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Gentaglia impunita!

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Gentaglia impunita!

Messaggioda flaviomob il 10/12/2011, 17:11

Ehm... se queste cose le dice Grillo, però, tutti a dargli del demagogo...


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Re: Gentaglia impunita!

Messaggioda ranvit il 10/12/2011, 18:23

Il punto è cosa propone Grillo!

Nel frattempo:

A Montecitorio lo stipendio medio annuo è di 131 mila euro
Pensioni, i privilegi nei palazzi del potere
I vantaggi dei dipendenti di Camera, Senato e Quirinale
rimasti quasi immutati

Non ci provino, a distinguere ancora figli e figliastri. Non ci provino, a toccare le pensioni degli italiani senza toccare prima (prima!) quelle dei dipendenti dei palazzi della politica o della Regione Sicilia. Un cittadino non può accettare di andare in pensione un paio di decenni dopo chi ancora può lasciare con 20 anni d'anzianità. Non solo non sarebbe equo ma, di questi tempi, sarebbe un insulto.

Che esistono qua e là staterelli dai privilegi inaccettabili non lo dicono i soliti bastian contrari. Lo dice, per la Sicilia, lo stesso procuratore generale della Corte dei Conti isolana, Giovanni Coppola, nell'ultima relazione: «L'opinione pubblica non comprende perché in Sicilia i dipendenti regionali possano andare in pensione con soli 25 anni di contribuzioni, o addirittura con 20 anni se donne, solo per il fatto di avere un parente gravemente disabile, mentre lo stesso non avviene nel resto d'Italia».

Errore: anche meno. Come nel caso dell'ispettore capo dei forestali Totò Barbitta di Galati Mamertino, che riscattando dei contributi precedenti, il 1 gennaio 2009 (ma da allora la legge non è cambiata) se n'è andato quarantacinquenne, dopo 16 anni, 10 mesi e 30 giorni. La previdenza, visto «il lavoro usurante», regala ai forestali siciliani un anno ogni cinque di servizio. Diceva di dover accudire un parente affetto da grave handicap: avuto il vitalizio, è partito per la Germania. Stracciato comunque, per età, dal record di Giovannella Scifo, una dipendente dell'ufficio collocamento di Modica (Ragusa) in quiescenza a 40 anni. «Non le pare esagerato?», le ha chiesto Antonio Rossitto di « Panorama». E lei, serafica: «Non le posso rispondere. C'è la privacy».

Fatto sta che, spiega la Corte dei conti, su 751 «regionali» andati nel 2010 in pensione 297 hanno lasciato in anticipo «rispetto all'ordinaria anzianità anagrafica e/o contributiva e, tra questi, ben 286 con le agevolazioni della legge 104/1992 che tanto ha fatto discutere per l'incomprensibile disallineamento rispetto alla normativa nazionale».

Fatto sta che, spiegava giorni fa sul Giornale di Sicilia Giacinto Pipitone, se è vero che nel 2004 la riforma Dini passò, con nove anni di ritardo, anche per i dipendenti pubblici siciliani, l'adeguamento non è mai stato varato per chi ha avuto la «fortuna» di essere assunto dalla Regione. Basti dire che «chi a livello statale ha ancora oggi quote di pensione da incassare col retributivo, fa il calcolo sulla media delle buste paga degli ultimi anni di servizio. I regionali calcolano invece la loro quota di retributivo sulla base dell'ultima busta paga incassata al momento di lasciare gli uffici: sfruttano quindi fino all'ultimo gli aumenti e i vari scatti di carriera». Conclusione? Risposta dei giudici contabili: «Nel 2010 i contributi versati sono diminuiti del 17% riuscendo a coprire appena il 32,2% della spesa».
Non basta: «lo stesso sistema più vantaggioso si applica anche sul calcolo della buonuscita. Per la maggior parte dei regionali viene calcolata moltiplicando il valore dell'ultimo stipendio». Risultato? Scrive Antonio Fraschilla: i direttori generali «vanno in pensione incassando un assegno medio di 420.133 euro, come certificato dalla Corte dei Conti, anche se hanno ricoperto l'incarico solo negli ultimi mesi della loro carriera».

Lo ricordino, Mario Monti ed Elsa Fornero: se non obbligano la Sicilia a eliminare immediatamente questi bubboni ogni loro sforzo per spiegare che la crisi planetaria è così grave da obbligare a pesantissimi sacrifici sarà inutile. Peggio: grottesco. Vale per i privilegi dei dipendenti regionali siculi, vale per quelli degli organi istituzionali.

