franz ha scritto:Bersani: «Grillo sbaglia su Equitalia
Qui girano pallottole, bisogna stare attenti»
Così il segretario del Pd commenta gli attacchi alle sedi all'agenzia di riscossione del fisco
MILANO- Parla di proiettili e non in senso metaforico, facendo riferimento al periodo di tensione sociale e alle buste indirizzate a Equitalia. «Ieri sono girate le pallottole, la cosa di oggi è "no alle pallottole". Ne abbiamo già viste in questo paese..» Così Pier Luigi Bersani, segretario generale del Pd intervenendo davanti alle telecamere di Sky TG 24. «Equitalia va migliorata ma non darò ragione a Grillo», ha detto, «non può esserci giustificazione chi intende usare la violenza; ci sono dibattiti che rischiano di alimentare i violenti, anche perchè andiamo incontro a mesi delicati». Un appello alla cautela dopo la polemica che ha scosso l'opione pubblica per le dichiarazioni del comico genovese che aveva invitato a comprendere le ragioni degli attentati alle sedi di Equitalia.
Nota personale: Bersani, ottimo ministro dell'Industria e poi dello sviluppo economico (Prodi 1 e 2) mi sembra sempre più inedeguato come leader del maggiore partito del centrosinistra. Nessuno sta giustificando gli attentati e credo che nessuno, con piu' di due neuroni in testa (collegati) abbia inteso che il messaggio di Grillo fosse giustificatorio. Lo sa anche Bersani, naturalmente, ma deve dire qualche cosa per smarcarsi e non sa che pesci pigliare. Finisce per non dire nulla di concreto e farla fuori dal vaso, con la demagogia sul fomentare i violenti. Come se aspettassero Grillo per alimentarsi. No, io direi che in Italia ormai la moda è inseguire l'emergenza e quindi si discute delle cose durante le crisi acute. Ben venga l'occasione allora per discutere di equitalia e di un fisco borbonico, in senso figurato di inefficente, lento, obsoleto e contorto nelle norme anche se dotato di computer veloci.
Mi trovo ad essere, anche questa volta, d'accordo con Bersani, soprattutto quando dice:
«Equitalia va migliorata ma non darò ragione a Grillo», ha detto, «non può esserci giustificazione chi intende usare la violenza; ci sono dibattiti che rischiano di alimentare i violenti, anche perchè andiamo incontro a mesi delicati». Io ricordo discorsi analoghi negli anni che precedettero la stagione dei grandi attentati, almeno fino al sequestro del giudice Sossi nel 1974. Erano tutte persone civili e per bene, che mai avrebbero usato tecniche terroristiche, però l'atteggiamento "giustificazionista" nei confronti delle Brigate Rosse finì per costituite l'acqua nelle quale le BR poterono poi "nuotare" ed agire liberamente.
La violenza è e resta il maggior pericolo per la democrazia e la scorciatoia verso le dittature. Per chi usa la violenza per affermare le proprie ragioni non esistono giustificazioni e non deve esserci comprensione. Solo di fronte a poteri totalitari, quando ogni altra via risulta impraticabile, allora la lotta armata può avere un senso: ma stiamo forse affermando di essere qui ed ora in un a situazione del genere?
Direi che il pericolo lo abbiamo corso, e seriamente, con Berlusconi, ma con Monti, uomo non certo di sinistra, ma per quanto possibile democratico, direi che stiamo proprio cercando di uscire pacificamente dal baratro.
Le storture sono tante, e Monti non riesce ad affrontarle tutte rapidamente? Direi che era prevedibile.
La prassi di Equitalia fa parte delle storture? Direi proprio di sì, ma se accettiamo che siano la violenza ed il terrorismo a far valere ragioni pur giuste, i problemi resteranno quelli che erano, ma in più avremo un terrorismo diffuso e sostenuto dalla "comprensione" di personaggi discutibili.
Inoltre, dall'altra parte, se le bombe dovessero risolvere qualcosa, faremo il gioco dei più biechi reazionari, che avranno il pretesto del terrorismo per evocare uno Stato di Polizia: non per niente è stato proprio "Il Giornale" ad interpretare le parole di Grillo come un incitamento alla violenza. E che tra i seguaci di Grillo ci siano anche alcuni violenti, è purtroppo un dato di fatto.
annalu