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In tremila al Big bang di Renzi

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: In tremila al Big bang di Renzi

Messaggioda lucameni il 29/10/2011, 18:39

Non so chi sia messo male, o meglio non lo voglio sapere per non trascendere, ma non è che criticare Renzi voglia dire sparare su tutto quello che è nuovo.
Primo perchè magari si può considerare Renzi meno nuovo di tanti altri.
Secondo perchè magari chi critica Renzi sarebbe ben lieto di avere altro politico in gamba all'arrembaggio e realmente nuovo.
Terzo perchè non si vede perchè la critica a Renzi, che è una persona sola, voglia dire non auspicare un rinnovamento della classe politica.
La critica a Renzi è la critica a Renzi.
Punto.
Se poi ci sono, e ci sono sicuramente, facce nuove e oneste, sono il primo ad esserne felice.

Insomma ormai s'è capito: Renzi è diventato l'ennesimo salvatore della patria. Guai a criticarlo, altrimenti siam messi male.

capito.
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Re: In tremila al Big bang di Renzi

Messaggioda lodes il 29/10/2011, 19:05

Trovo negativo esprimere giudizi sulla base di pregiudizi. Per esempio dire Renzi è antipatico. Io non parlo del Renzi sindaco perchè non essendo di Firenze non ho elementi per esprimere una opinione, ma sul Renzi che si impegna sulla scena politica nazionale penso che si debba discutere di ciò che esprime, delle sue proposte. Per esempio è giusta o no la critica che fa al gruppo dirigente del PD? E' giusto o no sostenere che ci vuole un limite ai mandati? E' giusto o no chiedere l'eliminazione del valore legale del titolo di studio? Renzi si è espresso su varie questioni ed è sul suo pensiero che va discusso. Certo a tanti dinosauri da fastidio l'uso di un linguaggio diretto che assieme ai contenuti riesce ad intercettare quella parte del paese che da tempo non si identificano più in questo moloch che è la sinistra italiana. Alla Leopolda ho sentito e sento tante idee di una sx moderna che sarebbe sicuramente vincente. Altro che geometrie politiche immaginate dai dinosauri.
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Re: In tremila al Big bang di Renzi

Messaggioda lucameni il 29/10/2011, 19:18

Le mie critiche a Renzi basate sull'antipatia personale e sui pregiudizi?
Semmai su giudizi. Non per questo tutto quello che dice è sbagliato o è tutto giusto.
Alcune o molte cose che dice le posso condividere. Precisiamo: "che dice".
Si può però fare una valutazione su quello sul quale si è d'accordo e quello sul quale non si è d'accordo.
E io me la sono fatta.
A differenza di altri che lo criticano perchè troppo di destra, fosse davvero di destra (liberale e democratica) secondo me non sarebbe affatto un difetto.
Io la intendo in questo modo (anche) sulla base proprio di quanto ha fatto a Firenze (inizialmente bene), e poi di come ha espresso le sue idee in merito al berlusconismo, a come uscire dal pantano italico, alla minimizzazione (vista nei fatti durante il governo della città) per la questione della legalità, la trasparenza, alla gestione delle infrastrutture, ai rapporti (meno evidenti) con le lobby operanti in toscana, alla bufala mediatica dei 1000 punti ed escamotage (mediatici) di questo tipo; e sicuramente anche sulla base della sua scarsa sobrietà. Al fatto che ha ripetuto più volte, sotto forma più accattivante, il mantra veltroniano che ha fatto della sinistra cosidetta riformista una sinistra inciucista.
Certi atteggiamenti non mi piacciono, è vero.
Mi spiace che questa sia la sinistra moderna auspicata.
Peraltro Renzi - ripeto - potrebbe essere benissimo di destra liberale e lo voterei volentieri se dimostrasse di tenere fede a molte sue affermazioni oppure se quello che racconta fosse vero.
Non faccio certo questione, come altri, se Renzi è più a destra o più a sinistra.
Quello proprio mi importa poco.
Mi interessano i contenuti, la sua coerenza e il fatto che ce la racconti giusta.
Questo non lo vedo, ho rilevato che non è così e quindi - liberamente - lo critico, pur nell'evidenza che questo viene visto come una lesa maestà di un "nuovo" che non si dovrebbe discutere.
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Re: In tremila al Big bang di Renzi