Certo, al Senato non godono più dello stupefacente dono che fino a qualche anno fa veniva fatto da ogni presidente che, andandosene, regalava loro, a spese dei cittadini, due anni di anzianità. Ma ci sono ancora, a Palazzo Madama, persone che, assunte prima del 1998, possono andare in pensione prima di tutti gli altri italiani, a cinquant'anni o poco più, godendo anche di quella regalia. È giusto? È un diritto acquisito e quindi intoccabile anche quello?

È accettabile che, 16 anni dopo la riforma Dini, nonostante i ritocchi, non ci sia ancora un dipendente del Senato (quelli arrivati dopo il 2007 possono andarsene con qualche penalità ancora a 57 anni) che accantoni la pensione col sistema contributivo? Così risulta: dato che dal 2007 non è entrato alcuno, i primi soggetti al «contributivo» (peraltro maggiorato con un «aiutino» intorno al 18%) dovrebbero essere sette funzionari in arrivo nel 2012. Come possono capire, gli italiani, che quei fortunati godano di 15 mensilità calcolate sul 90% dell'ultima retribuzione e trasmesse intatte al 90% alla vedova se ha figli minori di 21 anni? Ma non basta ancora: nonostante le polemiche seguite alle denunce del passato come quella dell'«Espresso» che quattro anni fa rivelò che al Senato uno stenografo arrivava a 254 mila euro l'anno e un barbiere a 133 mila, le retribuzioni sono cresciute ancora dal 2006, in questi anni neri, del 19,1%. Arrivando a un lordo medio pro capite di 137.525 euro. Centodiecimila più di un dipendente medio italiano, il quadruplo di un addetto della Camera inglese (38.952) e addirittura 19 mila più della busta paga dei 21 collaboratori principali di Obama, che dalla consigliera diplomatica Valerie Jarrett al capo dello staff William Daley, prendono al massimo (trasparenza totale: gli stipendi dei dipendenti, nome per nome, sono sul sito della Casa Bianca) 118.500 euro. Lordi.

Sia chiaro: Palazzo Madama può contare su collaboratori, dai vertici fino agli operai, di eccellenza. Sui quali sarebbe ingiusto maramaldeggiare demagogicamente. Loro stessi, però, discutendo del loro futuro con l'apposita commissione presieduta da Rosi Mauro (sindacati di là, una sindacalista di qua) non possono non rendersene conto: di questi tempi, la loro trincea con tre liquidazioni (una interna, una dell'Inpdap, una del «Conto assicurativo individuale») e le due pensioni (una del Senato e ora ancora dell'Inpdap) è indifendibile. Tanto più che anche nel loro caso, il peso delle pensioni sui bilanci è cresciuto in modo spropositato.

Vale per Palazzo Madama, vale per il Quirinale dove troppo tardi la presidenza ha introdotto «misure dissuasive» con la previsione di «significative riduzioni» dei trattamenti pensionistici come un limite per l'anzianità «a regime» (campa cavallo...) di 60 anni con 35 di contributi (da leccarsi i baffi...), vale per Montecitorio, dove lo stipendio lordo è poco più basso che al Senato: 131.586 euro. Con tutto ciò che ne consegue sulle pensioni. Non sarà facile rompere certe incrostazioni. Verissimo. Ma è troppo facile far la faccia dura solo con i piccoli...

Gian Antonio Stella10 dicembre 2011 | 12:32
http://www.corriere.it/economia/11_dice ... 51a6.shtml
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Re: Gentaglia impunita!

Messaggioda franz il 10/12/2011, 18:49

flaviomob ha scritto:Ehm... se queste cose le dice Grillo, però, tutti a dargli del demagogo...

Esatto. Perché ranvit per prima cosa non ha un movimento politico, quindi non ha alcun interesse a usare retorica e fare false promesse al popolo per ingraziarselo e poi, soprattutto, ranvit non è un comico che deve fare spettacolo comunque.
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Re: Gentaglia impunita!

