La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

"Il tarlo del cemento che divora il Belpaese" di S. Settis

Dall'innovazione tecnologica alla ricerca, vogliamo trattare in particolar modo i temi legati all'ambiente ed alla energia, non solo pero' con uno sguardo puramente tecnico ma anche con quello politico, piu' ampio, di respiro strategico

Re: "Il tarlo del cemento che divora il Belpaese" di S. Settis

Messaggioda franz il 05/11/2011, 17:05

cardif ha scritto:Ho visto la zona Marassi di Genova sulle mappe di Google: c'è il letto di un torrente che scompare, coperto ed intercluso tra i fabbricati.
...
Iafran: 400 mm sono 0,40 m.

Ho visto anche io. Prova a vedere le immagini storiche ... troverai una foto aerea del dicembre del 1943 (probabilmente qualche bombardiere alleato) da cui si nota, malgrado la scarsa definizione, che dalla stazione fino al mare era interrato già ai tempi del fascio. Questo per capirci meglio. I maggiori disastri sono stati fatti o durante le due guerre oppure durante il boom degli anni 60. Ma quello di Marassi è del primo tipo. Non diamo la colpa ai politici attuali per quelle cose. Caso mai diamone per la mancanza di manutenzione per i tagli alla spesa.
Infatti come tutti sanno meglio tagliare la manutenzione dei torrenti che le pensioni di anzianità. :o

PS: si, c'è uno zero di differenza ma sono pur sempre 400 litri (quindi Kg) per metro quadrato.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: "Il tarlo del cemento che divora il Belpaese" di S. Settis

Messaggioda Iafran il 05/11/2011, 17:36

cardif ha scritto:Iafran: 400 mm sono 0,40 m.

Accidenti, ho preso una bella cantonata!
Ti ringrazio Cardif e confermo anch'io che 400 mm/mq corrispondono a 4 mila tonnellate per ettaro, anche se non è molto rilevante il peso quanto lo è il volume della massa d'acqua 0,4 mc x 10.000 mq = 4.000 mc ad ettaro di superficie.

franz ha scritto:Secondo me qui ognuno (non mi riferisco ai forumisti) riporta dati in libertà come se fossero certezze e senza capire bene il contesto.
Per prima cosa non esistono "piogge tradizionali", perché la memoria umana è troppo corta e le rilevazioni scientifiche metodologiche (temperatura, precipitazioni etc) partono solo dalla metà dell'800. Forse anche per questo i citati "dati storici" peccano per difetto.

I dati della pioggia caduta, anche immediatamente a ridosso dei fatti di Genova, sono facilmente verificabili momento per momento. Il Servizio Idrologico li raccoglie mensilmente dalle stazioni pluviografiche sparse in ambito regionale, ma trattandosi di Genova l'informazione, suppongo, sia stata data subito dai responsabili delle stazioni cittadine agli organi scientifici, alla Protezione civile, al Municipio e ai giornalisti.
Io ho saputo qualcosa dai media (il dato della soglia critica per l'innesco dei fenomeni franosi dalla letteratura specialistica) che riportavano un'altezza di 300-350 mm di pioggia in poco tempo. Un dato, comunque, eccezionale!

I dati storici sono quelli registrati dai Governi che hanno voluto interessarsi al territorio e che hanno guardato al futuro. Questi, come hai scritto, sono incominciati per le capitali e per le maggiori città europee dal XIX secolo, per qualche cittadina calabrese un po' più tardi, per molti paesi calabresi dal 1920-22 (naturalmente, la precisione è affidata alla tecnologia utilizzata; agli inizi non poteva fare a meno anche dello zelo e della serietà del personale addetto).

Senz'altro, che "i citati "dati storici" peccano per difetto" ma venissero presi comunque in considerazione nella progettazione delle grandi opere (non solo per le dighe!).

Convengo con te che ci si "allerta" sempre dopo e quando le disgrazie toccano l'uomo, avevo scritto, infatti, che:

<<Fuori dai centri urbani gli effetti delle alluvioni si faranno sentire ... nei fondi di altri proprietari, che chiederanno il rimborso dei danni ... a ben individuati colpevoli (a monte)!>>
Iafran
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 4269
Iscritto il: 02/03/2009, 12:46

