franz ha scritto:chango ha scritto:sul limite del baratro si trovano anche altri Paesi e per uscirne non hanno deciso di affidarsi a dei tecnici ma ai politici (tramite nuove elezioni).
non è che gli economisti e i professori siano esenti da orientamenti poltici, giudizi di valore che gli fanno preferire una soluzione piuttosto che un altra oppure definire prioritaria la questione A rispetto alla questione B.
il non codividere la loro analisi non significa necessariamente capire pochissimo di economia, ma semplicmente avere un opinione diversa.
La spagna è ben lontana dal baratro. Il loro debito pubblico è la metà del nostro, in proporzione al PIL.
La condivisione di analisi che citi non conta nulla. Interessa sapere che un idraulico ha una opinione diversa rispetto ad un cardiochirurgo su come si sostituisce una valvola o un'aorta? Non credo. Io non mi farei operare da un idraulico e considero l'opinione del chirurgo (o dell'economista) molto piu' qualificata di quella del politico, parlando i cuori e di economia.
Se il politico ha un'opinione diversa dalla maggioranza degli economisti seri per me è grave ma non sorprende, visto come siamo conciati.
se la Spagna è lontana dal baratro chissà perchè viene inserita tra i Piigs.
neanche io mi farei operare da un idraulico, parlando di cuori, ma se per questo non mi farei neppure montare una caldaia da un cardiochirugo.
Mi interessa sapere, invece, se l'idraulico A ha un opinione diversa dall'idraulico B (infatti normalmente si fanno fare più preventivi...), così come interessa sapere se il parere del medico A è confermata dal medico B (non è raro che si chieda un secondo parere).
se un politico ha un opinione diversa dalla maggiornaza degli economisti non credo che in se sia un problema. perchè non basta essere maggioranza perchè la propria opinione o analisi sia corretta.
per esempio la maggioranza degli economisti non ha previsto l'attuale crisi.
che facciamo? li buttiamo via?
che poi sarebbe interessare capire chi sono gli economisti seri e quelli non seri.
perchè in economia, così come nelle scienze sociali in generale, è possibilissimo che esita una pluralità di punti di vista e da questo derivare soluzioni e analisi diverse senza che l'una o l'altra posizione siano meno serie rispetto all'altra.
l'economia, sotto questo punto di vista, è molto vicina e simile alla politica.