Messaggioda flaviomob il 11/12/2011, 5:17

Se parliamo di interessi, Grillo ha subito un danno di proporzioni enormi dopo che è stato cacciato dalla Rai (e non ha trovato spazio su alcun'altra rete televisiva fino ad oggi), in termini sia economici che di promozione della propria immagine. Il che per un artista è veramente deleterio. Non mi pare che i sedicenti liberali dell'ultim'ora si siano stracciati le vesti per favorirne il ritorno, nonostante sia stato di fatto censurato per una battuta che aveva dei solidi fondamenti nell'andazzo che ben conosciamo e che ha addirittura portato alla totale distruzione del partito che fu di Turati, Nenni e Pertini.
Grillo non si è arreso e ha lottato per emergere di nuovo. Ha il blog piu' seguito d'Italia. Si può essere d'accordo o dissentire sul fatto che abbia deciso di impegnarsi con un proprio movimento in politica, ma finora pare che il suo movimento non abbia rubato un centesimo, riscuote un certo consenso nonostante sia (il movimento, come lui stesso) oscurato dalle principali reti nazionali (salvo qualche eccezione da Santoro, peraltro cacciato anche lui in una maniera aberrante e in perfetto stile mafioso). Ha avuto nettamente ragione su Telecom e sulle preoccupazioni - mentre tutta l'informazione taceva - sulla possibile esplosione del debito pubblico (e degli interessi). Ha stravinto nei referendum (non da solo, certo, ma almeno si è schierato dalla prima ora a differenza di Bersani che ha tentato di salire sul carro ex post...). Denuncia i privilegi della casta da molto prima che i media ne parlassero come fanno oggi. Ha "sfondato" mediaticamente nonostante sia stato censurato, emarginato, tolto da tutti i palinsesti. Poi avrà i suoi eccessi (io mi domando pero' quale forza politica oggi abbia mantenuto non dico tutte ma almeno il 50% delle promesse fatte, avendo governato: non è demagogia anche questa?), ma credo che meriti molto più rispetto e che la sua base vada ascoltata, non derisa.


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Re: Gentaglia impunita!

Messaggioda franz il 11/12/2011, 11:04

Rimane criticabile, come tutti, e quindi se qualcuno dice che è demagogico puo' farlo. O è vietato?

Quanto al danno economico non lo so, visto che notoriamente è citato come uno dei contribuenti piu' ricchi in Italia (con tanto di yact con cui ebbe un clamoroso incidente anni fa) e che 4 milioni di euro di reddito (di reddito annuale, non di risparmi di una vita!) dimostrano che tutto il suo movimento è una bella fabbrica di soldi (su cui va dato atto che, condoni a parte, per cifre irrisorie, a quanto pare paga tutte le tasse).

Interessante la scheda di wikipedia, dove si illustrano gli aspetti critici della sua condotta rispetto a quanto predica (condoni, auto e barche di lusso).
Stile di vita [modifica]
http://it.wikipedia.org/wiki/Beppe_Grillo#Stile_di_vita
Le critiche rivolte al comico hanno riguardato soprattutto il suo stile di vita, non coerente coi princìpi che dice di sostenere. In particolare è stato criticato per il possesso di una Ferrari e una barca a motore; Beppe Grillo ha precisato di averle avute, ma di averle vendute entrambe e di possedere un altro autoveicolo (una Toyota ibrida), confermando di avere due case, una a Genova e una in Toscana.[45] Ha inoltre ammesso che il suo legale si è occupato della vicenda di chi vendeva i suoi spettacoli su eBay presentando un esposto alla Procura di Alessandria.[45] Pesanti critiche gli sono state rivolte anche quando si avvalse del condono fiscale del 2003 promosso dal governo Berlusconi e da lui più volte criticato in quanto premiava gli evasori.[46] Grillo ha ammesso durante un'intervista tenutasi a margine di un suo spettacolo in piazza a Bologna in occasione del V-Day di aver fruito del suddetto condono e che esso si riferiva precisamente ad una somma pari a 500 euro.[47] Il 30 aprile 2008 l'Agenzia delle Entrate ha reso consultabile tramite Internet il reddito imponibile dei cittadini che hanno presentato la propria dichiarazione dei redditi per l'anno 2005, operazione per la quale Beppe Grillo ha contestato le modalità di pubblicazione dei dati.[48][49] Secondo il Corriere della Sera, la reazione di Grillo è stata criticata da alcuni dei suoi sostenitori.[50] Grillo ha poi replicato criticando i giornali che lo hanno attaccato.[51] Dai dati dell'Agenzia delle Entrate è emerso che Grillo aveva dichiarato nel 2005 un reddito imponibile superiore a quello di diverse altre personalità (4 272 591 euro)[52]. Questo ha dato adito ad alcune critiche su quello che, secondo i detrattori del blog di Grillo, sarebbe "uno splendido negozio con un sistema di vendita che funziona benissimo"[53], anche se Gad Lerner, generalmente critico nei confronti del comico genovese, ha preso le sue difese su questo punto, sostenendo che "sono soldi guadagnati lecitamente offrendo un servizio unico nel suo genere"[54]. Inoltre Grillo ha puntualizzato che è pur vero che guadagna molto, ma è anche vero che paga tutto il dovuto (circa metà del reddito) al fisco.[senza fonte]


PS: dimenticavo ... su cosa avrebbe avuto ragione Grillo a proposito di Telecom, cosa diceva, cosa proponeva e cosa si sarebbe avverato o non avverato?
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Re: Gentaglia impunita!