Re: "Il tarlo del cemento che divora il Belpaese" di S. Settis

Messaggioda Iafran il 05/11/2011, 22:09

Da http://www.ilmeteo.it/

APPELLO alle TV e GIORNALI: ASCOLTATECI
EMERGENZA tra poco su PIEMONTE e IMPERIA:
ALLARME su PIEMONTE e LIGURIA, fino a Martedì. Allarme ora sulla Sardegna. Allerta per il Fiume Po.
Nota: L'ALLARME sul GENOVESE venne LANCIATO a gran voce su ILMETEO.IT ben 7 giorni fa, ripetuto e confermato ogni giorno! ACCUSIAMO ESPRESSAMENTE chi ci ha accusato di allarmismo inutile. Alle REGIONI e AI CENTRI METEO STATALI diciamo che NOI (!) facciamo previsioni a 7gg ad altissima precisione e risoluzione e con attendibilità certificata e non costiamo un euro a nessuno!! A differenza dei soliti carrozzoni!!! Ringraziamo invece i 28 milioni italiani che nell'ultimo MESE ci hanno seguito e tutti coloro che ci hanno sostenuto in 11 anni di lavoro e di ricerca scientifica incessante. Mentre sul nostro sito si lanciava l'allerta ALLUVIONE, le prime pagine dei giornali e dei TG parlavano di tutt'altro...Pochi ci crederanno, ma in 11 anni di attività, la Protezione Civile e le Istituzioni Italiane non ci ha MAI richiesto informazioni meteo. I risultati si vedono tutti. Vergogna! A casaaaa!!!!. ATTENZIONE a queste zone: BIELLESE, CANAVESE, VERBANO-OSSOLA, TORINESE, CUNEESE, ASTIGIANO, ALESSANDRINO; IMPERIESE, SAVONESE, GENOVESE. Tanta pioggia in arrivo, incessante sulla Liguria, Piemonte fino a Domenica. Poi moderata fino a Martedì. Neve in montagna oltre 2000m. Piogge verso resto del nord e Toscana, forti temporali in Sardegna e Corsica Sabato pomeriggio-sera, poi anche Lazio e Campania da Domenica, tutte le regioni da Domenica pomeriggio. Piogge ancora purtroppo fino MARTEDI su Piemonte e Liguria. Attenzione anche al Fiume Po.
Iafran
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 4269
Iscritto il: 02/03/2009, 12:46

Re: "Il tarlo del cemento che divora il Belpaese" di S. Settis

Messaggioda flaviomob il 05/11/2011, 23:17

I siti meteo danno allarmi generalizzati a cadenza quasi mensile, è quasi impossibile sapere quali avranno seguito e quali no. Bisogna lavorare negli anni ed essere lungimiranti nella gestione del territorio, ogni giorno.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: "Il tarlo del cemento che divora il Belpaese" di S. Settis

Messaggioda cardif il 06/11/2011, 0:33

A volte a frenare c'è la titubanza da parte delle autorità nel diffondere un timore che alla prova dei fatti si potrebbe dimostrare infondato.
Altre volte c'è l'impulso di lanciare l'allarme per prevenire, o per poter dire: 'l'avevo detto'.
In ogni caso seguono le critiche per i danni che gli avvisi, omessi o dati, possono arrecare.
Decisioni che non vedo tanto facili da prendere, se le previsioni non poggiano su basi di certezza.
L'eliminazione del rischio, in casi catastrofici come questo, o nel caso di tsunami o terremoti o eruzioni vulcaniche, comporterebbe costi tanto enormi che non se ne può proprio parlare.
Per uno tsunami si dovrebbe abbandonare buona parte del patrimonio edilizio, e ricostruire a quota superiore a 10 m s.l.m.
Per avere edifici a prova sismica si dovrebbe abbandonare buona parte del patrimonio edilizio antecedente alle prime norme tecniche più significative (1974) vigenti del resto solo nelle zone sismiche; cioè abbandonare buona parte dei centri storici.
Altro che pensioni di anzianità: forse ci si riuscirebbe con una buona fetta del PIL della zona euro, purtroppo.
Lo sviluppo edilizio è andato e continua ad andare avanti dimenticando questi eventi eccezionali. Eppure non sono lontani nel tempo. Ho sentito un esperto affermare che nel Mediterraneo non si possono verificare eventi come quello di Fukushima, dimenticando Messina 1908.
Si dovrebbe creare una rete d'informazione più rapida nelle situazioni a rischio, da far agire in modo operativo in prossimità di eventi dannosi. Che almeno si possano salvare vite umane, se non i beni. E non agire in modo indecente come per la casa dello studente de L'Aquila.
Ma mo' mi so' capito bene?
cardif
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1700
Iscritto il: 13/04/2009, 18:29

Re: "Il tarlo del cemento che divora il Belpaese" di S. Settis

Messaggioda Iafran il 06/11/2011, 1:47

cardif ha scritto:A volte a frenare c'è la titubanza da parte delle autorità nel diffondere un timore che alla prova dei fatti si potrebbe dimostrare infondato.
Altre volte c'è l'impulso di lanciare l'allarme per prevenire, o per poter dire: 'l'avevo detto'.
In ogni caso seguono le critiche per i danni che gli avvisi, omessi o dati, possono arrecare.


