Stefano'62 ha scritto:Ero tentato di darti ragione,ma poi ho pensato che uno Stato che non ha i fondi per assicurare una pensione decente e in tempi adeguati (cioè possibilmente non a ridosso del trapasso) a chi lavora duramente una vita,ma poi non taglia quelle di platino a due mafiosi buoni solo a intrallazzare in parlamento,ebbene quello Stato quegli indigenti li ha creati eccome.
Stefano, non è lo Stato che deve "avere i fondi per le pensioni" ... credo che ci sia un equivoco di fondo.
I fondi per le pensioni vengono di fatto dalla nostra tasche, di chi lavora. Sono soldi nostri, non dello stato.
Lo stato eventualmente li amministra (bene, male, poi vediamo) e decide democraticamente le leggi che governano il sistema previdenziale. Poi è chiaro che se governa male e amministra peggio, i soldi che raccoglie vengono spesi male e non ci sono ma questo nulla toglie al fatto che non è che uno stato "deve avere i fondi" ma che deve amministrare bene quelli che gli diamo (in Italia 1/3 e cioè il 33% del salario lordo azienda).
Diciamo che potrebbe anche prelevare il 50% ma questo secondo me non crea poveri ma impedisce la crescita della ricchezza. Ed impedendo la ricchezza, indirettamente ci mantiene piu' poveri. Ma tu immagini cosa potrebbe fare una persona che lavora 40 anni con il 33% del suo reddito, se lo ricevesse ogni anno e lo accantonasse anche ad un misero 3%? Beh, con un foglio excel e le funzioni attuarili (ma anche con uno sviluppo lineare in 40 celle) il calcolo è semplice. Oggi chi prende 1000 euro netti, in realtà ha come lordo circa il doppio e paga 660 all'INPS, ogni mese (una parte lui, piccola, ed una parte piu' grande l'azienda). Su uno stipendio lordo di 2000, il prelievo accumulato di 660 per 40 anni rende circa 615'000 euro al 3%, 780'000 al 4% e 1 miliardo al 5%. Ho fatto il calcolo solo prelevando il 33% sulle 12 buste paga, lasciando quindi tredicesima e ulteriori mensilità belle pesanti. Diciamo che con quanto accumulato privatamente si puo' vivere in pensione degnamente, soprattutto perché i fondi si spendono poi gradualmente e continuano ad accumulare interessi. Lo stato riesce a fare meglio, con quel 33% che preleva? Non direi. Crea poveri? Forse ... io ritengo che ostacoli il benessere.
Iafran ha scritto:Indigente, forse, si può anche nascere, ma non è affatto escluso che lo si possa diventare nella vita: il compito della politica non dovrebbe essere quello di organizzare per prevenire una simile eventualità?
Non le metto in dubbio che debba farlo. Io contstavo solo il concetto che uno stato crea la povertà o la ricchezza.
Per me è l'economia che crea la ricchezza e lo stato si limita a regolare alcuni aspetti del benessere (sicurezza, educazione obbligatoria, sanità, ambiente, trasporti) e predisporre sostengno a chi rimane indietro. Il fatto è che quando esagera nel farlo (e se per pagare le sue spese arriva a prendere il 50% dalla nostre tasche, sta esagerando) allora invece di prevenire l'eventualità che citi direi che si sta adoperando di brutto per realizzarla. Non tanto perché "crei" dei poveri ma perché ostacola la crescita e la prosperità.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)