Messaggioda ranvit il 11/12/2011, 11:31

Grillo è un arruffapopoli che si è costruito un reddito da "casta" davvero notevole, facendo leva sui disagi, l'infantilismo velleitario e la disperazione della gente...insomma uno in gamba per i suoi interessi.
Il problema di fondo rimane quello da me evidenziato nel precedente intervento: le critiche le facciamo tutti, non sono un'esclusiva di Grillo, è il cosa propone, anzi non propone, che ci distingue.

Vittorio
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Re: Gentaglia impunita!

Messaggioda franz il 11/12/2011, 12:36

ranvit ha scritto:Grillo è un arruffapopoli che si è costruito un reddito da "casta" davvero notevole, facendo leva sui disagi, l'infantilismo velleitario e la disperazione della gente...insomma uno in gamba per i suoi interessi.
Il problema di fondo rimane quello da me evidenziato nel precedente intervento: le critiche le facciamo tutti, non sono un'esclusiva di Grillo, è il cosa propone, anzi non propone, che ci distingue.

Vittorio

Anche come si comporta ..... oltre a cio' che propone.
Stranamente se cerci info su "grillo contribuente piu' ricco" sei sommerso da altri link di grillo stesso in cui parla dei contribuenti, quasi a sommergere ogni altra notizia. Dopo un po' trovi riferimenti ad altri blog che parlano del vero caso ma i link sono vuoti ... il post non esiste piu'. Grillo si lamento' (è dir poco, attacco' coma sa fare) con l'agenzia delle entrate e con i giornali che ne parlarono, ospitando le critiche degli stessi grillini e vedo che oggi si fa fatica a trovare post su blog indipendenti. In compenso almeno sul Forumista, anni fa se ne parlo in libertà (una ex "adepta" ci parlo' di come funzionano le cose e quanto devono pagare i responsabili locali a a grillo per aprire un meetup a suo nome). Ultima cosa spassosa, il fatto che Grillo abbia comprato casa in Svizzera (si' anche lui Flavio?) e lo ha ammesso (quindi non è una palla. La palla è la scusa addotta per evitare critiche dal suo adorato popolo.
Beppe Grillo sceglie casa in Ticino. Secondo quanto scrive il domenicale ‘Il Caffè’ e riporta il portale della svizzera italiana ‘tio.ch’, il comico avrebbe deciso di andare a vivere a Lugano. Grillo ha preso casa in un appartamento, che potrebbe essere adibito a ufficio nella zona di Lugano-Paradiso. L’abitazione con vista sul golfo non è lontana da quella di Mina.

“Sì, ho comprato un appartamento nel quartiere Lugano-Paradiso perché se mi oscurano il blog sono pronto a ripartire il giorno stesso con Beppegrillo.ch o Beppegrillo.eu. Sono un pò preoccupato perché ogni mese c’è qualche leggina, qualche decretino che riduce le libertà e che viene annunciato sempre per il bene della rete…”. Il comico spiega di “aver già trasferito anche i master del blog”.

“Speravo che la notizia non si diffondesse”. Non vuole che venga interpretata come una scelta ” codarda”. “Non è una fuga dalle tasse, per intenderci. L’eventuale trasferimento- assicura Grillo- riguarderebbe solo il blog, non me”. “E’ una mossa per tutelarmi -ribadisce Grillo-.Se mi dovessero impedire di continuare a scrivere quello che voglio, lo trasferirei. Mi sto attrezzando per andare avanti. Tutto qui”

Dettagli sul Corriere Online del dic 2008 http://www.corriere.it/cronache/08_dice ... aabc.shtml

Naturalmente per trasferire il blog in Svizzera non occorre assolutamente avere casa li', basta un normale hosting, tra l'altro piuttosto economico (poche decine di franchi all'anno) mentre la casa ufficio da quelle parti costa una fortuna.
Si, decisamente demagogico e pallonaro, quindi capisco che piaccia a tanti italiani :lol:
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Re: Gentaglia impunita!