Abbiamo due esempi di preallarmi, che, per fortuna, hanno suscitato qualche "sorrisetto": i trasferimenti precauzionali per rischio sismico degli abitanti della Garfagnana (non ricordo bene l'anno) e il piano di emergenza per l'uragano Irene a New York e a Washington (28.8.2011).
Si ha anche un altro preallarme, purtroppo, non preso sul serio nel 2009: la previsione del terremoto a l'Aquila da parte di Giampaolo Giuliani.
Iafran
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 4269
Iscritto il: 02/03/2009, 12:46

Re: "Il tarlo del cemento che divora il Belpaese" di S. Settis

Messaggioda franz il 06/11/2011, 9:06

cardif ha scritto:Ho sentito un esperto affermare che nel Mediterraneo non si possono verificare eventi come quello di Fukushima, dimenticando Messina 1908.

E credo che abbia ragione, perché Messina 1908 fu un 7.2 mentre quello del giappone fu un nono grado.
Da ricordare che la scala è logaritmica.
In base alla ricther, la scala da 7 a 7.9 corrisponde ad una esplosione equivalente di TNT tra 31,6 milioni e 1 miliardo di tonnellate mentre un terremoto di scala 9 corrisponde a tra 31,6 miliardi di tonnellate.
Come vedi un terremoto di forza 9 è mille volte piu' potente di uno di forza 7.
Si dovrebbe creare una rete d'informazione più rapida nelle situazioni a rischio, da far agire in modo operativo in prossimità di eventi dannosi. Che almeno si possano salvare vite umane, se non i beni. E non agire in modo indecente come per la casa dello studente de L'Aquila.

Ecco, qui siamo perfettamente d'accordo.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: "Il tarlo del cemento che divora il Belpaese" di S. Settis

Messaggioda cardif il 06/11/2011, 13:02

franz ha scritto:E credo che abbia ragione

A Messina il maremoto con onde alte fino a 13 m, conseguente al sisma, uccise molte altre persone. Mi riferivo a quello. Non riporto il testo ma c'è su wikipedia.
Ma mo' mi so' capito bene?
cardif
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1700
Iscritto il: 13/04/2009, 18:29

Re: "Il tarlo del cemento che divora il Belpaese" di S. Settis

Messaggioda Iafran il 08/11/2011, 2:58

Quando il cielo tornerà sereno, dubito che questi nubifragi continueranno ad interessare qualcuno oltre i familiari delle vittime!
Iafran
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 4269
Iscritto il: 02/03/2009, 12:46

Re: "Il tarlo del cemento che divora il Belpaese" di S. Settis

Messaggioda Iafran il 08/11/2011, 9:44

Quando il cielo tornerà sereno ...

i politici nazionali continueranno a parlare di riforme (della giustizia ed elettorali) da mettere in cantiere;
quelli regionali a spendere e a spandere nella sanità, in cattedrali nel deserto e in spettacoli estivi;
i presidenti delle provincie ed i sindaci a distribuire anche loro prebende a quelli che sono rimasti fuori dalle attenzioni della "prima guardia politica"; i general manager (e sì, ci sono pure queste figure ... a sostenere i sindaci e gli amministratori) a guadagnare bene nell'ombra (se ci sono questi gli altri che sostituiscono - sindaci ed amministratori - che ci stanno a fare?); i dirigenti degli Uffici tecnici (e collaterali) attenti a lucrare sulle opere da realizzarsi in ambito comunale (da loro stessi progettati, molto spesso, male) ... i cittadini ad assistere impotenti allo sperpero di somme senza vedere la risoluzione concreta delle loro tante denunce e delle loro necessità.

Passata è la tempesta, odo augelli far festa ...
. . .
Con balli, badili, ruspe, betoniere
a prendere soldi col paniere ...
da lavitola in giù si fortificano
nei centri di benessere si tonificano.
Iafran
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 4269
Iscritto il: 02/03/2009, 12:46

PrecedenteProssimo

Torna a Ecologia, Energia, Innovazione, Ricerca

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 14 ospiti