama ha rassicurato mostrando le persone che ha scelto di avere intorno, basti pensare a Rubin, Volker e a Warren Buffet. Il messaggio più forte ora lo manderà con la nomina del segretario al Tesoro e del consigliere economico della Casa Bianca. Una cosa fondamentale però l'ha già fatta: ha restituito l'orgoglio all'America".
(8 novembre 2008)
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“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)