Ed è proprio quest’ultima impasse a suggerire al guru della crisi Nouriel Roubini una sentenza senza appello. “L’Italia – ha scritto oggi nella sua pagina Twitter – è troppo grande per fallire ma anche troppo grande per essere salvata. Presto una ristrutturazione forzata del debito e un’estensione della durata dei titoli saranno inevitabili”. In pratica, suggerisce l’uomo che previde in tempi non sospetti lo scoppio della crisi globale, servirebbe un default tecnico.
Divertente il fatto che la fama di certi profeti arrivi a tal punto che il sole24 aveva scritto che Roubini aveva vinto il nobel per l'economia. Poi si sono accorti dell'errore ed hanno rimosso la frase. Ma rimane un "guru". E cosa è un guru? Una figura religiosa, non scientifica. Vero che Roubini ha previsto quanto scritto ma non ne ha previsto i motivi. La crisi secondo lui ci sarebbe stata perché la Cina avrebbe smesso di comprare treasury bonds e tutto sarebbe saltato. La crisi c'è stata ma non per questo motivo . Morale, Roubini pare uno che ne spara 100 e prima o poi ne azzecca una. Tanto che nella scheda wikipedia ci sta scritto che "Roubini è noto per le sue previsioni di crisi finanziaria mondiale, all'IMF nel 2006, dove fu accolto con scetticismo: uno dei commissari faceva anche notare la mancanza di modelli matematici a sostegno." Insomma tira ad indovinare e fa, secondo alcuni, l'uccello del malaugurio (le precendti previsioni gli hanno valso il soprannome "Dr. Doom" e "permabear" nei media). Se indovina, allora tutti si ricorderanno di lui, altrimenti nasconderà il vaticinio sotto il tappeto.
Cosa avrebbe detto in particolare, adesso?
Italy is too big to fail and too big to save.
Even a credible new government will not be able to reverse the spread blow-up; Italy is beyond the tipping point.
A levered European Financial Stability Facility and special purpose vehicle are two turkeys that will not fly.
The ECB doesn’t want to be the lender of last resort (and legally cannot be, based on the Maastricht treaty); thus coercive debt restructuring may soon become unavoidable.
A future exit from the eurozone cannot be ruled out.
la prima affermazione è nota (è un dato di fatto, non una previsione).
la seconda invece è una previsione. "anche un governo piu' credibile non potrà invertire l'incremento dello spread" e "siamo oltre il punto di non ritorno". La prima parte dell'osservazione dipende dalla seconda, che pero' è falsa. Non è vero che siamo oltre. Come saggiamente ha già scritto Cardif, ci saremmo se nessuno comprasse i nostri titoli. Qui si che non potremmo pagare stipendi, pensioni, ospedali, scuole. Ma il grafico dello spread dimostra che come sale puo' anche scendere.
Poi non è lo spread da vedere, per il costo del debito, ma l'interesse e la struttura del debito, come ben spiegato qui
http://www.noisefromamerika.org/index.php/articoli/2433 La terza frase è corretta, perché di fatto l'Italia deve facela da sola (Roubini non ci crede, amen).
La terza non è una previsione vera ma parte da un dato di fatto (la BCE non puo' essere compratore di ultima istanza) per affermare che per forza dovremo ristrutturare il debito.
L'ultima frase poi non è certo una previsione. "non si puo' escludere in futuro un'uscita dall'Euro" (
dell'Italia, NDR)
Se uno vuole fare previsioni scientifiche dice che l'Italia NON uscirà, oppure che uscirà. Dire che non si puo' escludere, son capaci tutti, anche un ragazzo delle medie.
Francamente a me pare che persone che hanno autovevolezza dovrebbero evitare simili uscite, perché ricordano tanto le profezie che si autoavverano. E che si fa di tutto, profetizzando, per farle avverare.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)