Messaggioda Stefano'62 il 11/12/2011, 14:25

ranvit ha scritto:Il problema di fondo rimane quello da me evidenziato nel precedente intervento: le critiche le facciamo tutti, non sono un'esclusiva di Grillo, è il cosa propone, anzi non propone, che ci distingue.

Esatto !!
Aggiungo che soffermarsi sulla persona di Grillo (invece che su ciò che denuncia) serve solo a chi quelle denunce,che appunto non sono esclusiva di Grillo,vorrebbe metterle in dubbio e non ha interesse alcuno a dare risposte.
Chissenefrega se Grillo ci marcia o meno,a me interessa trovare soluzioni alla situazione,oggettivamente reale,che ha contribuito a denunciare.

Grillo saprà dare le risposte ?
Finora quello che ha fatto (le firme per le tre proposte,occultate dal Parlamento) è insufficiente.
C'è da dire che appunto è solo un comico,e che i politici veri finora hanno fatto molto meno di lui,il che è tutto dire....
Appunto gentaglia impunita,da cacciare a calci nelle palle,quando non sono da infilare in un carcere.
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Re: Gentaglia impunita!

Messaggioda franz il 11/12/2011, 15:25

Stefano'62 ha scritto:Aggiungo che soffermarsi sulla persona di Grillo (invece che su ciò che denuncia) serve solo a chi quelle denunce,che appunto non sono esclusiva di Grillo,vorrebbe metterle in dubbio e non ha interesse alcuno a dare risposte.

appunto, stefano. Il problema qui non è denunciare, dato che protestare, denuciare e scioperare sono le attività sportive preferite in Italia. Sono capaci tutti, comici compresi, e tutti lo facciamo. Ci vuole pochissimo e siamo tutti esperti critici di qualsiasi cosa, spaziando dalla formazione della Nazionale di calcio all'ultima manovra finanziaria. Il problema come dice ranvit è nelle risposte. Non è problema di "interesse a darle o non darle", queste risposte, ma di capacità!
Non tutti sono in grado di dare risposte valide in un sistema complesso come l'Italia ma ci sono sempre i banalizzatori che fanno tutto semplice e parlano alla pancia delle gente semplice (appunto, populismo e demagogia). Non potrebbero farlo in Svezia (dove il populismo infatti non attecchisce) ma ci riescono in Italia, grazie allo scadente livello di istruzione.

PS: tra l'altro ..... "gentaglia impunita" anche chi li ha votati ... questo è un aspetto da non dimenticare.
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Re: Gentaglia impunita!

Messaggioda flaviomob il 12/12/2011, 1:40

Se Grillo ha casa in Svizzera ma paga tutte le tasse in Italia, chissenefrega. Marchionne mi pare che non paghi le tasse in Italia e credo che guadagni qualcosina in più.
Se ha fatto il condono: male, malissimo. Se usa Ferrari e yacht e se li paga, libero di farlo. Ricordo quando tanti anni fa alle feste dell'Unità a Milano chiedeva trentamila lire (o trenta euro, non ricordo) per l'ingresso al suo spettacolo. Liberi di entrare e pagare o meno. Io non ho mai pensato che le valesse e non sono mai entrato. Ma se in tanti la pensavano diversamente da me, avrà guadagnato su questo. Qui, in questa lista, non c'era qualcuno che diceva "se è bravo, è giusto che guadagni tanto"? Probabilmente in tv avrebbe guadagnato ancora molto di più: tra stipendio e promozione per i suoi spettacoli.

Su Telecom, basta andare a leggere quello che scriveva sul suo blog negli anni passati.

Sulla sua coerenza politica? A parte che il movimento non è suo, in Emilia Romagna ci sono molti eletti e ha percentuali molto alte, vedremo con le azioni concrete quello che faranno. In fondo è come per la Lega: passare dalla protesta alla proposta è la vera cartina di tornasole. Anche se in un certo senso i seguaci del Dio Eridano un risultato l'hanno certamente ottenuto: la devastazione dell'Italia (e ora fanno retorica come se fossero da vent'anni all'opposizione).
La prova è nel budino, li vedremo all'opera e giudicheremo. A me è capitato di sentire parlare un candidato in una tv locale del milanese. L'ho giudicato semplicemente inascoltabile. Ciò però non significa che molte denunce fatte dal blog o dal movimento siano fondate.

Tornando al thread, anche gli stipendi dei presidenti di regione non sono male (pure il "comunista" Vendola, al secondo posto non ci fa una bella figura!). Anche qui, un altro "budino" di prova... Ma non è che ci costano davvero meno le province, in proporzione?

http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=5074585d1665c4ea


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