pianogrande ha scritto:Immagino sappiate cosa succede se un semplice gommone si avvicina a motore acceso a 300 metri dalla riva.
Franz
Purtroppo lo so.
Non ho mai visto intervenire su un caso del genere che si verifica abbastanza spesso.
Io tra le altre cose faccio salvataggio in mare.
Quando capita nella mia zona mi dirigo col mio moscone verso il "malcapitato" (è il caso di dirlo perchè divento ferocissimo) e se non fugge via lo blocco e lo ammonisco oppure aspettiamo insieme la capitaneria,diversamente prendo il walkie Talkie e spingo il pulsantino che mi mette in contatto diretto con la pattuglia mobile acquatica della Polizia (moto d'acqua),segnalo la situazione e nel giro di un paio di minuti vengo raggiunto sul posto dalla pattuglia,alla quale comunico i dati per identificarlo,ottenuti con il mio binocolo,e la direzione presa;poi loro si mettono in contatto radiofonico anche con le altre unità in mare (capitaneria,finanza,etc) e 90 volte su 100 fermano l'imbarcazione e fanno un bel verbale salato.
E se la scena si verifica sotto ai miei occhi,poi mi avvicino al verbalizzato e chiedo "vi hanno fatto la multa ?" e dopo la sconfortata risposta affermativa dall'alto del panfilo,ribatto con ostentata soddisfazione dal basso del mio moscone e mostrando il binocolo e la radio da 700 euro che abbiamo in dotazione:"li ho chiamati io".
Le leggi ci sono,e chi consegue una patente nautica deve conoscerle,e i metri dalla riva non sono 300 (che è il limite consentito per la balneazione,perciò c'è l'obbligo dei motori spenti) bensì 500,e tra i 300 e i 500 è consentito navigare solo in perpendicolare alla riva (uscita o rientro) e ad una velocità massima di 3 nodi.
Non solo : ulteriore limitazione,tra i 500 e i 1000 metri la velocità massima consentita sono 10 nodi.
Tornando in tema,io non vorrei che ora l'enorme meschinità del comportamento di quel pusillanime offuschi le responsabilità accessorie di tanti altri,facendo da unico capro espiatorio.
Faccio notare infatti un paio di cose:
1)
Ha portato la Concordia sotto costa ?
Tutte le navi sulle quali si paga un biglietto,grandi o piccole che siano,passano sottocosta ogni volta che possono e con gran fracasso e sfavillio,si chiama pubblicità.
Questa cosa non è solo tacitamente approvata,ma probabilmente è un precisa direttiva ufficiosa di ogni armatore ai propri comandanti,che si indaghi su questo e la si faccia pagare a chi sta comodamente seduto nei propri uffici.
2)
Quello che oggi nei giornali è definito come un grande comandante,quello cui erano dedicati gli inchini,era il superiore di quell'inetto che ha causato il disastro,e non credo che sia venerato come grande lupo di mare solo perchè traghettava la gente di qua e di là come tantissimi altri taxisti;anzi probabilmente è proprio colui che insegnò al suo sottoposto a fare certe manovre sulla pelle dei suoi passeggeri lasciandolo a bocca aperta come un bimbino,che oggi cercava semplicemente di emularlo e surclassarlo con manovre ardite al solo scopo di alimentare la propria leggenda futura.
Infatti non era la prima volta che con manovre ardite cercava di impressionare i suoi sottoposti.
Ed è questa la colpa primaria del comandante ma non si creda che sia l'unico,anzi sono certo che tra molti comandanti ci sia una specie di gara a chi mette più mattoncini nella costruzione della propria memoria.
Quello della Concordia è solo l'unico cui è andata male,finora.
Che si indaghi su questa cosa e si lascino senza comando i pirla psicologicamente deboli,e senza passeggeri da mettere in pericolo.
La seconda colpa è stata anteporre alla sicurezza dei passeggeri la preoccupazione personale per il proprio posto di lavoro,cercando di evitare il più possibile l'ammissione della tragedia.
Ma in questo son complici anche i vertici della sua società,cui ha telefonato invece che attivare i soccorsi,e che non possono davvero avere pensato che un loro comandante chiami di notte per una questione "sotto controllo".
Nemmeno è verosimile che il comandante abbia minimizzato per tenerli all'oscuro......allora cosa ha chiamato a fare ?
faceva prima non telefonare.
Non mi convince,il comandante li ha chiamati,gli ha detto tutto e hanno cercato di trovare insieme una soluzione silenziona fino a che hanno potuto.
Tutti complici e responsabili,non solo il comandante.
Che si indaghi su questo.
La terza colpa è stata abbandonare la nave.
Cosa incredibile che da sola basta a metterlo in gabbia per un bel pò di anni.
Pusillanime indecente,di una meschinità fuori dal comune,altro che leggenda del mare,lui e le sue manovre.
Ho sempre pensato che le persone che più si affannano per la costruzione della loro immagine,sono esattamente quelle che sanno di non avere nessuna immagine decente da proporre,anzi ne hanno una peggiore da nascondere.
La quarta cosa sono i meccanismi e gli standard di reazione all'emergenza,che pare non siano stati tanto elevati,e che l'unica cosa che ha evitato un disastro peggiore sia l'eroismo di tantissime singole persone dell'equipaggio.
Eccelso esempio di come (non solo) in Italia i veri uomini con le palle non stanno mai ai vertici,e bisogna cominciare a riflettere seriamente su questo e sulla adeguatezza dei sistemi di formazione delle gerarchie.
Che si indaghi per stabilire se tale inefficienza fu dovuta alla fuga di chi avrebbe dovuto coordinarli,o a vere deficienze a monte (qualità e finalità delle esercitazioni e delle dotazioni).
Comandante vergognoso,ma che non sia l'unico a subire indagini,e soprattutto che lo si isoli in modo che non possa comunicare con la società che lo stipendiava,e che potrebbe essere tentata di pagare profumatamente qualche silenzio o qualche annetto di galera in più.