Messaggioda Stefano'62 il 29/10/2011, 20:31

Renzi non mi piace.
Non perchè mi sia antipatico perchè invece di primo acchito è simpatico (ma anche Berlusconi con la simpatia ne ha fregati parecchi)
Ma per il suo ostentare un "nuovismo" che non trova riscontro nei fatti.
Ogni volta che lo vedo e lo sento mi ricorda quando al supermercato vedi una nuova linea di prodotti,ma poi dentro alla nuova sfavillante confezione trovi le stesse cose di sempre.
L'apparenza è nuova ma la sostanza è la solita.

Pur non conoscendo le vicende della sua amministrazione cui allude Lucameni,devo dire che il quadro che ne fa nei suoi post coincide esattamente con le impressioni che ricavo da ogni sua apparizione.
Non mi fido.

Non mi nteressa la vittoria del PD se poi le cose non cambiano.
Voglio che cambi la musica,non mi accontento dei suonatori.
Renzi sembra uno che voglia solo dare una nuova interpretazione ai soliti vecchi spartiti.
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Re: In tremila al Big bang di Renzi

Messaggioda lucameni il 29/10/2011, 20:49

A parte questa pretesa che sia un "nuovo" non criticabile, mi spiace che ormai Renzi sia motivo di contesa sulla linea sinistra-destra.
Tipo riformismo versus massimalismo.
In questo senso anche Vendola c'ha messo il suo con argomentazioni a mio avviso che c'incastrano proprio poco.
La motivazione delle critiche è altra, non semplice da spiegare perchè bisogna vivere a Firenze, seguire con molta attenzione le vicende cittadine al di là degli annunci ed ovviamente di quelle cose buone che sono state fatte (ripeto: grande fortuna essere sindaco dopo il nulla di Domenici), e vicende nazionali che vengono trattate con grande superficialità e che come al solito tendono a dividere, spesso artificiosamente, "riformisti" e "massimalisti".
Magari Renzi si dimostrasse un vero liberale di destra, ovviamente onesto e coerente con le affermazioni di trasparenza e legalità. Senza balle.
Lo sosterrei convintamente.
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Re: In tremila al Big bang di Renzi

Messaggioda franz il 29/10/2011, 20:57

Stefano'62 ha scritto:Renzi non mi piace.
Non perchè mi sia antipatico perchè invece di primo acchito è simpatico (ma anche Berlusconi con la simpatia ne ha fregati parecchi)
Ma per il suo ostentare un "nuovismo" che non trova riscontro nei fatti.
Ogni volta che lo vedo e lo sento mi ricorda quando al supermercato vedi una nuova linea di prodotti,ma poi dentro alla nuova sfavillante confezione trovi le stesse cose di sempre.
L'apparenza è nuova ma la sostanza è la solita.

A me sembra un pregiudizio, perché le parole le giudichi sempre come tali ma la sostanza (SE VECCHIA O NUOVA) la giudichi solo nei fatti. E nei fatti veri dovresti valutare solo quando uno governa. Invece tu, non so come (perché non ce lo racconti) hai già deciso che la sostanza è la solita.
Io invece aspetterei le 100 proposte. Le valuterei e se mi piacciono darei il mio voto.
Il resto è (questa si') vecchia ideologia.
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Re: In tremila al Big bang di Renzi

Messaggioda flaviomob il 29/10/2011, 21:27

http://isegretidellacasta.blogspot.com/ ... -e-le.html

Come già detto, Renzi è stato condannato in primo grado dalla Corte dei Conti. Diventerebbe un argomento piuttosto antipatico, in vista delle primarie, o peggio ancora se fosse presidente del Consiglio. Cosa succederebbe se arrivasse la condanna definitiva?

