Infatti cosi' si intitola l'art di MG:
Fine del contante, fine del sommerso
Carte di credito e assegni contro gli evasori. E se mettessimo una tassa sull'uso del contante?
Stendendo un velo pietoso sugli errori macroscopici in campo economico, contenuti nell'articolo e che hanno una naturale giustificazione con il fatto, ammesso con grande onestà dalla giornalista, di non essere economista (e di capirci ben poco, hanno commmentato gli economisti veri) personalmente ritengo utilissima l'estensione dell'uso della moneta elettronica ma sono contrario ad obblighi e divieti.
Se poi volessimo estendere l'uso della moneta elettronica dovrebbe essere lo stato il primo ad accettarla.
Provate ad andare in posta e pagare le bollette con una carta di credito

E cosa raccontare al pensionato che va a ritirare la pensione e si vede tassato 150 per ogni 100 che ritira (come da proposta di MG).
L'idea poi che la criminalità ed il sommerso prosperino grazie al contante è decisamente ingenua e dimentica le frodi bancarie, le truffe via internet, le truffe piramidali, la clonazione della carte di credito.
Ma ammettiamo che cosi' si proceda. Sparisce il contante e tutto diventa elettronico. Chiaro che la cosa va fatta come minimo in tutta l'area Euro, perché le banconote se vanno abolite vanno abolite tutte, altrimenti sarebbe abbastanza semplice procurarsi banconote tedesche o francesi. E qui bisogna vedere se gli altri paesi sono d'accordo ad abolire il contante (cioè a buttare via il loro bambino perché in Italia l'acqua è sporca). Ammesso e non concesso che lo siano, esistono ancora i dollari ed una legge dovrebbe allora vietare anche il possesso di banconote di altri paesi. Come vedete ci stiamo avvicinando al delirio orwelliano ma questo è normale per chi ha la mentalità da stato totalitario praticamente scolpita nel DNA.
Su Luogocomune, Marco Bollettino afferma, a proposito di tracciabilità:
Quello che però ritengo il problema più grande è però il seguente: se tutte le mie transazioni sono registrate allora un database centrale può facilmente raccoglierle e catalogarle, un analista governativo può scrutinarle ed individuare non solo i miei redditi ma anche, ad esempio, le mie preferenze politiche, la mia fede religiosa, la mia appartenza a certi gruppi. Se ciò che l’analista scopre non è gradito al governo, quest’ultimo può semplicemente decidere di far pressione sulle banche perchè mi “spengano” le carte e congelino i conti. E con un click io sono rovinato.
Improbabile distopia orwelliana? Prima di buttare alle ortiche la nostra libertà individuale per combattere l’evasione fiscale, ricordiamoci che la logica del “chi non ha nulla da nascondere non ha niente da temere” è stata fedele compagna di tutti i totalitarismi e anche nella democratica Italia contemporanea gli esempi di chi usa il fisco per rovinare le persone ed appropriarsi del suo patrimonio purtroppo esistono.
Cè poi un altro problema, come un Michele Boldrin ha rilevato:
Non è per nulla ovvio che, in un mondo altamente digitalizzato, l'uso di strumenti elettronici di pagamento permetta sempre la tracciabilità e riduca l'evasione. Si svilupperanno sempre più sistemi privati di transazione elettronica e monete elettroniche private che permetterano di effettuare transazioni non visibili al fisco, esattamente come avviene oggi con il contante. Questo, già da solo, inficia l'intero argomento della Gabanelli e dei suoi troppo entusiasti sostenitori. Il denaro elettronico è solo apparentemente e temporaneamente un deterrente dell'evasione fiscale, rendiamocene conto.
E quali sono questi strumenti elettronici alternativi?
Ne menziono due, che dovreste conoscere.
Il primo è paypal https://www.paypal.com/ch/cgi-bin/websc ... ang.x=true
Puoi fare pagamenti e ricevere compensi in modo elettronico, confidenziale (https, criptato)
Il secondo è bitcoin http://bitcoin.org/ che essendo un peer-to-peer permette di non utlizzare un server centrale (che potrebbe essere soggetto ad attacchi, sequestri etc).
Naturale pensare che se il contante fosse abolito, questi strumenti alternativi ne prenderebbero il posto e ci sarebbero anche nuovi strumenti, pensati ad hoc.
Indipendentemente dal tipo di strumento usato per pagare ed essere pagati, il fisco puo' scoprire l'evasione con mezzi ordinari che già ha oggi o che si possono predisporre abbastanza in fretta. Basta che il fisco sia organizzato diversamente. Qui sta il problema.
L'organizzazione. Perché in USA e CH si evade di meno? Ok, le imposte sono piu' basse e la burocrazia è bassa, ma il fisco è organizzato al top. E che succede in Italia, con le imposte alte che ha, quando il fisco individa un caso di lavoro sommerso? Che nella maggior parte dei casi l'attività non è in grado di proseguire alla luce del sole, non ha la redditività sufficente per pagare quel 50% di oneri aggiuntivi e quindi chiude, fallisce. Magari ha la capacità di arrivare ad un 30% in piu' e questo lo si vede nei casi di emersione graduale. Superata una certa soglia, non ce la fa piu'.
Il problelma quindi, non è il contante, ma le imposte troppo alte (perché alte sono le spese dello stato).
Ulteriori letture
http://www.noisefromamerika.org/index.php/articoli/2455
http://libertysoldier.splinder.com/post ... o-mestiere
http://www.luogocomune.net/site/modules ... id=203223&