Baricco, l'ho appena sentito da Fazio definire Haendel "musicista inglese del '700". Una discreta castroneria per un cultore della musica classica come lui...

Ma a parte le note di "colore", facciamole queste primarie aperte e facciamole subito. Non si può più andare avanti così, con questi quattro galletti da pollaio di cortile. Bisogna trovare unità e solidità su un programma condiviso e un unico candidato forte, subito. Gli altri fuori dalle palle.
I gazebo di Berlusconi (ora la chiama Giovane Italia) sono già in piazza!


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
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Re: In tremila al Big bang di Renzi

Messaggioda pianogrande il 30/10/2011, 10:24

Chiamparino parla di "primarie aperte".
Qualcuno sa dirmi di più su questa idea che mi piace da sempre?
Per me, primarie aperte significa su scheda bianca e senza una lista di candidati o, almeno, con la possibilità di votare per altri oltre che per i candidati ufficiali.
Questa sarebbe una novità di fatto al di là delle dichiarazioni che aspettano, appunto, la prova dei fatti.
Dovrebbe sostenerle anche Renzi visto che è un innovatore non tanto simpatico alla direzione.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: In tremila al Big bang di Renzi

Messaggioda franz il 30/10/2011, 10:57

pianogrande ha scritto:Chiamparino parla di "primarie aperte".
Qualcuno sa dirmi di più su questa idea che mi piace da sempre?

La terminologia viene dall'ambito americano, dove le primarie sono regolate per legge.
Ho studiato a lungo la cosa tra il 1997 ed il 1999, con Gastone Bianchi, italiano ulivista che viveva a N.Y.
Lui era un buon conoscitore e ci ha spiegato i vari tipi di primarie.
Tu sai che in USA gli elettori devono registrarsi negli elenchi elettorali (come democratici, repubblicani o indipendenti)
Ebbene le primarie aperte sono estese a tutto l'elettorato, indipendentemente dal partito di riferimento.
Da noi, che questo elenco non esiste, le primarie sono tutte implicitamente aperte ma in passato abbiamo chiesto a chi votava anche un impegno ulivista, facendo firmare una specie di appello-manifesto, chiedendo un contributo economico e trasformando di fatto le "aperte" in "semi-aperte". Ma leggiamo cosa scrisse gastone, qui riportato da un altro iscritto.

UNA PREMESSA INTRODUTTIVA: Esistono vari tipi di Consultazioni Primarie
(solo negli USA, spesso citati, ne esistono ben 50 tipi diversi, uno per
ciascuno dei 50 Stati dell'Unione. Un'interessante quadro d'insieme in
italiano é stato ottimamente delineato da Gastone Bianchi nel sito
http://www.causacomune.org/primary), ma tutte le Primarie del mondo hanno lo scopo
di stabilire, subito prima di una consultazione elettorale per la nomina di
cariche pubbliche, chi puo' candidarsi in lista elettorale tra tutti coloro
che vi aspirano.

Altra cosa che hanno tutte in comune è che possono essere applicate sia in
contesti maggioritari che proporzionali: nei sistemi maggioritari viene
determinato il candidato di una lista uni-nominale; nei sistemi
proporzionali viene stabilito l'ordine di lista dei vari nominativi in base
ai voti conseguiti alle primarie.

I vari tipi di consultazioni elettorali sono classificabili almeno secondo
tre criteri:
1) soggetti politici interessati;
2) tipologia dell'elettorato passivo (chi vota);
3) numero dei soggetti politici per lista;
4) estendibilità del voto;
5) tipologia di elettorato attivo (chi é votabile).

1) soggetti politici interessati:
PRIMARIE DI LISTA: servono a determinare i candidati d'una definita lista
elettorale, sia che essa sia costituita da un unico partito politico, sia
che ve ne partecipino piu' di uno, in coalizione elettorale o politica.
PRIMARIE GENERALI (o, genericamente ma erroneamente, PRIMARIE "APERTE", con
riferimento al coinvoilgimento della generalità dello schieramento
politico): sono riferite a tutte le liste in campo che contemporaneamente
ed in forma coordinata e controllata determinano i propri candidati con le
consultazioni Primarie.

2) tipologie di elettorato attivo (chi vota):
PRIMARIE CHIUSE: partecipano unicamente gli iscritti al partito/movimento
di cui vanno determinati i candidati, ovvero, in caso di coalizioni
elettorali, gli iscritti ai vari partiti/movimenti coalizzati in lista
elettorale.
PRIMARIE SEMI-CHIUSE: sempre primarie di partito o di coalizione, ma agli
iscritti sono aggiungibili gli aderenti di alcuni movimenti/associazioni
esterni ma di area e/o eventuali cittadini che sottoscivano una adesione o
sostegno anche temporanei (viene sempre applicato un minimo di verifica).
PRIMARIE SEMI-APERTE: sempre primarie di partito o di coalizione, ma
vengono aperti anche uno o piu' seggi per i non iscritti, elettori
simpatizzanti o meno, senza particolari formalità al di là dell'esibizione
di un documento che comprovi l'identità (per evitare duplicazioni di voto)
e la residenza nel collegio di competenza, oppure con l'aggiunta di
richiesta pecuniaria e/o di sottoscrizione del programma e/o di un
manifesto politico (dissuasione dell'inquinamento).
PRIMARIE APERTE: possono partecipare tutti i cittadini, senza distinzioni
di simpatia politica e con la mera verifica di un documento che comprovi
l'identità (per evitare duplicazioni di voto) e la residenza nel collegio
di competenza. Qualora ciò si svolga sotto forma di PRIMARIE GENERALI (le
Primarie "APERTE" di comune intendimento), l'elettore puo' ricevere un
talloncino aggiuntivo con il proprio certificato elettorale. In tal caso è
evitabile qualsivoglia richiesta pecuniaria, poichè, essendo sotto
controllo pubblico, le consultazioni Primarie hanno la stessa valenza e la
tutela di qualsivoglia consultazione elettorale e come tale se ne fa carico
l'intera comunità e le autorità pubbliche per il controllo.

3) numero dei soggetti politici per lista:
DI PARTITO: fermo restando che la lista elettorale sia costituita da un
unico partito, le primarie "di partito" determinano i candidati che saranno
presentati alle successive elezioni per quel partito e la relativa lista
elettorale.
DI LISTA O COALIZIONE: essendoci un accordo di cooperazione elettorale tra
piu' partiti o movimenti politici, le primarie determinano i candidati di
lista tra tutti gli aspiranti dei vari partiti e/o movimenti partecipanti.
(NOTA: l'unica possibilita' di battere la "quantità" di cui usufruiscono le
formazioni piu' grandi e meglio organizzate é la "qualità" delle
candidature proposte).

4) estendibilità del voto:
PRIMARIE DI LISTA: compostano la scelta dei candidati della sola lista cui
si riferiscono
PRIMARIE GENERALI: sono a loro volta suddivisibili in due tipi:
- MONO-LISTA: gli elettori ricevono una scheda che contiene tutte le liste
in competizione,
ciascuna con i relativi nominativi aspiranti alla candidatura, ma possono
indicare un solo
nominativo per una sola lista.
- PLURI-LISTA (le "Wide-Open", alla lettera "spalancate", dello Stato di
Washington - USA)
stessa scheda con tutte le liste, ma gli elettori possono scegliere anche
per tutte le liste.

5) tipologie di elettorato passivo (chi é votabile):
SOLO CANDIDATI DI PARTITO: i nominativi in competizione sono indicati dal
partito o dai partiti aderenti alla lista/coalizione. Tutto dipende
dall'effettiva democrazia interna a ciascun partito: l'indicazione puo'
essere prettamente verticistica o, se consentito, venire dal basso.
ANCHE CANDIDATI DI AREA: si aggiungono i nominativi indicati da movimenti
ed associazioni "legati" e comunque autorizzati dal partito (più
precisamente: dal suo vertice).
CANDIDATURA LIBERA: chiunque può candidare. Ci saranno probabilmente
candidati indicati dal vertice del partito o dei più partiti della
eventuale coalizione di lista, cui però probabilmente si aggiungeranno
quelli di gruppi di militanti non soddisfatti della/e candidatura/e di
vertice (specialmente nel caso di quelli locali, non adeguatamente
consultati). E' ipotizzabile che vi saranno anche candidature a cura di
movimenti e/o associazioni di settore a livello nazionale (ambiente,
economico/sindacale, femminile, anziani, giovani, ecc.) o locale
(associazioni di quartiere, gruppi di cittadini, ecc.). Tutti dovranno
comunque fare i conti con gli elettori locali (del Collegio di
riferimento), poichè, in applicazione dello spirito dell'attuale legge
elettorale, andranno raccolte per ciascuna candidatura un numero di firme
adeguato alla tipologia d'elezione ed al numero di elettori coinvolti.
Questo toglie ogni possibilità di una pletora di candidature. Tutto dipende
se esse sono o meno gradite agli elettori interessati (in DEMOCRAZIA è
loro il potere sovrano, no?).
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Re: In tremila al Big bang di Renzi

Messaggioda annalu il 30/10/2011, 11:08

lucameni ha scritto:Non so chi sia messo male, o meglio non lo voglio sapere per non trascendere, ma non è che criticare Renzi voglia dire sparare su tutto quello che è nuovo.
Primo perchè magari si può considerare Renzi meno nuovo di tanti altri.
Secondo perchè magari chi critica Renzi sarebbe ben lieto di avere altro politico in gamba all'arrembaggio e realmente nuovo.
Terzo perchè non si vede perchè la critica a Renzi, che è una persona sola, voglia dire non auspicare un rinnovamento della classe politica.
La critica a Renzi è la critica a Renzi.
Punto.
Se poi ci sono, e ci sono sicuramente, facce nuove e oneste, sono il primo ad esserne felice.

Insomma ormai s'è capito: Renzi è diventato l'ennesimo salvatore della patria. Guai a criticarlo, altrimenti siam messi male.

capito.

Renzi è diventato l'ennesimo salvatore della patria.
Pare anche a me, e mi sembra molto preoccupante.
Su Renzi, la mia opinione coincide con quella di Luca: non è questione di destra o sinistra, è questione di serietà, di giudicare fino a che punto le sue parole coincidano col suo modo di agire.
Ma anche le sue parole, sono poi così affidabili? Mi sembra che sia molto bravo a "promettere il nuovo" in modo assolutamente berlusconiano. E l'idea che a un vecchio Berlusconi si debba contrapporre un giovane berluschino, mi spaventa. Non condivido l'opinione che sia un bene verificare la sua affidabilità facendolo governare: questa proposta alla Zanicchi l'abbiamo verificata sulla nostra pelle con SB, e sappiamo bene che con certa gente è molto difficile tornare indietro. Tra l'altro, una verifica della capacità di governo di Renzi già l'abbiamo, ed è quella testimoniata da Luca, nonché dalla condanna della Corte dei Conti riferita da Flavio: mi basta.
I "salvatori della patria" mi fanno paura, e sappiamo bene che la sinistra è brava a generare "mostri": dalla sinistra è uscito Mussolini, ed anche Craxi, solo per fare due nomi.
Certo, nei momenti difficili come questo, il vuoto di personalità e di idee può rendere più facile l'emergere di personaggi populisti, e Renzi sarebbe perfetto, altro che Grillo!

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